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giovedì 1 Settembre 2011, 18:10

Fassino bum bum e la chiusura di Porta Nuova

Come sapete, il consiglio comunale di Torino è ancora in ferie; l’ultima commissione si è riunita il 29 luglio e la prossima sarà lunedì mattina. L’Italia, tuttavia, non si ferma, e nemmeno apprezza queste cinque settimane di ferie; e allora, che fare?

E’ semplice: basta far finta di lavorare, e anzi sfruttare la mancanza di notizie politiche per occupare i giornali amici con la classica “politica degli annunci” imparata da Berlusconi: ogni giorno, a turno, spararne una grossa per ottenere l’agognata “visibilità”. E così, Fassino e i suoi assessori da alcuni giorni si danno il cambio ad annunciare di tutto un po’.

Il punto più basso – mi ha fatto veramente incavolare – l’ha toccato secondo me l’assessore allo Sport Gallo, che sabato scorso è passato con un lungo servizio al TGR Piemonte nel quale si raccontava come egli, a nome della Città, abbia donato un “kit” al velista professionista Marco Nannini, reduce da un fantozziano disalberamento dopo sole due ore di gara nel Rolex Fastnet 2011, per accompagnarlo nelle sue prossime competizioni. E io a chiedermi: ma con tutte le volte che mi avete detto che non ci sono i soldi per l’assistenza, per le strade, per i servizi, ma perché dobbiamo spenderne (anche pochi, la quantità non importa) per fare un regalo a un ex banchiere della City, che manco risiede a Torino, e che di mestiere gira gli oceani… solo perché così l’assessore può passare per due minuti al telegiornale?

La sparata più grossa tuttavia l’ha fatta il sindaco, annunciando di avere deciso di chiudere la stazione di Porta Nuova per farci, indovinate un po’, un centro commerciale, seguito da palazzine nello spazio occupato dai binari. A parte la scarsa fantasia, io mi sarei aspettato che una decisione del genere fosse perlomeno discussa col consiglio comunale prima di essere annunciata, anche perché non mi pare di averla letta nel programma che Fassino ha presentato solo a luglio. Evidentemente Fassino considera i consiglieri comunali della sua maggioranza degli yes-men, dando per scontato che, se lui così vuole, loro pigeranno i pulsanti per approvare senza aprire bocca; e ritiene, come da abitudine del PD, che il dialogo con l’opposizione e le relative procedure democratiche siano un fastidio inutile.

Ora, esaminiamo meglio nel dettaglio questa sparata. C’è qualche problemino tecnico: si dice che i treni che ora partono e arrivano da Porta Nuova (stazione con venti binari) partiranno invece da Porta Susa e Lingotto. Peccato che Porta Susa abbia solo sei binari, e che siano già ampiamente prenotati per il traffico attualmente previsto (ricordate che per una decina d’anni, secondo questa gente, dovrebbero pure passarci le famose millantamila tonnellate di merci provenienti dal Tav Torino-Lione).

L’idea sarebbe allora di far partire e arrivare i treni a Lingotto, per fermarsi a Porta Susa giusto il tempo per caricare i passeggeri. Ora io lo voglio proprio vedere, un bel Torino-Lecce estivo che deve caricare tutti in un minuto per liberare il sotterraneo di Porta Susa; e poi, se il treno va a Genova o a Piacenza o a Savona o a Modane cosa fa, parte da Lingotto, va a Porta Susa e poi torna indietro? Ma anche così facendo, Lingotto ha comunque solo quindici binari, già in buona parte utilizzati. Dove li mettiamo i treni di Porta Nuova?

Capite insomma che questa gente parla senza sapere? L’unico scenario in cui una roba del genere può stare in piedi è quello in cui si elimina la gran parte del traffico ferroviario di medio-lungo raggio da e per Torino, lasciando solo i treni suburbani e l’alta velocità, e privando la città dell’ottimo servizio – sia per il traffico business che per i turisti – di una stazione a distanza di camminata da tutto il centro.

In compenso, così gli amici potranno realizzare una grande speculazione edilizia e commerciale, usufruendo oltretutto di costosi servizi pensati per la stazione – la metropolitana, il tram 4, il parcheggio sotterraneo per il quale hanno anche abbattuto l’alberata di via Sacchi – mentre noi dovremo pagare di nuovo per ricrearli a Lingotto, la stazione più irraggiungibile della città.

C’è davvero da sperare che sia solo una sparata estiva per finire sul giornale… nel dubbio, però, abbiamo prontamente presentato due interpellanze (qui e qui) e vediamo che spiegazioni tireranno fuori.

