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sabato 9 Ottobre 2010, 19:49

La bomba nell’altra

Ai militari morti in guerra in Afghanistan dentro il classico blindato italiano di cartone, oltre che il dovuto rispetto, è dovuta anche la verità. La canzone dei Negrita che gira da mesi nel circuito underground, ovviamente senza godere di visibilità sui media (pur avendo già sostituito nel ritornello “la Bibbia” con “il libro” per urtare di meno), potrebbe essere un buon inizio di un ricordo meno ipocrita; e non per mancare di rispetto all’insegnamento cristiano, ma anzi per provare a rispettarlo davvero.

[tags]afghanistan, militari, attentato, negrita, religione, papa ratzinger, berlusconi, bush, petrolio, bibbia, bomba[/tags]

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10 commenti a “La bomba nell’altra”

  1. Andrea C:

    Caro Bertola,
    Se vogliamo rispettare la verità non dobbiamo proprio dire che era un blindato di cartone. Molti ritengono il veicolo Lince il migliore della categoria, in quanto progettato recentemente, ne sono saltati diversi sulle mine salvando gli occupanti. Contro l’onda d’urto delle armi pesanti c’è poco da fare, anche i carri armati soffrono.
    Poveri ragazzi.
    Troppi libri e troppe bombe in giro.

  2. elena:

    Ci sono diverse ipocrisie di fondo: questa è una guerra e una missione di pace secondo me non lo è mai stata, già dall’inizio, nel 2001 per quanto riguarda l’afghanistan, o nel 2003, per quanto riguarda l’iraq. Sarà che forse ci siamo fatti ingannare l’ipocrisia usata con giochetti di parole che si sono fatti beffe dell’art. 11 Cost (quello che dice che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, per intenderci). Anche se il Lince fosse il miglior veicolo della sua categoria, non è questo il punto, ma chiediamoci a) con quali categorie di armamenti dobbiamo andare a fare quella guerra, ma soprattutto: b) dobbiamo andare a fare quella guerra? PArrebbe di si per forza a sentire il ministro della difesa che vuole armare i nostri aerei con le bombe (allora, ministro, vede che è una guerra e non un missione di pace?)
    comunque per quanto ne posso capire io, alla parola “libro” possiamo inserire il testo sacro di tutte e tre le religioni monoteiste, il cui messaggio di fondo non è diverso l’una dall’altra.

  3. paolo:

    continua l’ Art. 11.
    […] consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
    ****
    http://www.nato.int/isaf/topics/mandate/unscr/resolution_1386.pdf

    Resolution 1386 (2001)
    Adopted by the Security Council at its 4443rd meeting, on
    20 December 2001

    […]3. Authorizes the Member States participating in the International Security
    Assistance Force to take all necessary measures to fulfil its mandate;
    […]

    ma anche la precedente enduring freedom e’ stata citata ricevendo copertura dall’ onu.

    Per esempio (ma ho fatto una ricerca veramente molto rapida)
    il documento che segue e’ del 2005: ce ne devono essere di precedenti
    http://www.un.org/News/Press/docs/2005/sc8495.doc.htm
    […]
    “Further welcoming the role played by the International Security Assistance Force and the Operation Enduring Freedom Coalition in assisting in securing the conduct of national elections
    ***
    Questo per dire che la situazione e’ un pochino piu’ complessa, e prego notare che questi sono punti trovati rapidamente da me , ma non intendo sostenere che gli atti richiamati qui siano gli elementi fondanti dell’ intervento italiano.

    Poi, per carita’, sostenere che l’ Italia debba uscire dall’ Onu e dalla Nato e’ possibile e legittimo, ci mancherebbe altro.
    Possibile, legittimo e discutibile

  4. mousse:

    Potrei controreplicare con:

    http://www.youtube.com/watch?v=A7qD5ZCClwE
    e il seguito (scusate ma è davvero lunghissima)
    http://www.youtube.com/watch?v=Woo1yrywyGA

    Cercatevi il testo e avrete un paio di indicaizoni.

    Per quanto riguarda la missione italiana in Afghanistan e Iraq, ricordo solo che TUTTE le vittime italiane sono morte durante agguati, imboscate o attacchi subiti dalle nostre truppe e non durante azioni offensive.

    Sulle bombe: sarebbe stupido farsi sparare addosso senza reagire. Soprattutto sarebbe inutile. E’ evidente che le “regole di ingaggio” non sono più adatte alla situazione, ebbene cambiamole, altrimenti mandiamo veramente della gente là a rischiare la vita PER NIENTE. La strategia non funziona? Cambiamo strategia, andarsene con le pive nel sacco è far vincere i “talebani” (che poi “talebani” è una semplificazione giornalistica).

