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venerdì 22 Febbraio 2013, 10:40

L’immaginazione al potere

«Io so che voi li calcolate niente visto che la corte è armata, ma vi supplico di permettermi di dirvi che li si dovrebbe calcolare molto, tutte le volte che calcolano loro stessi come tutto. Sono a questo punto: essi stessi cominciano a calcolare i vostri eserciti come niente e la disgrazia è che la loro forza consiste nella loro immaginazione; e si può dire in verità, che a differenza di tutte le altre forme di potenza, essi possono, quando sono arrivati ad un certo punto, tutto ciò che credono di potere» (Il cardinale di Retz parla del popolo, dalle Memorie, 1675, via Barravento)

Sarà stata l’apparizione di Dario Fo, ma l’ultima accusa che l’apparato del PD ha trovato da tirarci contro è quella di essere sessantottini alla D’Alema, giovani rivoluzionari che poi occuperanno le poltrone e non le molleranno più; il che è alquanto buffo, dato che D’Alema è tuttora uno dei loro padroni del partito e dato che noi abbiamo una regola per cui nelle posizioni elettive, quelle che controllano tutto, si può stare solo per un periodo strettamente limitato.

In realtà la situazione di oggi è molto diversa, ma c’è un elemento che ricorda quell’epoca: la voglia, anzi la necessità, di immaginare un mondo nuovo, senza i dogmi di allora, ma con cinquant’anni di esperienza in più.

Esistono dei momenti storici in cui l’ordine sociale va in crisi e non regge più; questo è uno di quelli. Il comunismo e il capitalismo, modelli sociali fondanti da centocinquant’anni, hanno fallito entrambi; deve nascere qualcosa di nuovo, che contemperi la libertà e il benessere con la solidarietà e la giustizia, trovando un punto medio compatibile con un’epoca in cui le risorse disponibili saranno molto più scarse di adesso, e non potranno essere sprecate né suddivise in maniera troppo sbilanciata.

Il Movimento 5 Stelle è, in queste elezioni, l’unica opzione per immaginare un mondo nuovo, invece che aggrapparsi disperatamente alle rovine del vecchio. E’ ovvio che nessuno sa dove finiremo, e saremmo dei pazzi a dire che abbiamo le ricette per tutto, che sappiamo già tutto, che tutto funzionerà a meraviglia. Ci aspettano comunque anni di fatica e sofferenza, di tentativi non sempre riusciti, ma un conto è percorrerli senza speranza e senza equità, un conto è percorrerli come inizio di una strada nuova.

Per questo, nei pochi minuti che ho potuto avere sabato scorso, e che vedete nel video, ho voluto parlare dei poveri e di una società migliore. Nel servizio che mi avete affidato in questi anni, quella è stata la parte più difficile e insieme più toccante: visitare comunità per disabili, residenze per anziani, case alloggio per donne vittime di violenza, persino la strada con le prostitute, incontrare persone senza casa e senza lavoro, e sentire tante vite difficili senza poter dare risposte.

Voterò Movimento 5 Stelle per immaginare un mondo migliore. Del resto, avrebbe senso, qui e oggi, porsi un obiettivo meno ambizioso di questo?

[tags]immaginazione, politica, mondo, società, d’alema, dario fo, movimento 5 stelle, marcuse[/tags]

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6 commenti a “L’immaginazione al potere”

  1. Nemo:

    Lettera a Beppe Grillo.
    “La firma che ho messo è falsa. Non mi resta molto, ma un po’ di dignità sì, ed allora mi nascondo dietro uno psudonimo. Naturalmente, tu hai il mio indirizzo di posta elettronica, da cui potresti risalire facilmente al mio nome vero. Siamo tra gentiluomini, mi fido che non lo farai.
    Sono le 19.14, e sono appena rientrato dopo aver sentito il tuo intervento in Piazza Castello, a Torino. Sono venuto a piedi e tornato a piedi, che da piazza Massaua dove abito (chiedi a Vittorio Bertola per i km) non è una passeggiata. Con i soldi del tram posso scaldare la mia casa sia oggi che domani – non tenere al caldo, come ben capisci: scaldarla un po’. Capisci adesso perché non mi firmo?
    Sono ingegnere, mezza età: la mia ditta mi ha lasciato a casa 8 anni fa perché ho protestato dopo che avevano cercato di avvelenarmi con dei vapori tossici (non sto scherzando): essendo in Italia, nessuno ne ha voluto sapere niente. Non l’Inail né il sindacato dove la mia denuncia giace da 8 anni. Nessuno. Per farmi dispetto, la mia ditta non mi ha cancellato come dipendente all’Ufficio di Collocamento, né credo abbia intenzione di farlo. Ho mandato anche qui denunce, ma la risposta delle istituzioni – se ti interessa te le posso trasmettere – è che al massimo possono fare una sanzione di 300euro, ed una volta sola. Per intanto, nessuno ha fatto nulla né apparentemente vuole fare nulla. Siamo in Italia. L’ufficio di collocamento, da me sollecitato più volte, dice che loro non sono competenti. Per cui, non risulto nemmeno disoccupato: un disoccupato in meno, meno male, ce ne sono già anche troppi !
    Da allora, ho fatto poco e nulla: le aziende che mi hanno cercato volevano schiavi. Ultimo caso, su segnalazione dell’Ufficio di Collocamento: per due mesi lavoro senza compenso, sono in prova. Dopo due mesi, il proprietario mi convoca e mi dice che per loro vado bene, sono in gamba: ma non avendo soldi per pagarmi, può solo offrirmi di continuare così, gratis, finché la situazione non gli permetterà di pagarmi. Questo è quello che offre l’Ufficio di Collocamento di Torino.
    Tu vuoi dare un lavoro ai giovani, e ti capisco: è una guerra tra poveri, o loro o io, e capisco che loro siano il futuro mentre io sono un passato da cancellare.
    Perché allora venire fino in piazza Castello, quando potevo andare al Parco e farmi una passeggiata?
    Perché oggi pomeriggio ho sentito finalmente parole di speranza, come da troppo tempo non ne sentivo; sono decenni che non mi sentivo così, con l’impressione che stavolta le cose possano VERAMENTE cambiare.
    Come hai detto tu oggi, il lavoro non è tutto, dovrebbe esserci la vita prima del lavoro: ma senza lavoro, come faccio a vivere la vita – e a pagare le bollette senza dover rinunciare a prendere il tram ?
    Ti abbraccio”

