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martedì 10 Maggio 2011, 09:38

Lettera a un amico che non sa più chi votare

Vi preghiamo di condividere questa lettera con i vostri amici e conoscenti in questi ultimi giorni.

Caro amico,

Torino è la nostra città e ne siamo orgogliosi, ma l’orgoglio spesso impedisce di vedere bene i problemi. Torino è la città dei record per la disoccupazione giovanile (32%), per il debito (5700 euro a testa), per l’inquinamento, per i nuovi poveri. Un ciclo è finito ed è urgente ripartire con nuove idee e nuove energie, eppure la campagna elettorale si trascina stancamente.

Il centrosinistra e il centrodestra hanno le stesse posizioni su quasi tutto: sono d’accordo sul precariato, sul sì a Marchionne, sul TAV, sull’inceneritore, sulle privatizzazioni, sul cemento ovunque, su uno “sviluppo” basato su grandi eventi, grandi opere, grandi appalti, trascurando invece l’efficienza dei servizi, la manutenzione, l’ambiente urbano, la solidarietà, l’innovazione, la meritocrazia, le piccole cose che impattano sulla qualità della vita. L’unico argomento per votarli è la paura che l’altro sia peggio.

A differenza dello scorso anno, qui la vittoria di Fassino è sicura, al primo o al secondo turno. Eppure, contando sull’obbedienza dei torinesi o sulla loro astensione, Fassino può proporre un progetto stanco e mediocre, fare gli interessi di chi controlla questa città, e persino candidare un pregiudicato come La Ganga; e trovarsi una pensione d’oro dopo quarant’anni di politica.

Il Movimento 5 Stelle è l’unica vera alternativa, innanzi tutto culturale. Ha il programma più serio e approfondito, un candidato sindaco capace e moderno, la forza di decine di migliaia di elettori, la pulizia di chi non è coinvolto nel potere e vuole fare qualcosa per il bene comune, rinunciando ai soldi e ai privilegi. Per questo, in tutta onestà, il Movimento 5 Stelle merita il tuo voto.

Torino deve cambiare per non morire, per non veder fuggire i propri giovani migliori a cercar lavoro, e veder arrivare soltanto i più disperati. Votare al primo turno il Movimento 5 Stelle è un segnale forte per tutti i partiti, una richiesta di onestà, di serietà, di pulizia, e permette di portare in consiglio comunale dei giovani indipendenti e capaci. Al secondo turno ognuno farà come crede, ma intanto il messaggio sarà stato forte e chiaro: perché non possiamo permetterci altri cinque anni di tirare a campare.

P.S. Passa parola! Sul nostro sito www.movimentotorino.it trovi le informazioni su di noi, accettiamo commenti, critiche, suggerimenti. Per votarci è sufficiente prendere la scheda azzurra e fare una croce sul simbolo con la scritta MOVIMENTO e le cinque stelle gialle (occhio ai falsi), e un’altra croce accanto ad esso, sul candidato sindaco Vittorio Bertola; sulla scheda verde basta la croce sul simbolo. Grazie!

[tags]elezioni comunali, torino, movimento 5 stelle, fassino, bertola, indecisi, astensione[/tags]

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2 commenti a “Lettera a un amico che non sa più chi votare”

  1. Gian:

    Gentile V.B. sono sicuro che la tua (nostra) tenacia questa volta sara’ premiata .

    Ti ho visto nel video : il tuo essere impacciato e “umano” ha il sapore della bonta’ .

    Sono anch’io convinto che Torino sia una citta’ che ,per sua tradizione, fa germogliare il germe dell’intelletto .

    Io pero’ non mi sento orgoglioso ,l’orgoglio come tu ben sai sconfina nella superbia .

    e’ lecito per noi tutti, pensatori piu’ o meno liberi , cadere nella tentazione della superbia ma filosofando un po’ riconduciamo i comportamenti dei nostri simili (malaccetti) a loro disavventure piu o meno censite nell’universo della storia di nostra umanita’ .

    lascio l’orgoglio a chi si vuole mettere un cappello in testa o appendere una bandiera …a me interessa’ pensare a quel cambiamento che anche tu vorresti .

    tu , V.B.,dovrai essere una “radis” (una radice) .

    funga’ sot-tera , storte ,grotolue tra boje e verm ch’ai ciucio e ch’a je tnajo ,le radis – neuit e di – lor a travajo
    perche’ le rame a peusso chersse drue (Nino Costa).

    le rame siamo noi tutti (anche quelli maleaccetti) .

    Con sincerita’

    Gian

  2. Petronilla:

    Non siamo ‘amici’ (potrei quasi essere tua madre..) e non mi hai scritto, ma temo per te che diventerò tua elettrice, anche se probabilmente, scusami, non diventerai sindaco di Torino. Penso, tuttavia, che riuscirai a far parte del Consiglio comunale e, se mi passi un eufemismo, dato il tuo modo di porti e contrapporti credo che rappresenterai un bel.. brufolone sulle chiappe per la maggioranza e per l’opposizione!
    Buon lavoro, VuBì!

 
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