[tags]media, politica, torino, fassino, porta nuova, treni, speculazioni, urbanistica[/tags]

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11 commenti a “Fassino bum bum e la chiusura di Porta Nuova”

  1. Pippo:

    Prima ipotesi: il gran caldo. Fassino già deve avere la pressione bassa di suo, figuriamoci in questo periodo.
    Seconda ipotesi: l’onda Chiamparino. Fassino non fa che continuare il modo dittatoriale del suo predecessore. Ma d’altra parte Chiamparino era il sindaco più amato d’Italia e Fassino non vuole essere da meno (non ho mai capito su che sondaggi hanno fondato questa asserzione).
    Terza ipotesi: non lo so, adesso ci penso.

    Una risata li seppellirà.

  2. Mike:

    Aggiungerei che avere tanti binari permette di avere molte linne che hanno orari cadenzati. Anche se si tratta di una stazione di testa questo non vuole assolutamente dire che un passeggero debba partire od arrivare a Torino PN.

    Vorrei ricordare che Milano Centrale all’inizio era passante e si trovava a nord ovest rispetto all’attuale stazione. dove adesso si trova ma M3 Repubblica e (sorpresa!) la stazione Repubblica delle linee S.

    Non mi sembra che i bauscia dopo tre metropolitane ed un passante abbiano deciso di chiuderla, anzi hanno visto il business e teeek hanno fatto una stazione a trecento metri da porta Nuova.

    Fassino mi sa che deve fare il corso rapido dell’istituto Sant’Ambrös per diventare di Milano in sei settimane.

  3. Claudio C.:

    Da quanto ne so io, chiuderà anche il Teatro Regio e gli spettacoli si faranno solo all’auditorium del Lingotto o al Coonservatorio. Così si libereranno degli spazi per farci…un centro commerciale e degli appartamenti di prestigio. In un secondo tempo, verrà chiusa l’edicola di piazza Castello e i giornali si compreranno o in piazza San Carlo o in piazza Vittorio. Così si libereranno degli spazi per farci…un centro commerciale e dei mini appartamenti di prestigio. Infine verrà chiusa Mirafiori e le auto si produrranno o in Brasile o in Polonia. Così si libereranno degli spazi per farci…un centro commerciale e degli appartamenti di prestigio.

  4. FRANK:

    Questa minchiata, in altro modo non riesco a definirla, di chiudere PN e portare la stazione di testa al Lingotto gira da qualche anno, da quando la metro era solo sulla carta. L’idea era quella di utilizzare la metro per collegare Lingotto con il centro. Questo però prima di vedere la metro finita. Vediamo i difetti.

    La metro arriva al Lingotto-ex-fabbrica-ora-centro-commerciale, e non a Lingotto FS. Da Lingotto FS a Lingotto CC c’è almeno 1Km, forse anche di più: esci da FS, prendi la passerella, attraversa il centro commerciale, esci, prendi le scale mobili, sei arrivato.
    Immaginiamo una giornata lavorativa, le 8 del mattino, con 3/4 treni carichi di pendolari che scesi a Lingotto FS (in ritardo), devono correre per 1Km e pigiarsi nei vagoni della nano-metro. Dante troverebbe nuovi spunti per un girone infernale.

  5. vb:

    In effetti, penso che l’8 Gallery sia un fattore essenziale per spiegare perché si vuole portare tutto il traffico ferroviario a Lingotto senza però farci arrivare la metro…

  6. rccs:

    Su questo punto sono perfettamente d’accordo. Visto che non può mancare la mia stilettata quotidana: non avevi tempo fa fatto un post su Parco Dora?
    PS: Ma Bono che ne pensa di questa sparata? Secondo me è d’accordo e, sotto sotto, forse la doppio-stipendiata Appendino pure.

  7. Claudio C:

    @rccs: hai citato Parco Dora appena inaugurato da Fassino in pompa magna … io invece da qualche parte ho parlato di erbacce e di incuria delle strade e aiuole cittadine. Bene invito tutti a vedere la bellezza del ponte di ferro arruginito circondato da erbacce, aiuole incolte, rotonde piene di graminacee ribelli. E’ uno spettacolo da non perdere!!! Come è bella la nuova Torino!!!!

  8. rccs:

    Claudio, non so quanto c’entri quel che dici con quel che vorrei dire su Parco Dora. Per le erbacce prova a chiedere a Bono di aumentare un altro po’ le accise sulle benzine per trovare i fondi per altri giardinieri.
    Per me, Torino nel 2010 è molto più bella di Torino nel 1990.

