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sabato 27 Gennaio 2007, 15:54

Libertà per gli ultrà

Probabilmente avete sentito parlare – ne avevo accennato anch’io – della storia di Sergio e Iacopo, due giovinotti degli Ultras Granata che, poco prima di Natale, si sono presentati nel negozio sociale in piazza Castello, pieno di clienti, per portarsi via un po’ di felpe e materiale vario, dopo (si dice) qualche ceffone e spintone alle commesse e a Carlo Testa, il gestore del negozio nonchè socio GG e noto conduttore di trasmissioni granata sulle reti locali. I due, ventenni o poco più, erano stati prontamente pescati dalla polizia a casa loro, si dice mentre, indossate le felpe rubate per calarsi nel ruolo, si stavano scatenando a battere i gobbi alla Playstation.

Subito dopo l’accaduto, nonostante l’abbondanza di testimoni oculari, tutti hanno cercato di minimizzare ed abbassare i toni; Carlo è sparito dal forum e si è prodotto in una petizione di clemenza, per quanto un po’ imbarazzata, nella sua trasmissione; gli ultras hanno fatto muro, fornendo una spiegazione secondo cui la consegna di materiale, destinato a regali natalizi, era stata concordata in precedenza con pagamento dilazionato, ma al negozio non lo sapevano per cui hanno fatto resistenza, al che i due giovinotti dalle maniere un po’ spicce hanno semplicemente perso la pazienza: insomma, un “malinteso”.

I due ragazzi sono stati arrestati e portati dritti in galera; nel frattempo, ad ogni partita del Toro la protesta è montata. Ad Ascoli c’era un grande striscione che ribadiva la tesi del malinteso; con l’Inter si è chiesto di entrare in ritardo in curva; a Parma gli striscioni dei gruppi erano montati a rovescio. Per la partita di oggi pomeriggio con l’Udinese, gli ultras hanno diramato un comunicato in cui annunciano lo svuotamento del secondo anello della curva Maratona e chiedono a tutti dieci minuti di sciopero del tifo.

All’epoca dei fatti, io ero stato piuttosto duro sulla cosa, nonostante le velate minacce che ogni tanto saltano fuori sul forum verso chi dissente dall’ala dura del tifo. Resto della stessa idea (e ci mancherebbe), cioè che andare a tirare due ceffoni a un signore di cinquant’anni per portargli via tre magliette è una azione indegna non solo tra persone normali ma anche nelle logiche ultrà, e che se quanto sopra è la verità, questi due ragazzi devono essere puniti come meritano.

Il problema, però, è proprio il merito: perchè non si capisce come mai questi due poveracci, oltre un mese dopo, siano ancora in galera. In Italia, la carcerazione preventiva è prevista dalla legge solo in una serie di situazioni specifiche: quando esista il pericolo di fuga, di ripetizione del reato, o di inquinamento delle prove. Mi pare onestamente molto difficile che si possa ravvisare una di queste tre situazioni nei confronti di questi due ragazzi. Mi pare invece più credibile che qualcuno, in Questura, si stia divertendo a fare il bullo con due giovanotti che a stare settimane in galera con dei criminali veri non hanno nulla da guadagnare.

Finchè stiamo a scherzare tra noi, possiamo anche tirar fuori il qualunquismo del “tutti dentro”. Quando però si passa all’amministrazione della giustizia, si ha il dovere di riconoscere a ogni cittadino i propri diritti, indipendentemente dal gruppo di appartenenza. Qui, invece, si scivola verso uno scenario in cui se sei terrorista, e poi se sei extracomunitario, e poi se sei ultras o sei notav o sei hacker o comunque fai parte di un gruppo non perfettamente allineato alle logiche della massa, lo Stato se la prende con te – mentre un Previti ci guarda sorridente dal suo superattico, e una Franzoni fa i soldi con le apparizioni in TV.

Credo insomma che, lasciando tutto il resto al futuro processo per il reato di cui sono accusati, adesso sia ora che questi due ragazzi tornino a casa. Almeno se vogliamo continuare a pretendere che siano loro gli incivili, e noi i civili.

