L’incredibile ondata
Insomma, che fosse una vigilia di Natale strana s’era capito, che io fossi giù di morale anche, e per peggiorare le cose c’è stata una specie di redde rationem di quelle che capitano regolarmente dopo un po’, sempre con la stessa persona cara.
Tuttavia, la serata ha preso una piega insolita quando il suddetto scambio, invece di finire con la normale lite furibonda seguita da temporaneo troncamento, si è evoluto verso una piena e sincera confessione di cose che non ci si era mai detti, il che, pur non modificando le posizioni in campo, ha permesso di sturare in modo soddisfacente il mio blocco mentale; e poi, proprio al culmine dell’accesa discussione… a casa dell’altra persona è mancata la luce, e si è dovuti proseguire per un paio di messaggini.
Ma questo è nulla, perchè, soppressa in questo modo la discussione, mi sono accinto a prepararmi il cenone di Natale, che doveva consistere in fritto misto (surgelato) e patatine (surgelate). Ho riacceso la friggitrice elettrica dopo un paio d’anni, ho fatto scaldare l’olio, e nel frattempo ho recuperato dal congelatore il fondo del saccone di patatine, che essendo lì da anni era costituito da una manciata di patatine immerse in un blocco di ghiaccio. Ho passato dieci minuti a pulire le patatine dal ghiaccio, una per una, nel modo più diligente possibile; le ho messe nel cestello, e ho immerso il tutto nell’olio bollente.
A questo punto il destino ha deciso di divergere: l’olio vecchio, difatti, ha reagito con l’anomala quantità di ghiaccio rimasta attorno alle patatine, prima con un rumore di doccia e poi, d’improvviso, con una tracimante, incredibile ondata che è uscita dai bordi e dal filtro d’aerazione della friggitrice, trasformandola in una fontanella spettacolare, e spargendo litri di olio bollente per tutta la mia cucina.
Per fortuna, l’olio si è raffreddato subito, ma ho passato un quarto d’ora, ridendo come un pazzo, a rimuovere due centimetri d’olio dal top, da sotto il forno a microonde, dalla macchina del pane, da tutti gli interruttori; prima con uno straccio, e poi con chili e chili di scottex. La friggitrice stessa, di solito pesante e immobile, ora pattinava sul piano della cucina come una campionessa; per non parlare del fumo bianco e acre che ha invaso la casa per l’olio bruciante nei posti sbagliati…
Ho tentato un rabbocco più secondo giro, ma c’è ancora olio per ogni fessura; devo aspettare che raffreddi il tutto per pulire per bene l’interno della friggitrice, la serpentina e così via. Quindi niente fritto; il cenone è consistito delle patatine (però ottime) e di un improvvisato cous cous con mais. Ah, e del tronchetto della felicità di cioccolato e marzapane del Lidl.
Dopo questa prova del fatto di essere vivo, alla soddisfatta mercè delle forze dell’universo, sono ampiamente felice. E di sicuro è una vigilia di Natale che ricorderò fin che campo…