Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Sab 21 - 13:19
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione

Archivio per il mese di Maggio 2018


sabato 12 Maggio 2018, 10:29

Whatsapp: il software chiuso è un incubo

Dopo quattro anni, Elena ha un cellulare nuovo (Xiaomi, comprato da Hong Kong). E quindi, abbiamo dovuto trasferire le chat dal vecchio cellulare.

Con Telegram non c’è il minimo problema; le memorizza in cloud e sono sempre disponibili su tutti i dispositivi. Certo, non a tutti può piacere che le proprie conversazioni siano sul cloud, ma io non discuto segreti di stato (mi chiedo invece quanti parlamentari discutano di segreti di stato su Whatsapp: e la CIA festeggia).

Whatsapp, invece, è stato un delirio. In teoria, almeno attivando l’apposita opzione, anche lui memorizza le chat su Google Drive e le ripristina quando lo installi su un nuovo telefono. Peccato che il ripristino sia possibile solo la prima volta che lo esegui; nel nostro caso, il ripristino per qualche motivo si è piantato e dopo diverse ore era ancora lì, per cui l’abbiamo chiuso… e solo dopo abbiamo scoperto che, così facendo, rinunci per sempre a recuperare i vecchi messaggi.

O meglio, una soluzione c’è: come loro stessi dicono, bisogna disinstallare e reinstallare l’applicazione, in modo che lui ti chieda di nuovo se vuoi ripristinare. E’ un po’ come: se non hai ricevuto il PIN del bancomat quando ti è stato dato, chiudi e riapri il conto in banca. Ma tanto non hai alternative, e quindi lo fai.

Peccato che però, nel frattempo, se hai proceduto all’installazione e attivato il backup su Google sul nuovo telefono, questo automaticamente ha cancellato il backup precedente, sostituendolo con un backup (vuoto) dei messaggi (inesistenti) sul nuovo telefono. Whatsapp, infatti, permette di tenere nel cloud un solo backup da un solo dispositivo per volta.

Beh, ho pensato, sul vecchio telefono però i messaggi ci sono ancora; si potrà rifare il backup da lì. E invece no, perché Whatsapp, a differenza di Telegram e degli altri, ti vieta di farlo funzionare su più di un telefono per volta, per cui la vecchia applicazione si è automaticamente disattivata installando quella nuova.

A questo punto cominciavo a essere piuttosto arrabbiato, e ho provato il metodo da amministratore di sistema: copiare il file in cui sono memorizzati i messaggi dal vecchio cellulare a quello nuovo. Loro ti danno delle istruzioni, che però sono sbagliate; per esempio, sul vecchio telefono i file di Whatsapp non erano nella scheda di memoria, ma in un altro percorso sulla memoria interna.

Recuperato poi il file dei messaggi, si pone il problema di come trasferirlo sul nuovo telefono… e lì mi sono preso il piacere, visto che Whatsapp rifiutava di servirmi, di usare Telegram per spedire il file di Whatsapp sul nuovo telefono come allegato.

Ma anche ricevuto e scaricato il file sul nuovo telefono, non sapevo dove metterlo: il percorso “Whatsapp/Databases” segnalato dalle loro istruzioni non esisteva né sulla scheda di memoria né sulla memoria interna. Alla fine ho deciso di provare a creare io la cartella, ci ho messo dentro il file, ho aperto l’applicazione, sono andato nelle impostazioni dei backup e… mi diceva che il backup c’era, ma non dava alcuna opzione per ripristinarlo.

A quel punto ho nuovamente disintallato e reinstallato Whatsapp per vedere se così lo ripristinava, ma durante l’installazione l’applicazione mi ha detto: hai già installato Whatsapp troppe volte, devi aspettare sette ore prima di poter ricevere un nuovo SMS di verifica. Per fortuna c’era almeno l’alternativa di farsi telefonare da una voce automatizzata, e così ho fatto. A quel punto, finalmente l’applicazione ha visto il backup che io gli avevo messo sotto il naso e l’ha importato correttamente.

Morale: Whatsapp fa schifo, ma tutti lo usano perché tutti lo usano, e Facebook, che lo possiede, se ne approfitta per fare le cose male e per imporre limitazioni che non hanno nessun vero senso tecnico o di sicurezza, ma seguono logiche commerciali. Se soltanto ci fosse un regolatore con le palle sufficienti per imporre l’uso di standard pubblici e aperti, sarebbe possibile per altri realizzare app compatibili con Whatsapp e molto migliori!

divider
 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike