Alla faccia del populismo
Di commissioni surreali ne ho viste tante, ma quella che ho presieduto stamattina resterà nella leggenda.
La commissione era convocata alle ore 9 per discutere una mozione del consigliere Marrone, che chiede di permettere agli utenti del Palanuoto di via Filadelfia di parcheggiare nello spiazzo antistante, riservandolo a loro. Solo che Marrone non si trova, e ci manda a dire che è impegnato in contemporanea nella commissione emergenza abitativa, dove si discute se assegnare una casa popolare a due casi di suo interesse. Dunque restiamo tutti lì per quarantacinque minuti a girarci i pollici e guardare il soffitto, fin che infine Marrone verso le 9:45 arriva, si scusa, introduce la mozione e chiede di dare la parola all’esperto di Fratelli d’Italia seduto vicino a lui.
Da regolamento, gli esperti di partito in commissione possono parlare solo in assenza del loro consigliere, ma per cortesia chiedo se qualcuno ha qualcosa in contrario, nessuno obietta, e do la parola all’esperto.
A quel punto l’esperto, che si scopre essere in realtà la persona che vuole parcheggiare lì sopra, invece di spiegare la questione attacca con una inarrestabile arringa che, “da cittadino”, accusa i consiglieri in sala di essere troppo pochi e troppo poco interessati a un tema così importante.
Restiamo tutti basiti: ma come, presentate una mozione al consiglio comunale per avere un parcheggio privato per la vostra macchina, ci avete fatto aspettare i comodi vostri per tre quarti d’ora, poi prendete la parola e ci accusate di maleducazione e disattenzione per il pubblico interesse? Alla faccia del populismo…