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sabato 23 Febbraio 2013, 13:10

Unipol-Fonsai, la storia d’Italia

Oggi non si fa campagna elettorale, ma i problemi di Torino non spariscono; e ce n’è uno che, secondo me, sintetizza bene il malcostume e il degrado dell’Italia.

La Sai è una delle storiche assicurazioni di Torino; attraversa tutto il Novecento per finire poi, a fine anni ’80, nelle mani dell’ingegner Salvatore Ligresti da Paternò, amico di Craxi, di Berlusconi, di Cuccia, di Dell’Utri, di La Russa e con inquietanti connessioni siciliane alle spalle. Tangentopoli lo vide arrestato e condannato per mazzette dalla Sai all’Eni, ma fu solo uno stop temporaneo; nell’era berlusconiana Ligresti rimane uno dei padroni di Milano, con partecipazioni un po’ ovunque, da Mediobanca alle grandi operazioni immobiliari. Nel 2003 Sai si compra Fondiaria, altra storica assicurazione; nasce Fondiaria-Sai o amichevolmente Fonsai, con sede legale e principale in corso Galileo Galilei 12 a Torino, sede che a tutt’oggi occupa circa 1500 torinesi.

Ligresti, come tutti i “capitalisti” italiani della seconda Repubblica, cresce grazie al debito: con la compiacenza di banche di cui è azionista, su tutte Unicredit, riesce a conquistare grandi aziende con pochi soldi… finché non arriva la crisi. E chi è più liquido di un’assicurazione? Dunque Ligresti comincia a scaricare i buchi immobiliari su Fonsai, depredandola di decine di milioni di euro. A fine 2011, Fonsai è sull’orlo del fallimento: non ha nemmeno le riserve per garantire gli assicurati. Ma non si può mandare gambe all’aria la quinta assicurazione italiana: too big to fail. Che si fa?

E qui arriva “abbiamo una banca”: Unipol, ovvero il PD. Anch’essa non naviga proprio in buone acque, e allora – come già visto per le multiutility – si travestono due buchi come una sinergia, con la compiacenza della stampa, e si avvia la fusione tra Unipol e Fonsai, in cui ovviamente la prima sarà il nuovo padrone, dato che l’intero impero Ligresti è ormai vicino all’inevitabile tracollo.

Ma prima bisogna coprire i buchi, e allora, mentre la Consob si mette interi prosciutti sugli occhi e non risponde nemmeno agli esposti tramite avvocato, per prima cosa si annientano i piccoli risparmiatori. In un massacro stile Parmalat, di cui “curiosamente” parla solo Linkiesta e qualche giornale minore, agli azionisti si propone la seguente “scelta”.

In pratica, le azioni Unipol vengono svalutate di quasi il 90%; chi, al prezzo già in perdita di prima dell’operazione, ha 100 euro di azioni Unipol può scegliere tra sottoscrivere l’aumento di capitale, pagando altri 229 euro di tasca propria per ritrovarsi poi in mano la stessa quota di proprietà di prima in una azienda dal dubbio futuro, oppure veder crollare le proprie azioni a un valore di 11,5 euro.

Ma agli azionisti Fonsai va ancora molto peggio: qui la svalutazione è di quasi il 99%, con un concambio di 252 a 1: chi ha 100 euro di azioni Fonsai può scegliere tra tirarne fuori altri 299 per non perdere tutto, oppure vedere le proprie azioni ridotte al valore di 1,18 euro.

Ora, uno può dire che è normale che le azioni di una società semifallita diventino carta straccia, ma nessuno ha tutelato i risparmiatori in alcun modo, né prima – avvisandoli della crisi della società, mantenuta sottotraccia per anni esattamente come con Parmalat prima e con MPS poi – né dopo, obbligando i manovratori a concambi più umani. Intere famiglie hanno perso i propri risparmi per le manovre finanziarie di questa gente!

Mentre i risparmiatori finiscono in rovina, però, c’è chi ci guadagna: ad esempio Piergiorgio Peluso, figlio del ministro dell’Interno Anna Cancellieri, tuttora in carica a gestire le elezioni. Peluso fino al maggio 2011 stava in Unicredit, ed era stato lui a garantire gli assurdi crediti della banca alle società di Ligresti sempre più in crisi. Poi Ligresti lo assume come direttore generale di Fonsai, quando essa è già in crisi irreversibile, con un modesto stipendio di un milione e duecentomila euro l’anno. Poco più di un anno dopo, quando si conclude la cessione di Fonsai a Unipol, i nuovi padroni lo licenziano con una buonuscita di altri tre milioni e seicentomila euro.

