Puzze, odori e inquinamento
Ieri in Consiglio Comunale è stata una giornata campale; come forse avrete letto su qualche giornale, presentando 400 emendamenti (una domenica passata a scrivere) io e Chiara abbiamo impedito l’approvazione immediata della privatizzazione di Amiat, GTT e TRM, ottenendo due giorni di rinvio e costringendo i giornali e il TGR a menzionare che un po’ di opposizione dopotutto c’è (potete leggere il nostro comunicato).
Non solo, ma la tenacia di Chiara è stata premiata quando al mattino abbiamo costretto l’assessore Passoni ad ammettere ufficialmente che l’ormai famoso Giovannetti, portavoce del sindaco con stipendio da 187.000 euro annui, non è nemmeno laureato; secondo i pareri legali da noi reperiti parrebbe dunque illegittimo il suo ingaggio in qualità di dirigente (qui la nota di Chiara).
Ciò deve aver fatto alquanto innervosire il sindaco Fassino, che ieri, appena entrato in aula, si è diretto verso i nostri banchi e, davanti alla sua stessa maggioranza che lo guardava sbigottito, ci ha fatto una vera e propria ramanzina, con tanto di dito puntato. Ci ha detto che lui non fa politica per soldi (ma mica parlavamo del suo stipendio) e di stare attenti a ledere l’onorabilità delle persone con “i post sui blog”. Ma noi non infanghiamo nessuno, ci limitiamo a scoprire e pubblicare i fatti perché ognuno li giudichi; in un paese libero dovrebbero farlo i giornalisti, ma così è l’Italia.
Comunque, in tutto questo volevo invece parlare di un altro tema che purtroppo si sta perdendo in queste altre notizie: il tremendo inquinamento dell’aria torinese.
Non è una novità , ma negli ultimi giorni si sono intensificate le segnalazioni della puzza che ammorba parti crescenti di Torino ormai da qualche anno, specialmente di notte; il responsabile pare essere sempre l’impianto di compostaggio Punto Ambiente di Druento. Ieri anche alcuni consiglieri della maggioranza hanno chiesto all’assessore Lavolta spiegazioni per le puzze; l’assessore, dopo aver correttamente fatto notare che il Movimento 5 Stelle le chiede da due mesi (qui la nostra interpellanza di un mese fa), ha detto che come soluzione il CIDIU – cioé l’azienda raccolta rifiuti di Collegno, Grugliasco e Rivoli, proprietaria dell’impianto – ha gentilmente acconsentito a ridurre ben di un terzo la quantità di rifiuti trattata nell’impianto.
Il problema è che a quanto pare l’impianto è mal progettato, e non c’è verso di farlo funzionare senza far uscire gli odori in questo modo insopportabile; è normale che il compostaggio, ovvero il far marcire i rifiuti organici fin che non diventano concime, puzzi tremendamente, almeno se è fatto all’aria, ma gli impianti sono progettati per trattenere all’interno gli odori… questo evidentemente ha qualche problemuccio. E poi, naturalmente, c’è il dubbio che altre attività puzzolenti facciano che unirsi al coro, tanto c’è già questa puzza di base…
In aula io ho sottolineato che c’è una soluzione molto semplice, ovvero chiudere l’impianto; ma questo danneggerebbe economicamente il CIDIU e dunque non si fa. L’assessore ha ribadito che la Città è impotente, visto che l’impianto non è suo e non è sul suo territorio; e dunque, nulla accade. Noi torneremo alla carica, ma più che sollecitare non possiamo… ma stiamo studiandoci qualcosa.
Tanto per gradire, i giornali (tranne quelli cittadini) hanno riportato che Torino è sempre la città più inquinata d’Italia, in testa di gran lunga alla classifica per gli sforamenti del limite di legge delle polveri sottili (pm10). Anche su questo noi avevamo presentato una interpellanza già dopo l’estate, per chiedere cosa intende fare la giunta per gestire il problema in vista dei prevedibili picchi invernali.
La risposta è stata sostanzialmente “niente”. Già , perché a parte generiche affermazioni su piani di risparmio energetico, per cui peraltro i fondi scarseggiano, pare che quest’anno non ci saranno blocchi del traffico perché ritenuti inutili e impopolari. Infatti vi sarete accorti che domenica scorsa Roma e Milano, pur meno inquinate di noi, hanno fermato le auto; e noi? niente.
Io ho appena chiesto che domani in aula l’assessore venga a riferire anche su questo; mi pare un’emergenza. Oggi non hanno risposto alla richiesta e hanno rimandato la questione a domani. Chissà se mi diranno che è più urgente la svendita di GTT.
[tags]torino, consiglio comunale, fassino, stipendi, privatizzazione, gtt, amiat, cidiu, puzza, druento, inquinamento, smog, pm10, ambiente[/tags]
22 Novembre 2011, 16:47
Il fatto che Fassino – ed anche Chiamparino – non facciano politica per soldi li rende ai miei occhi ancor più meschini di quanto possibile. Perchè, allora, fanno politica difendendo le mafie del TAV e degli inceneritori? Qual è la loro motivazione recondita?
22 Novembre 2011, 21:51
Pensa adesso che privatizzeranno il 40% dell’inceneritore, se non ho capito male, cosa succederà .
Altroché aumentare la raccolta differenziata, i privati avranno l’interesse a far funzionare l’impianto il più possibile.
Fassino l’ho incontrato l’altra settimana dalle parti di piazza Solferino, era da solo e camminava veloce a testa china. Dovete smetterla di fargli questi scherzetti in Consiglio altrimenti capita che poi si distrae preso dagli eventi e mi pesta una cacca.
No! Poi gli porta pure fortuna.
Sì, insistete assolutamente sull’inquinamento cittadino anche con dati medici che oramai penso siano presenti a livello anche torinese: l’aumento delle malattie respiratorie correlate con i PM10 ecc.
23 Novembre 2011, 02:12
In merito al seguente passaggio: “è normale che il compostaggio, ovvero il far marcire i rifiuti organici fin che non diventano concime, puzzi tremendamente, almeno se è fatto all’aria”, penso sia molto interessante navigare nel sito http://federicovalerio.splinder.com/ L’autore spiega benissimo, in alcuni post e in files scaricabili liberamente, come realizzare un valido compostaggio domestico senza puzze (inoltre, evitando il conferimento dei propri scarti di cucina in impianti appositi, viene meno anche – pro quota – l’aggravarsi delle puzze citate nel post).
Buona lettura a tutti!
23 Novembre 2011, 10:22
Bravo Antonio, il dottor Valerio è una miniera di informazioni. Poi da buon genovese importato ha assorbito tutta la cultura del risparmio-riciclo-riuso per risparmiare… palanche! :-)