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Archivio per il giorno 4 Luglio 2011


lunedì 4 Luglio 2011, 12:19

Come al G8 di Genova

Le forze dell’ordine (le uniche con accesso al viadotto dell’autostrada chiusa) lanciano oggetti da venti metri d’altezza sulla testa dei manifestanti.

Un ragazzo di Bologna, ricoverato al CTO, racconta di essere stato catturato e torturato dalla polizia.

[tags]no tav, chiomonte, polizia, scontri, torture[/tags]

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lunedì 4 Luglio 2011, 10:48

Sull’orlo dell’abisso

Quelle andate in onda ieri in Valsusa sono tecnicamente prove di guerra civile. Una guerra civile, infatti, avviene quando due gruppi contrapposti si scontrano violentemente, pretendendo entrambi di essere il legittimo e vero rappresentante dello Stato in cui si trovano.

E non c’è dubbio che la gran parte delle 70.000 persone che hanno sfilato ieri a Chiomonte – mamme e bambini compresi – senta le istituzioni italiane non solo più come lontane, ma come nemiche; come entità vuote che teoricamente rappresentano la democrazia e la convivenza civile, ma che in realtà rappresentano interessi economici privati, l’arroganza violenta della polizia, l’ingiustizia di una società divisa tra una casta di privilegiati e milioni di italiani vessati e impoveriti, e una dittatura morbida in cui i cittadini non hanno più voce.

Questa sensazione non è solo loro, ma ormai di milioni di italiani; “non siete Stato voi”, ma noi. Questa sensazione è amplificata dalla vergogna di un sistema politico e mediatico corrotto e asservito al potere, da giornali che, invece di aprire un dialogo, di parlare della immensa manifestazione pacifica o delle ragioni per cui quest’opera è inutile, estrapolano sette secondi di Beppe Grillo fuori dal contesto per attaccare il Movimento 5 Stelle o sparano numeri improbabili sui feriti delle forze dell’ordine.

La politica ufficiale è piena di Rambo che urlano che il TAV si deve fare con la forza e senza bisogno di ulteriori discussioni, poiché loro, che sono “la maggioranza”, hanno deciso così. Ma esistono diritti fondamentali (alla salute, all’ambiente, all’autodeterminazione) che non sono nella disponibilità della maggioranza, e valori che prevalgono anche sulla legge; altrimenti pure le leggi razziali promulgate dal fascismo, andato al potere con il sostegno della maggioranza degli italiani, sarebbero da considerare giuste e sacrosante.

Il punto, però, non è più l’opera. Il vero oggetto del contendere in Valsusa è la democrazia; è l’arroganza di uno Stato cieco e sordo che vuole imporre il proprio potere per interessi privati, che vuole spendere i soldi di tutti per arricchire gli amici di chi lo governa, che taglia pensioni, assistenza e stipendi per mantenere i propri privilegi. Il TAV è il simbolo di tutto questo, ed è per questo che da tutta Italia, da tutta Europa, le persone affluiscono per manifestare.

Le interpretazioni giornalistiche sono patetiche; prima cercano di dipingerci tutti come violenti, poi correggono il tiro e cercano di dividerci, le brave persone tranquille da una parte, i pericolosi black bloc dall’altra. Ma non è così, e per provarlo ecco il video dove centinaia di “persone tranquille”, in mezzo al corteo principale del mattino, applaudono gli attacchi dei “pericolosi black bloc” contro la polizia.

Perché se tu protesti e non ti ascoltano, poi insisti e ti criminalizzano su giornali e televisioni, poi continui e allora ti riempiono di manganellate oppure ti gasano con lacrimogeni sparati ad altezza uomo e contenenti armi chimiche vietate, alla fine persino tu, che non faresti male a una mosca, sei solo contento se qualcuno gli spacca la faccia: perché se lo sono proprio meritato, perché finalmente qualcuno ti difende. Sono estremisti violenti? Non importa, meglio che niente, meglio che farsi pestare dalla polizia.

Ora, dunque, siamo sull’orlo dell’abisso. La violenza, in un contesto del genere, è inevitabile e non smetterà se non cambierà l’intero quadro politico della vicenda. I vari Berlusconi, Napolitano, Maroni, Cota, Fassino, Bersani e così via devono scegliere: continuando a non accettare discussioni sulla necessità dell’opera e in generale a non mettere mai in discussione il proprio potere, otterranno la guerra civile, e (temo) non solo in Valsusa. Spero che sia un calcolo da parte di qualcuno di loro per instaurare una dittatura, perché almeno avrebbe un senso logico; perché se fosse solo bullismo da parte di politici piccoli piccoli, incapaci di creare consenso attorno alle proprie idee e di schiodarsi dalle poltrone, farebbe pure tristezza.

Il Movimento 5 Stelle esiste per evitare la violenza; per dare rappresentanza democratica alla rabbia che monta nel Paese. Una riflessione va fatta anche da parte dei movimenti, perché la violenza è sbagliata e non ci porterà alla vittoria, perché non è sul piano militare che si può vincere questo scontro, e le 70.000 persone di ieri forse sarebbero meglio usate a sedersi pacificamente a gruppi di mille in tutte le stazioni e le strade d’Italia e bloccare il Paese fin che l’intera classe politica non se ne va. Ma sono i politici, se veramente vogliono essere Stato, a dover cambiare radicalmente rotta.

[tags]no tav, chiomonte, manifestazione, valsusa, scontri, polizia, stato, politica, movimento 5 stelle, grillo[/tags]

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