In totale, Peluso in un anno ha incassato quasi cinque milioni di euro da una società semifallita che ha rovinato migliaia di risparmiatori.

No, scusate, lo scrivo in grassetto maiuscolo: IL FIGLIO DEL MINISTRO DELL’INTERNO HA INCASSATO IN UN ANNO CINQUE MILIONI DI EURO DA UNA SOCIETA’ SEMIFALLITA CHE HA ROVINATO MIGLIAIA DI RISPARMIATORI. Come mai non l’hanno scritto tutti i giornali in prima pagina?

Non è finita qui, perché ovviamente il danno successivo riguarda i lavoratori. Prima si tagliano gli agenti, poi, come facilmente prevedibile, i nuovi padroni vogliono spostare le sedi Fonsai di Torino e Firenze presso la sede centrale Unipol di Bologna o a Milano. Per Torino significa perdere la sede legale, con milioni di euro di tasse comunali e regionali, e millecinquecento posti di lavoro.

Giovedì mattina centinaia di lavoratori Fonsai hanno protestato, per noi c’era Alberto Airola che ha scattato questa foto: la settimana prossima saranno ricevuti da Fassino e noi faremo in modo che se ne parli in consiglio comunale. Ma non preoccupatevi, penso che Fassino risponderà da par suo: dopo tante parole, provvederà a promuovere una sollecita variante urbanistica che consentirà a Unipol di trasformare la sede ormai inutile, situata in una delle zone più eleganti di Torino, in nuovi palazzi di lusso. Giusto accanto a quelli che costruirà la Fiat sulla ex sede de La Stampa. Scommettiamo?

La grande finanza amica della politica incassa, i politici e i loro parenti incassano, gli unici che ci perdono sono le casse pubbliche, i lavoratori e i risparmiatori. Una classica storia d’Italia.

[tags]italia, unipol, fondiaria, sai, fonsai, crisi, ligresti, politica, pd, borsa, consob, parmalat, mps, cancellieri, peluso[/tags]

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15 commenti a “Unipol-Fonsai, la storia d’Italia”

  1. Leo:

    Mi pare una ricostruzione corretta: il finale, pero’, e’ privo di speranza e senza speranza e’ la disperazione.
    Bisogna fare qualcosa ( non so cosa ) ma non arrendersi, mai!

  2. polemico74:

    Quando ci parli di Parma? Dove avete aumentato la retta per gli asili, l’irpef e l’imu??? Dove avete promesso che non ci sarebbe stato l’inceneritore e invece ci sara’ lo stesso??

    Buffone! Non vi fate intervistare perche’ non volete domande! Fascistelli del cazzo.

  3. maria:

    Infatti, i sigg. di Unipol sono intenzionati a fare macelleria di 2000 dipendenti del Gruppo Unipol/Fonsai, applicando i licenziamenti collettivi ed individuali e non vogliono avvalersi del Fondo di Solidarietà che è stato istituito appositamente per il settore assicurativo. Vedi: Decreto Interministeriale del 21 gennaio 2011, n. 33 contenente il Regolamento del Fondo di Solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale dipendente dalle imprese assicuratrici, in vigore dal 14 aprile 2011.
    Questo perchè, per l’Unipol è più facile ed economico applicare licenziamenti collettivi ed individuali che usufruire del Fondo di solidarietà, in quanto l’Unipol dovrebbe finanziarlo vedi l’art. 5,6 del sopra citato Decreto Interministeriale.
    E’ ora di fare qualcosa e quel Ligresti dovrebbe essere arrestato!!!!Lui e la sua famiglia si sono riempiti le tasche di soldi a spese di 2000 famiglie e di tanti azionisti. Evviva l’Italia!!! Con il PD,PDL,CASINI,FINI,ed altri pezzi da novanta….Non voglio essere volgare…..Ma dovrei scrivere un’altra parola. Domani comunque, spero che il M5S possa fare il pieno di voti.
    Vi prego di divulgare questa notizia il più possibile.
    Sono una lavoratrice del gruppo, aiutateci in questa battaglia. Comunque, voglio aggiungere, che hanno partecipato allo sciopero di giovedì, anche i lavoratori dell’Unipol ed hanno manifestato nelle piazze di Roma, Bologna e Milano.
    Cordiali saluti.