  2. polemico74:

    Tra un mese faremo il conto di quanti saranno usciti dal m5s per appoggiare un governo bersani-monti e poi riparleremo della vostra presunta diversita’.

  3. polemico74:

    E quando ci parli di Parma? Dove avete aumentato la retta per gli asili, l’irpef e l’imu??? PAGLIACCI

  4. Euplio Franco:

    Siamo accerchiati.
    Bloomberg scrive “Bersani and Monti both seek to actually govern and have indicated they understand what needs to be done. Grillo and Berlusconi, by contrast, offer only instability. If their support grows through the polling days, the result won’t be funny.” (Bersani e Monti cercano entrambi di governare veramente, e hanno indicato che essi comprendono cosa necessita di essere fatto. Grillo e Berlusconi, per contro, offrono solo instabilità. Se il loro supporto cresce attarverso i giorni elettorali, il risultato non sarà divertente” (Too Many Comedians in Italian Election).
    Nello stesso giorno, la BCE pubblica (fatto inaudito) un report in cui dice quanti bond ha comprato. E guarda un po’, per la maggior parte sono BtP. Ancora Bloomberg si chiede: la BCE sta cercando di lanciare un messaggio all’elettorato italiano? (Did the ECB Just Warn Italian Voters Against Berlusconi?).
    Non ci vuole nessuno: nessuno vuole la nostra vittoria. A nessuno importa che il PD abbia rubato e rubi, e sia coinvolto negli scandali di mezza Italia (e se le elezioni avranno il risultato che immagino, altrettanti ne salteranno fuori quando i giudici usciranno dal letargo); a nessuno importa che Monti in un anno abbia solo peggiorato la situazione: infatti, l’unico risultato di rilievo (diminuire il debito pubblico, visto che la riduzione dello spread a questo punto è merito della BCE) è stato ottenuto aumentando le tasse ai massimi europei.
    Ma, ITALIANI! VOTATE PER LORO!, perché sanno dove sta il problema. LO SAPPIAMO TUTTI DOVE STA IL PROBLEMA: sono le loro soluzioni che non esistono.
    Mi consolo pensando che, forse, lunedì sera un po’ di partiti saranno stati cancellati dal panorama politico, ed un paio di segretari di quelli sopravvissuti (PD e PdL) avranno dovuto dare le dimissioni. E forse per un bel po’, non sentiremo più parlare di Monti.

  5. SF:

    Ho votato 5 stelle perché ho apprezzato il lavoro che TU hai fatto in tutti questi anni. Ti ho seguito in silenzio, ma ho continuato ad apprezzare cosa fai. Pur sapendo che tu non sei eleggibile in parlamento perché sei già in comune. E mi dispiace, ma allo stesso tempo ne sono contenta: perché l’esperienza che stai maturando tu, partendo dal comune, dal basso, dalle fondamenta della società, ti sarà più utile in futuro che qualsiasi mese in parlamento. Non posso sapere chi di voi andrà a Roma: ho incontrato nei giorni scorsi, ai seggi, due rappresentanti di lista “5 stelle” completamente diversi fra loro: una persona umile e uno sbruffone. Mi auguro che ci vada il primo e non il secondo, in ogni caso, se anche ci andrà lo sbruffone e non l’umile, sarà sempre meglio di un ladro degli anni passati. Quindi Vittorio, qualsiasi cosa succeda nei prossimi mesi, GRAZIE per avere incominciato questa grande avventura e per averci fortemente creduto. Grazie per il tuo impegno spesso silenzioso, per il lavoro dietro le quinte, per l’esperienza che stai maturando in Comune. Questa cosa che stai facendo è utile per tutti e devi esserne orgoglioso. Le polemiche lasciale a chi non è capace d’altro. Coraggio e continua così.

  6. vb:

    Ti ringrazio molto… non ti nascondo però che in questo momento le motivazioni per continuare scarseggiano alquanto, sono già cinque anni di “servizio civile” in condizioni difficili e con grandi sacrifici e onestamente i sacrifici non possono durare in eterno… ma uno dei motivi per cui resisto ancora sono proprio le persone che apprezzano ciò che facciamo.

 
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