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sabato 13 Giugno 2009, 14:44

La grande opera

Dopo le impressionanti immagini del rogo nella costruenda stazione della metropolitana di corso Spezia, oggi un lettore si chiede su Specchio dei Tempi:

Un lettore scrive:
«Ho letto del rogo nel cantiere della metropolitana. Mi chiedo: che materiali impiegano? Se fosse successo con i treni in servizio, quanti morti avremmo avuto? Perché non usano materiali ignifughi? Costano?».
URBANO BERT”

La domanda mi sembra legittima: del resto basta guardare le foto del cantiere che ha fatto il dottor Topino per capire com’è la situazione. Ha senso isolare una metropolitana col poliuretano, che se brucia produce cianuro?

Anche qui, prima che parliate di allarmismo ingiustificato (anche se l’altro giorno hanno dovuto evacuare tutte le case circostanti perché la gente stava soffocando…), è chiaro che magari è tutto in regola e si è trattato solo di un disgraziato incidente. Eppure, ho come il dubbio che tutte queste “grandi opere” vengano sempre più fatte al risparmio… non per far risparmiare noi, ma per aumentare gli utili dei costruttori. Sarebbe bello avere delle risposte.

[tags]torino, metropolitana, incendio, incidente, poliuretano, foto, topino, grandi opere[/tags]

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3 commenti a “La grande opera”

  1. Mike:

    Vittorio, sono ingegnere informatico come te, quindi di chimica e di costruzioni civili ne so poco.
    Credo che, forte di anni di frequentazioni di ferramenta e castorama, le condizioni di posa in opera e di servizio effettivo siano differenti. Fare vedere le latte di solventi con cui è scritto nocivo non è indice di pericolosità dopo la posa, mi viene in mente la calce od i collanti idraulici in generale così come le vernici a solvente.
    La resina poliuretanica è normalmente utilizzata come isolante termico per le tubazioni. Altri tipi di poliuretano sono utilizzati come pavimentazione o intonaco, vengono versati liquidi insieme ad un indurente.
    Viene anche utlizzato come isolante elettrico, in particolare per la possibilità di aggiungere nella composizione addittivi ritardanti del fuoco, oppure come fissativo per gli isolanti di lana di vetro e simili.

    A questo punto bisognerebbe vedere i progetti esecutivi e capire in che modo le resine poliuretaniche sono state utilizzate, e se dal punto di vista ingegneristico sono state utilizzate in maniera corretta ed ottimale.

  2. ff:

    Mike, tu non capisci che quelle latte sono inquietanti. E se per caso nel luogo dell’incendio ci fosse stata una donna incinta? Non le avrebbe fatto sicuramente bene…

  3. raccoss:

    Come dice Mike, non è detto che i materiali usati in fase di cantiere siano gli stessi e nelle stesse quantità utilizzati per la parte costruttiva.

    In genere, incidenti di questo tipo in cantiere avvengono per mancanza di rispetto delle norme nei cantieri. Quanti sono gli operai che fumano in cantiere o si portano appresso il fornelletto per riscaldare il baracchino? Sarebbero comportamenti passibili di licenziamento, ma se li becchi, guai anche solo a fargli un rimprovero! Tranne quando poi ci scappa il morto.

    Come quelli che muoiono ogni due per tre perchè vanno a pulire bidoni che contenevano materiale tossico senza protezioni.

 
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