Non riposa in pace
Oggi, come saprete, sono vent’anni da Chernobyl.
Il dibattito sul nucleare è aperto più che mai, ma non è di questo che voglio parlare. Non voglio nemmeno discutere se una tragedia come questa sia un prezzo accettabile o meno per il progresso. Voglio soltanto, per chi non l’ha mai visto, lasciare il link al primo sito che, in un inglese smozzicato, ci fece vedere il silenzio di Pripyat – e allo stesso tempo mi mostrò uno dei grandi poteri che Internet ha, quello di spezzare le barriere e mostrare la verità inconosciuta.
Perchè talvolta anche le città , dopo la morte, restano sulla terra come fantasmi.
28 Aprile 2006, 16:09
Ciao Vittorio,
non ci conosciamo, ma ti do del tu per semplicità . Spero non ti dispiaccia.
Sul silenzio di Pripyat ho fatto un post su beccato.it, che in genere tratta di argomento più “frivoli”, ma più certe cose si fanno vedere e conoscere, meglio è, io credo. Indipendentemente da come uno la pensi, oggi, sul nucleare.
Nick
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http://www.beccato.it
L’Italia a naso in giù