    Sostenere di fatto che TUTTI i membri delle Nazioni Unite sono un gruppo di pazzi guerrafondai ipocriti mi pare un filino eccessivo.. (ma spero che questa sia una mia semplificazione estremistica della faccenda).

  5. mousse:

    Antispam? Avevo linkato due video..

    VB, se recuperi il post ti sarei grato, era lunghetto.

    Aggiungo una cosa che non avevo notato: il “Lince” non è esattamente un blindato di cartone. I militari italiani hanno attrezzature a livello di quelle degli altri Paesi NATO. Infatti il Lince è usato da diverse forze armate europee.

    “[…..] I principali operatori sono l’Esercito italiano, dov’è denominato VTLM Lince, e l’esercito britannico, dove è in servizio con la designazione di Panther CLV. Il veicolo possiede un elevato livello di protezione contro il fuoco delle armi leggere, gli IED e le mine, pacchetti aggiuntivi garantiscono la protezione anche contro le armi di medio calibro come le mitragliatrici pesanti. [….]”

  6. Piero:

    Le guerre si fanno per questioni di potere e controllo di un territorio. Alla base di una guerra ci sta quasi sempre una proprietà da difendere o da conquistare, nell’illusione di una vita realizzata e felice nel possesso di ciò che non gli appartiene.

    Tuttavia in Cina anche Liu Xiaobo, da poco premio Nobel per la pace, non gode di molta visibilità.

    Ognuno ha le proprie proprietà da difendere e per le quali fare le guerre.

  7. Elena:

    Io l’ho fatto apposta a non citare la seconda parte di quell’articolo perchè aspettavo proprio chi arrivasse per citarla e per farmi leggere esattamente ciò che è stato scritto. La questione è stata tanto dibattuta che ormai cadiamo nel banale. Meno banale è leggersi gli atti della Costituente, di quelli che hanno scritto quell’articolo e allora si può capire che certo non si pensava ad andare collaborare/contribuire ad occupare (perchè quella altro non è che una occupazione) per anni un altro Stato: è dal 2001 che si è in guerra, e poco differisce che le operazioni fossero “difensive”, chi occupa deve sempre difendersi.
    Dimenticavo: gli atti della Costituente bisogna andarseli a cercare in biblioteca, con una operazione un po’ meno semplice di copiaincollare un paio di link, e sempre in biblioteca sui c.d. “talebani” si può reperire un bel testo dove senza ipocrisia si spiega perchè sono una creazione degli statunitensi, sul perchè si generalizza con questo termine indicando con un unico termine un gruppo di etnie che sono secoli che si fanno la guerra tra loro, sul perchè non è possibile raggiungere una pace in termini occidentali e su come la c.d. missione di pace occidentale è destinata al fallimento: Ahmed Rashid, Talebani, Feltrinelli.
    Ancora a proposito di nazioni unite, su come ormai questa organizzazione sia un salotto di politica non certo disinteressata ci si può ricordare, tra i moltissimissimi esempi, del Rwanda e della ex yugoslavia, e poi, per ben entrare in ginepraio senza fine: della, anzi delle infinite risoluzioni sullo Stato di Israele.
    Ciò scritto senza polemica alcuna, ma solo con la stufia di leggere e sentire le solite cose ogni volta che succede un evento del genere. Imparassimo tutti a tutti i livelli ad essere meno ipocriti e non a nasconderci dietro le parole.

  8. elena:

    Grave dimenticanza: e il Darfur? che fa l’Onu in Darfur? Tutti questi membri onu (che poi quelli che contano sono solo cinque, guarda un po’) perchè non si impegnano in darfur?

  9. paolo:

    @Elena
    Forse semplificando e estremizzando (ma non mi pare poi tanto) la tua posizione:
    l’ articolo 11 inibirebbe la partecipazione ad alleanze militari (con gli impegni di mutua assistenza conseguenti)e la stessa appartenenza all’ Onu.
    Come detto e’ una posizione legittima che pero’ mi permetto di ritenere non corretta

    Sul Darfour poco da dire: hai ragione. Ma e’ un difetto (non nel senso di piccola mancanza) di azione che pero’ rimarrebbe inquestionabile se accettassimo l’impostazione interpretativa come riassunta nel mio primo paragrafo qui sopra.

    Sulla stufia hai ancora ragione: rimbalzandoci messaggi il mondo lo cambieremo. E’ un dato di fatto

  10. p:

    intendevo ovviamente:
    * Non lo cambieremo

 
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