  9. Claudio C:

    @rccs: ma noi siamo nel 2011 ;-) e presto con quel bel grattacielo che stanno costruendo sarà ancora più bella immagino

  10. rccs:

    Vabbè, il volevo parlare del parco Dora, se mi linki il post sul tuo blog in cui si parla del grattacielo (che non mi piace), te lo commenterò.

  11. Hassan Bogdan Pautàs:

    Ciao @Vittorio,

    concordo con te sul metodo: sarebbe più elegante – nonché più democratico – che il Sindaco illustrasse sui giornali quanto ha discusso in Consiglio Comunale piuttosto che annunciare i suoi progetti sui giornali per poi chiederne una ratifica all’organo che rappresenta i cittadini. In nuce, questo comportamento è indice di populismo. Ciò detto, non trovo di per sé negativo che la Giunta cerchi un dialogo con la Città anche attraverso la carta stampata.

    Venendo al merito della questione, non so se sei binari ‘di transito’ possano sostituire venti binari ‘di testa’: su questo vorrei conoscere dati e studi. Mi viene da pensare che forse altri nodi ferroviari centrali riescono a smaltire molto traffico proprio perché hanno una stazione ‘di transito’ e non ‘di testa’. Ci riescono perché hanno più binari o perché i treni non sono costretti a sostare in stazione e a ritornare indietro? Su questo, confesso la mia ignoranza.

    Se ci fosse compatibilità tecnica – per ciò condivido pienamente i quesiti posti nella vostra interpellanza – allora credo che sarebbe più utile discutere su cosa fare nell’eventualità che la stazione venga chiusa o ridimensionata, magari dimezzando il numero dei binari – da 20 a 10 – e interrandoli, come propone Riccardo Roscelli nella sua intervista a Repubblica (http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/08/28/news/interriamo_i_binari_serve_un_collegamento_col_centro-20951668/):

    “Tra questi scenari avevamo sostanzialmente [scelto] la proposta che prevedeva che si dimezzassero i binari (dagli attuali venti a una decina) ma che fossero interrati abbassando anche il piano del ferro della stazione in modo che i treni continuassero in parte ad arrivare nel centro città. Anche se la stazione del Lingotto sarebbe comunque diventata più importante”.

    Il vero nodo, secondo me, è un altro: si vuole ricucire la frattura che storicamente divide San Secondo e San Salvario? E’ un fenomeno che conosciamo bene, grazie all’esperienza del Passante e della Spina Centrale. Bene, se l’obiettivo è rifare Spina 3, Spina 4 o la Variante 200, allora lasciamo stare tutto così come è: non abbiamo bisogno di cemento nudo, crudo, vuoto e senza servizi. Gli oneri di urbanizzazione incassati dal Comune si trasformeranno in futuro in un prezzo enorme in termini di disagio sociale, con una sorta di effetto banlieue parigina all’interno della Città stessa.

    C’è un’altra possibilità. Costruire sulle spoglie di Porta Nuova un ecoquartiere, come Vauban a Friburgo, in cui la logica sia completamente rovesciata: anziché vendere ai cittadini alloggi costruiti dai privati su un terreno ceduto dal Comune, sono i cittadini interessati a decidere ‘democraticamente’ cosa costruire in cooperativa o far costruire ai privati sulla base di una cornice di regole pubbliche definite e non derogabili: metrature, impatto ambientale, condizioni di traffico, ecc.

    Io credo che questa sarebbe un’opportunità per investire nelle nuove energie, nella bioarchitettura e, diciamolo, in un nuovo modo di concepire la dimensione urbana. A Torino serve una nuova progettualità. Noi dobbiamo cercarla, sognarla e promuoverla. Io ci ho provato, in cento parole, qui: http://www.torinoanni10.com/2011/08/torino-porta-nuova-2/

    ll dibattito in corso nella blogosfera urbana mi sembra molto importante, e può contribuire, nel suo piccolo, a colmare parte di quel deficit di democrazia che il tuo post – giustamente – denuncia.

    Vi suggerisco quindi questi due contributi:

    – un post su Sun Salvario Views (http:/sunsalvario.blogspot.com/2011/09/rassegna-stampa-su-repubblica-si.html)

    – una discussione, credo fra addetti ai lavori, su ferrovie.it (http://www.ferrovie.it/forum/viewtopic.php?f=7&t=28216&start=165&sid=0717074da0fc87da4b6315c762cecb8b)

    Nel frattempo, grazie per il confronto.

    H.

    http://www.torinoanni10.com

 
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