Ma anche no, eh
Dunque, ero già piuttosto annoiato dall’aver dovuto subire mezz’ora buona di coda per i controlli di sicurezza a CDG, che sommati agli inevitabili venti minuti a piedi da un terminale all’altro avevano succhiato via quasi tutto il mio tempo di coincidenza; e poi siamo pure partiti con oltre un’ora di ritardo, dopo una serie di annunci contrastanti, pare per aspettare un passeggero il cui volo in ingresso era ritardato (roba da Alitalia).
Però Air France poco dopo ha realizzato veramente un colpo grosso, quando, durante il decollo, ci ha presentato la sua grande innovazione tecnologica sulla flotta di lungo raggio: oltre alla classica telecamera di prora che riprende il cielo e te lo fa vedere, nello schermino a venti centimetri dal naso di ogni passeggero è improvvisamente comparsa l’immagine di una telecamera posta sotto l’aereo, che riprendeva il suolo dalla verticale, man mano che si allontanava.
Come prevedibile, visto che la visione verticale del suolo è proprio quella che scatena vertigini e paure varie, il risultato è stato devastante: per ogni passeggero che guardava divertito ce n’erano almeno tre che cercavano disperatamente di spegnere lo schermo, distoglievano lo sguardo, o si aggrappavano alla poltrona cercando di non vomitare. Geniale!
Infine, per completare il tutto, il filmone trasmesso per i passeggeri era La maledizione della seconda luna (o La maledizione della seconda prima luna, o La seconda maledizione della prima luna, o comunque si declini il sequel di un titolo del genere): praticamente, due ore di vascelli che precipitnaufragano in pezzi nell’Oceano Atlantico. Tranquillizzante!
3 Dicembre 2006, 22:52
La telecamera che inquadra sotto c’era già nel 2003 sugli aerei Emirates che prendevo per andare a Dubai.