Curve e politica
La notizia di oggi non è la vittoria del Toro a Verona, 1-0 negli ultimi minuti, e che goduria.
La notizia di oggi è che negli immancabili scontri, figli dell’odio di anni, tra i nostri ultras e quelli veronesi, pare confermato che insieme a questi ultimi ci fossero (pur se senza insegne) alcuni gruppi viola. Certo non quelli del CAV, ma alcuni gruppi nuovi, di destra, e per questo molto amici degli ultras veronesi, i più razzisti d’Italia.
Ma che un fratello granata si trovi a menar le mani con un viola, con una tifoseria con cui siamo gemellati e fratelli di sangue da sempre, è veramente inquietante. E’ segno non solo del definitivo deperimento di quella che fu una regola d’oro sin dagli anni ’70, “fuori la politica dalle curve”; per quanto, si sa, pur con dovute eccezioni i granata, i genoani e i viola sono tifoserie di sinistra, a differenza dei bergamaschi, dei veronesi e anche dei gobbi (tranne gli sfighters, che non votano perchè non riescono a leggere la scheda). Ma è segno che la vicinanza politica ora viene anteposta persino a gemellaggi strettissimi.
Non drammatizzerei: si tratta probabilmente di una parte comunque trascurabile del tifo organizzato di Firenze. Tuttavia, una volta una cosa del genere non sarebbe mai potuta succedere.