[tags]toro, torino, ultras, carcere, diritti civili[/tags]

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8 commenti a “Libertà per gli ultrà”

  1. BlindWolf:

    Concordo perfettamente, e segnalo anche quest’altro fatto simile che ha avuto una maggiore visibilità pubblica a causa delle motivazioni politiche: 1 2.

    La morale della favola è sempre la stessa: sì ad un processo e ad una condanna se ritenuta opportuna, no ad un uso intimidatorio della carcerazione preventiva a tempo indeterminato (conosciamo i tempi della nostra cosiddetta “giustizia”…)

  2. Attila:

    Allora come la mettiamo?

    Come ogni volta in Italia deve scapparci il morto perchè succeda qualcosa… che poi sarà sempre la foglia di fico, che tra qualche giorno seccherà senza produrre nessun risultato…

    In Italia i futili motivi sono considerati quasi un’attenuante e non un aggravante…

    In Inghilterra (Paese dove sempre + persona vanno allo stadio e SKY è presente da molto + tempo ed è molto + conveniente rispetto all’Italia alla facciaccia dei CRETINI che affermano che mostrare le partite in diretta toglie spettatori allo Stadio) chi commette un reato che può essere ricondotto al calcio si becca automaticamente il massimo della pena prevista senza la condizionale con controlli e divieti serratissimi che hanno di fatto cancellato la manica di CRETINI che si fanno chiamare Ultrà e riportando gli amanti del calcio e le famiglie con i figli allo stadio….

    Ergo a questi due cretini, personalmente, avrei già fatto un processo per direttissima e qualche anno di galera… per due magliette direte voi… io ribalto il discorso: si può malmenare qualcuno e terrorizzarlo per due magliette?
    E come mai in Inghilterra il Manchester U. vende 1 milione e 500.000 magliette ufficiali l’anno (a prezzi davvero esorbitanti) senza regalare niente a nessuno e le nostre società, che ne venderanno qualche migliaio al massimo, sono costrette a regalarne a questi CRETINI? Risposta: Perchè in Inghilterra nessuno ti romperà mai le scatole perchè indossi la maglia di un’altra squadra… mentre in Italia c’è da aver paura ad indossare una qualsiasi maglietta per paura di incappare in un nugolo di CRETINI (perchè questi, ovviamente, si fanno forti del gruppo…).
    Fino a quando cui saranno leggi ridicole (tipo il decreto PISANU, che è solo blandamente preventivo per le persone oneste che fanno le file e non repressivo per i CRETINI), gruppi organizzati, inferriate tra il campo e gli spalti, posti numerati da far rispettare e striscioni sparsi (ne vedete voi in Inghilterra?) il calcio continuerà a perdere spettatori, e a perdere soldi dagli sponsor etc…
    Salviamo il calcio = mettiamo in galera i CRETINI!

  3. Attila:

    A proposito:

    BUON CAMPIONATO (che oggi non c’è) A TUTTI!

  4. BlindWolf:

    Appunto. Processo per direttissima e punizione secondo legge. E non carcere preventivo e processo “quando avremo tempo e/o voglia”.

    Il grosso difetto del calcio in Italia è che più è becero e più rende. Ed anche se ciò non fosse vero (le tue frasi sull’Inghilterra mi danno un barlume di speranza) è quello che viene creduto, quindi società, mezzi di comunicazione, ecc. puntano sui bassi istinti per promuovere la palla ad esagoni.

  5. matteo:

    SERGIO E JAC LIBERI SUBITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!è VERGOGNOSO GLI ASSASINI RIMANGONO IN LIBERTà MENTRE SERGIO E JAC IN CARCERE SOLO PER IL FATTO DI ESSERE ULTRà!!!!! FORZA TORO UG

  6. Edo:

    giusto ….SERGIO E JAC LIBERI SUBITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!QUESTO DIMOSTRA QUANTO è SCHIFOSA LA SOCIETà…ARRESTATI POICHè ULTRà….PROCESSO VERGOGNOSO COSI CM LA SENTENZA!!!!!!!!!!!!!!!NN MOLLATE !!!!!!!!!!!!!!!!!!FORZA VECCHIO CUORE GRANATA UG!!

  7. Attila:

    Ma scusate…
    non vi sentite un po’ patetici?

  8. BlindWolf:

    “Accendino” Attila colpisce ancora!!! ;-)

 
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