  4. Roby73:

    Aaaah polemico74….guarda che siamo tutti dei centri sociali…non hai sentito il nano?? Moh, siamo fascistelli… NON SAPETE+ DOVE ARRAMPICARVI!!!! E sei pure un maleducato! Forza Vittorio, forza Chiara…forza TUTTI !!! SOLO M5*

  5. polemico74:

    Nessuna risposta all’aumento delle rette dell’asilo che avete fatto a Parma?
    Nessuna risposta all’aumento dell’irpef che avete fatto a Parma?
    Nessuna risposta all’aumento dell’imu che avete fatto a Parma?
    Nessuna risposta all’inceneritore di Parma che avevate promesso di bloccare invece non bloccherete?

    Siete solo dei pagliacci…una moda che passera’….come quella della lega e di berlusconi

  6. Hayabusa:

    Mi sfugge francamente il perché un consigliere comunale di Torino debba dare spiegazioni su quel che fa il consiglio comunale di Parma…

    Il sindaco di Parma darà spiegazioni sul suo operato ai Parmensi, i quali lo cazzieranno a dovere, nel caso non sia soddisfacente.

    (Ok, ho sbagliato: don’t feed the troll. Chiedo scusa ^^; Non lo faccio più )

  7. Euplio Franco:

    ALLARME SEGGI
    Nel mio seggio è arrivata una ragazza che ha ricevuto una mail da M5S in cui le si diceva che era rappresentante di lista per il Movimento, che non c’era bisogno si presentasse sabato ma solo prima dello spoglio, e che poteva esercitare il mandato in qualunque seggio lei volesse.
    CI STANNO SPUTTANANDO: QUESTA EMAIL E’ UN FALSO. Stanno cercando di rovinarci la reputazione. E anche sul Sole 24 Ore pubblicano articoli per rovinarci.
    PER FAVORE, CHI PUO’ FACCIA QUALCOSA – ci sarà pure il modo per avvertire la gente che NOI non mandiamo EMAIL così idiote.

  8. polemico74:

    Ma quale reputazione, che siete degli incompetenti e’ noto.

    Quindi ognuno risponde per se’? Ci sono tanti m5s quanti consigli comunali? Patetici…

  9. Euplio Franco:

    Non ho ancora assimilato i risultati, sono tornati ieri dai seggi e mi sono buttato a letto. Ma una cosa la posso dire: lasciamo perdere il PdL che ha preso una facciata memorabile (almeno da noi): ma come è possibile che nel mio seggio il PD abbia preso il 30% e noi solo il 24% ? come ? Ma la gente non ha occhi per vedere, orecchie per sentire ? Non vanno mai ai mercatini rionali a vedere com’è la situazione, in Biblioteca a vedere i tagli? Non hanno pagato la TARSU, l’IMU ? Non leggono neppure i LORO giornali ?
    Sono veramente umiliato, sconfortato: una giornata nera. Speravo veramente di superarli, ed invece mi tocca di leggere Il Sole 24 Ore che recita “Il VIX fa un balzo”. Gli UK hanno perso la tripla A, Obama rischia di non farsi approvare le misure economiche: ma per la Confindustria, la colpa dei mali (mondiali) è tutta nostra. Per quanto presto si tolga il finanziamento pubblico ai giornali, non sarà mai abbastanza presto. Scribacchini e venditori di fumo.

  10. Euplio Franco:

    Post Scriptum
    Scusa, dimenticavo.
    Ieri, il rappresentante di Lista di un altro partito (non preoccuparti di quale) mi ha detto “inter nos” che Vittorio Bertola e Chiara Appendino in Comune ci hanno messo un po’ ad ingranare, anche perché all’inizio erano costretti ad afferrare “cocci di vetro unti”; però adesso stanno andando veramente bene, e a lui personalmente dispiaceva che non vi foste candidati. Se questa è l’opinione che i vostri avversari hanno di Voi…

  11. polemico74:

    A Parma il m5s e’ passato dai 51.000 voti a Pizzaroti a circa 30.000

    Per smontarvi basta lasciarvi governare.

