Benedetta stazione
Questa mattina sono andato all’inaugurazione (parziale) della nuova stazione di Torino Porta Susa, dove una sfilza di autorità – Fassino, Cota, Moretti, Giachino – hanno tagliato il nastro e poi hanno preso un treno della metro, pigiati tra i giornalisti e il codazzo, per dimostrare che funziona. Il treno della metro però era in servizio speciale, infilato in mezzo a quelli normali, e dunque ha proseguito senza fermate fino a Lingotto, dove una improvvida misura di sicurezza è scattata e ha fatto inchiodare il treno all’ingresso della stazione, scaraventando alcune autorità contro le pareti. Poi però siamo tornati indietro senza problemi.
La stazione è molto bella, anche se al momento è un immenso parallelepipedo vuoto; non c’è nulla a parte la fermata della metro e una serie di scale mobili e ascensori. In realtà , se scendete dalla metro, uscite e poi salite ancora fino al livello -1, ci sono tre macchinette in un angolo che vi permettono di fare i biglietti Trenitalia, per poi infilarvi nel sovrappasso A e giungere ai binari; dallo stesso passaggio si può ora uscire in corso Bolzano all’angolo con corso Matteotti.
Ma non è questo ciò che mi ha colpito… mi ha colpito quello che vedete nel video.
Io non ho pregiudizi contro la Chiesa Cattolica; non sono cattolico, non sono nemmeno battezzato, ma in passato non mi sono fatto problemi ad esempio a partecipare ad attività di beneficenza della parrocchia sotto casa. Quello che non tollero però è l’interferenza della Chiesa nella vita pubblica: le facilitazioni fiscali, le sovvenzioni, le intromissioni nella politica – e appunto la pretesa di imporre se stessa sopra le altre religioni nei luoghi pubblici.
Trovo assolutamente inaccettabile che una grande opera pubblica pagata con le tasse di tutti (tranne appunto la Chiesa che ne è in gran parte esente) venga “marchiata” da una e una sola religione, come se tutti i torinesi che ne praticano altre o nessuna fossero cittadini “di serie B” nell’uso dell’opera pubblica suddetta, o infedeli da convertire. Ho scritto una interpellanza che presenteremo quanto prima, per chiedere che Fassino ci spieghi se questi sono i “valori di laicità ” a cui lui e i partiti che lo sostengono si sono spesso richiamati. Spero di non essere l’unico che di fronte a queste cose si indigna!
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