Il buono, il brutto e il cattivo
Prima la parte meno piacevole: ci sono giunte segnalazioni sul fatto che uno dei nostri candidati avrebbe violato l’impegno etico e le linee guida per la campagna elettorale che abbiamo tutti firmato, adottando pratiche pubblicitarie vietate per ottenere preferenze personali. Stiamo dunque facendo le nostre verifiche e le nostre valutazioni; se questo fosse confermato, a questa persona – in caso risultasse eletta – sarebbe chiesto di dimettersi e lasciare il posto a qualche altro membro del gruppo. Può succedere a tutti di sbagliare e non vogliamo drammatizzare la situazione (non ha ammazzato nessuno, ma si sarebbe fatto pubblicità personale ingannevole e/o su spazi a pagamento, cosa che ci eravamo impegnati a non fare), ma non possiamo contestare le illegalità e le irregolarità del sistema e poi chiudere un occhio sulle mancanze di qualcuno di noi.
Comunque, che la cosa riguardi una sola persona su oltre cento candidati è un’ottima cosa; e ora veniamo al buono – alcune considerazioni da fare a urne chiuse ma prima di conoscere il risultato.
Innanzi tutto sul risultato stesso: sento tantissimo entusiasmo e previsioni davvero fuori dal mondo. Ormai si può dire, i sondaggi clandestini degli ultimi giorni ci danno attorno al 5%; e io vorrei evitare che un risultato più o meno di questo livello non venisse visto come il successo clamoroso che è.
Di formazioni politiche che hanno fatto “il botto” un anno, per poi tornare nell’ombra l’anno dopo, è piena la storia d’Italia; ed è molto più facile prendere il 3,7% in una elezione in cui si è l’unico schieramento alternativo alle due grandi coalizioni, rispetto al prenderlo in una elezione con 12 coalizioni e 37 liste. Aggiungeteci che tutti quelli che ci hanno votato alle regionali sono stati soggetti a un anno di pressione mediatica mostruosa per convincerli che erano dei traditori della patria (visto che a Torino il centrosinistra ritiene di essere la patria)… e poi c’è la solita lista civetta con la gigantesca scritta GRILLO che le istituzioni “democratiche” si sono rifiutate di far togliere (vedrete quanti voti prenderà ), e poi ci sono i media e i poteri vari che l’anno scorso ci avevano preso sottogamba, ma che quest’anno si sono spesi in ogni modo per contenerci.
Questo per dire che qualsiasi risultato che ci permetta di entrare in Comune e di confermare il ruolo di unica vera alternativa ai partiti sarà stato un grande successo; se poi arriverà qualcosa di più, meglio ancora.
Vorrei inoltre ringraziare personalmente tutti i ragazzi di questo splendido gruppo… perché ho già ringraziato gli attivisti e i cittadini nel post di sabato, ma allora non potevo certo citare i candidati. E dunque vorrei ringraziare le persone che, pur quasi tutte candidate, si sono assunte nell’ombra un compito a vantaggio di tutto il gruppo, invece di passare il tempo ad autopromuoversi: il nostro addetto stampa Aldo Curatella, i responsabili Facebook Paolo Anziano e Marco Lavatelli, il nostro regista e operatore video Alberto Airola (che ci ha fatto dei filmati da festival di Cannes), il responsabile delle tipografie Simone Caldana, il webmaster Yari Latini e, quando lui non ha più potuto, il webmaster supplente Vittorio Bertola (ma solo dall’una alle cinque di notte), il grafico Marco Nunnari, il responsabile della newsletter Fabio Martina, il responsabile blog e dirette streaming Francesco Attademo e infine l’organizzatore di tutto, fornitore e montatore di gazebo, magazziniere provetto, autotrasportatore spericolato, esperto di burocrazia comunale, promotore di eventi Paolo Vinci, che di giorno lavora per il gruppo regionale e di notte lavora per il Movimento di Torino.
E tutti gli altri? Beh, con pochissime eccezioni tutti gli altri hanno attacchinato, volantinato, manifestato, organizzato serate e lavorato a più non posso e dunque ringrazio anche loro!
Chiudo con una nota personale: vorrei dedicare il risultato, qualunque esso sia, a due persone che non ci sono più.
La prima è il dottor Roberto Topino, una persona che ho potuto conoscere per poco tempo ma da cui ho imparato molto, la persona che ha sollevato per prima con coraggio tanti dei problemi di salute pubblica su cui noi oggi ci battiamo. Nel giugno 2009, quando ci presentammo da soli (senza nemmeno l’appoggio di Beppe) alle elezioni provinciali, fu una delle pochissime persone che ci diede credito. Lo ricordo arrivare in bicicletta a uno dei nostri gazebo, a darci un sorriso discreto, e fu un grande piacere. Se siamo qui è anche per poter portare avanti le battaglie in cui credeva.
La seconda è il mio amico Paolo, mancato da meno di una settimana, di cancro, a 34 anni. Ci conoscevamo fin da bambini, ci siamo sempre frequentati, ma nell’ultimo periodo non gli sono stato vicino, un po’ perché il Movimento ha risucchiato la mia vita, un po’ per quelle piccole distanze che la vita crea di suo e che pensi sempre che avrai tempo di risolvere, finché non ti restano dentro come pietre. Sono andato a dargli l’estremo saluto giovedì alle 14, un’ora dopo ero in Rai a registrare l’ultima tribuna elettorale e potete immaginare con che spirito, ma questa è un’inezia rispetto a quello che ha passato e passerà la sua famiglia. Non potevo dire questa cosa durante una campagna elettorale, non sarebbe stato giusto, e me la sono tenuta dentro per una settimana.
Questa campagna elettorale è stata un privilegio, un’esperienza bellissima; mi ha dato tanto e mi ha tolto tanto, ma sono contento di averla fatta. Due anni fa non avevo i capelli bianchi, ma nemmeno la sensazione di poter cambiare il mondo; ora il cammino è iniziato. Alle tantissime persone che ci hanno appena conosciuto vorrei soltanto dire di non pensare che il cuore di tutto questo sia il voto; il vero regalo che mi ha fatto il Movimento è, senza dubbio, rendermi una persona migliore ogni giorno. Se continuerete a seguirci, ad attivarvi giorno dopo giorno per fare anche una piccola cosa per il bene comune, succederà anche a voi.
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