  12. Lollo:

    “Per smontarvi basta lasciarvi governare.”

    E allora lasciali governare e non rompere più i coglioni. Tanto, secondo la tua teoria, si smonteranno da soli.

  13. polemico74:

    Purtroppo per voi fascistelli per governare serve il 50% + 1 dei voti…siete come berlusconi…non ci sono ladri perche’ non avete ancora avuto l’occasione di rubare…diamo tempo al tempo…

  14. cuccicucci:

    Polemico74, sei così livoroso (o forse solo rosicone, chi lo può dire? :D) che mi fai quasi tenerezza…

    Guarda un po’ cosa scrive il sole24ore, giornale notoriamente pro-grillo, sembra proprio che tiri acqua al tuo mulino!! :D :D

    dai, fattene una ragione, o almeno provaci: i partiti di sinistra sono de-fun-ti!

    Notizie > Italia
    Grillo premiato nei Comuni dove il M5S governa
    di Enrico BronzoCronologia articolo26 febbraio 2013Commenti (1)
    IN QUESTO ARTICOLO

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    Argomenti: Elezioni | Montecitorio | Marco Fabbri | Sarego | Movimento5S | Parma | Comacchio | Senato | Cinque Stelle

    Federico Pizzarotti – ANSA
    Nel 2012 il Movimento 5 stelle conquistò 4 comuni, a partire da quello di Parma dove Pizzarotti si aggiudicò la vittoria al 2° turno con il 60,2% contro il 39,8% dell’avversario Vincenzo Bernazzoli, candidato del centro sinistra.

    Andiamo ora a vedere i voti del primo turno 2012 – il vero dato confrontabile con quello odierno – quando i voti furono poco più del 19% mentre alle politiche 2013 i grillini a Parma hanno preso il 28,03 alla Camera, con un incremento quindi del 9% (al Senato hanno preso il 26,65% ma è da ritenersi più significativo il voto per Montecitorio, dove per votare sono richiesti 18 anni, come nelle amministrative).

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    Grillo: no al governissimo. Ma ora tra i “grillini” cresce la voglia di cambiare il “Porcellum”
    Confrontando poi il risultato nazionale di ieri – 25,54% alla Camera e 23,79% al Senato – si può anche notare che il dato è stato superiore alla media nazionale di circa 2,5 punti percentuali.

    I risultati degli altri 3 primi cittadini
    Nel 2012 del Movimento Cinque Stelle nel 2012 sono stati eletti anche i sindaci di Mira (Alvise Maniero), di Comacchio (Marco Fabbri) e di Sarego (Vicenza, Roberto Castiglion, eletto al primo turno).

    A Mira il M5S è passato dal 17,51% del primo turno 2012 al 35,15% della Camera 2013, quindi circa con un aumento del 10% sulla media nazionale. E con una crescita, sottolineano dal comune veneto, di circa 400 voti in più rispetto al ballottaggio 2012, con circa 8mila preferenze.

    A Comacchio il Movimento5S ha invece preso il 34,26% contro il 22,28 del 2012 (+12%). Come voti la crescita è stata di 2.439 del 1° turno ai 4.724 di ieri (furono 7.663 nel 2° turno 2012).

    Infine a Sarego (Vicenza), dove il candidato del M5S prese il 35,2% delle preferenze con 1.045 voti (senza ballottaggio essendo un comune sotto i 5mila abitanti), il voto odierno è stato del 36,25% con 1.346 voti. Qui si può dire che il sindaco ha tenuto.

    Linea verde
    I sindaci del M5S sono tutti giovani, come i neo-eletti parlamentari: Pizzarotti (39 anni), Maniero (26), Fabbri (29), Castiglion (32) con un’età media 31 anni e 6 mesi

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-26/grillini-confronto-2012-151524.shtml?uuid=AbvpbbYH&fb_action_ids=10200863903499599&fb_action_types=og.recommends&fb_source=other_multiline&action_object_map={%2210200863903499599%22:412250598867395}&action_type_map={%2210200863903499599%22:%22og.recommends%22}&action_ref_map=[]

  15. polemico74:

    cucci cucci sento odor di astensione per far governare bersanucci…ci sara’ da ridere….

 
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