[[Enzo Maolucci – Torino che non è New York]]
Questo meme ante litteram di “Torino che non è New York” riemergeva saltuariamente ma con tenacia e regolarità , ora in un articolo sul giornale, ora in un blog cittadino; eppure non avevo mai capito da dove arrivasse. Fortunatamente, grazie a Radio Flash, ora ho scoperto che ricorre il trentennale del brano d’origine della questione, tratto dal disco Barbari e bar di Enzo Maolucci.
E’ un disco curioso perché racconta direttamente della vita spicciola di Torino, in un modo peraltro apocalittico; si stenta a credere che la nostra sonnolenta e provinciale città – e se è provinciale oggi, figuriamoci trent’anni fa – potesse veramente essere un luogo di degrado e di violenza, tanto da meritarsi la fulminante chiosa “c’è chi ammazza e chi si ammazza e non so a chi dare torto”. Poi però, se si pensa che quelli erano gli anni dell’Angelo Azzurro e dei gambizzamenti proletari, la canzone acquista una sua credibilità .
Per noi che non abbiamo vissuto quegli anni se non da bambini, resta la curiosità di capire i riferimenti nel testo; alcuni sono evidenti, e credo di averne individuata una buona parte, ma mi mancano il “letterato impotente”, la “vecchia checca” e il “furto Standa” e forse altri. Vediamo se qualcuno li sa.
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Si ammazzano a Torino, Torino che non è New York
si ammazzano a Torino, Torino che non è
Un letterato impotente ha fatto piangere ragazze della scuola
masturbando un’angoscia insolente da fine con trenta veramon in gola
ad altri basta invece un bianco secco senza poesia
ma ti pesa sai, gioia mia,
mentre scopi le tue notti e l’angoscia muore in gola
ma non fai piangere mai le ragazze della scuola
Si ammazzano a Torino, Torino che non è New York
si ammazzano a Torino, Torino che non è
La diva suicida arrapante ha fatto piangere presidenti americani
e la mezz’ala ammazzata per gioco demente ha fatto piangere i romani scemi
ad altri basta invece un bel maschiaccio senza poesia
ma ti pesa sai, gioia mia,
e ci crepi vecchia checca, sangue e rimmel tra le mani
tra le mani
ma non fai piangere Roma e presidenti americani
Si ammazzano a Torino, Torino che non è New York
si ammazzano a Torino sai, Torino che non è
Un cantautore perdente ha fatto piangere impiegati dell’industria canzoniera
ha sparato da solo nel posto sbagliato, Che Guevara da balera
ad altri basta invece un furto “Standa” senza poesia
e ti sparano sai, gioia mia,
e non ti compri più la Fender, joint e dischi di Santana
di Santana
ma non fai piangere impiegati e a Sanremo non fai pena.
Si ammazzano a Torino, Torino che non è New York
si ammazzano a Torino, Torino che non è
Un cantante di night arrivato ha fatto piangere Torino alcolizzata
si è sparato nel cranio una bottiglia di whisky e un’auto rosa di grossa cilindrata
ad altri basta invece un giusto odio per la gente scema e senza poesia
che ti pesa sai, gioia mia
ma si sparano allo specchio per vedere un uomo morto
c’è chi ammazza e chi si ammazza e non so a chi dare torto
Si ammazzano a Torino, Torino che non è New York
si ammazzano…
[tags]torino, musica, anni ’70, maolucci, new york[/tags]
1 Giugno 2008, 10:28
Gran pezzo “Torino che non è New York”, e gran disco “Barbari e Bar”, ma anche “L’industria dell’obbligo” non è niente male.
Per quanto riguarda i riferimenti mancanti, della “vecchia checca” e del”furto Standa” non mi viene in mente nulla, ma il letterato impotente che si è suicidato con trenta veronal in gola (poi nel testo sono diventati veramon, obbligo della censura dell’epoca) è sicuramente Cesare Pavese.
1 Giugno 2008, 23:26
Giusto, Pavese! Quindi oltre a Marilyn Monroe, Luciano Re Cecconi, Fred Buscaglione e presumibilmente Luigi Tenco (con “impiegato dell’industria canzoniera” forse riferito anche a De André) ne abbiamo trovato un altro. Ne restano due o tre…
1 Giugno 2008, 23:29
La mezz’ala dovrebbe essere Luciano Re Cecconi, che si fece sparare da un gioielliere sua amico, fingendosi un rapinatore.
Il cantautore perdente dovrebbe essere Tenco.
Il cantante di night dovrebbe essere Buscaglione.
Per gli altri sto indagando…
2 Giugno 2008, 15:19
Pasolini vecchia checca?
3 Giugno 2008, 09:50
la diva suicida suppongo sia Marylin Monroe
3 Giugno 2008, 14:45
si può sempre andarlo a chiedere direttamente a Enzo; lo scotto da pagare è passare un weekend a spararsi con le pistole a vernice e un corso di sopravvivenza….
5 Febbraio 2009, 15:23
No, scusate, ma la mezz’ala pensavo fosse il grande Gigi Meroni, investito dalla macchina di quel Tilli Romero poi presidente del Torino, che in quegli anni si vestiva e si pettinava proprio come Meroni, per imitarlo. Qualcuno tra l’altro ricorderà che, da presidente del Torino, sembrava imitare Moratti. O solo a me ha dato questa impressione?