Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Mar 23 - 6:37
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione

Archivio per la categoria 'WeekBowl’s&Music'


domenica 2 Luglio 2006, 21:08

[[Red Hot Chili Peppers – Easily]]

Questo brano dei Red Hot Chili Peppers, che risale al 1999 e al loro disco di maggior successo (Californication), mi torna spesso in mente, a intervalli regolari. La musica non è soltanto bella, ma ha in se qualcosa di eccezionalmente vitale; la strofa, in minore, parla di tormento e movimento, di cose che cambiano e succedono, di una barca in mezzo ai marosi dell’oceano; il ritornello, invece, è un momento di sollievo e di tranquillità, la stessa barca al sole sulle acque piatte di una laguna.

Le parole, come spesso accade nei RHCP, non sono immediatamente comprensibili; trasmettono, più che dire. C’è chi la interpreta come una canzone pacifista, chi come una canzone per un amore che finisce; probabilmente, come da riferimenti allo Zen, è semplicemente una serie di fotogrammi e di estratti di vita che si alternano sul basso robusto e ondeggiante di Flea, finchè alla fine nulla rimane e di tutto ci si libera. Forse è proprio per questo che questo temporale dolce-amaro mi piace tanto.

Easily, let’s get carried away
Easily, let’s get married today
Shao Lin shouted a rose from his throat
Everything must go
A lickin’ stick is thicker when you break it to show
Everything must go

The story of a woman on the morning of a war
Remind me if you will exactly what we’re fighting for
Calling calling for something in the air
Calling calling I know you must be there

Easily, let’s get caught in a wave
Easily, we won’t get caught in a cage
Shao Lin shakin’ for the sake of his soul
Everything must go
Lookin’ mighty tired of all the things that you own
Everything must go

I can’t tell you who to idolize
You think it’s almost over but it’s only on the rise
Calling calling for something in the air
Calling calling I know you must be there
The story of a woman on the morning of a war
Remind me if you will exactly what we’re fighting for
Throw me to the wolves because there’s order in the pack
Throw me to the sky because I know I’m coming back

Shao Lin shakin’ for the sake of his soul
Everything must go
Lookin’ mighty tired of all the things that you own
Everything must go

The story of a woman on the morning of a war
Remind me if you will exactly what we’re fighting for
Calling calling for something in the air
Calling calling I know you must be there
I don’t want to be your little research monkey boy
The creature that I am is only going to destroy
Throw me to the wolves because there’s order in the pack
Throw me to the sky because I know I’m coming back

divider
venerdì 16 Giugno 2006, 20:56

[[The Strokes – You Only Live Once]]

E’ tutto il giorno che, dopo averla sentita sulle solite frequenze di Radio Flash, ho in testa questa canzone degli Strokes. Per chi non li conosce, si tratta dei leader indiscussi del nuovo rock elettrico della East Coast americana, fatto di chitarre elettriche come un temporale, suono a bassa fedeltà, e ritmi iperveloci ed ossessivi, sconfinanti nel punk (sì, ci sono anche i testi, ma quelli, a parte l’essere mediamente dark, non sono il fattore più importante).

I due dischi precedenti avevano almeno un singolo tagliente per uno, di quelli che ti entrano in testa con un riff o una melodia e non ne escono per un po’ (Reptilia è ancora uno dei miei pezzi preferiti). Questo ultimo disco (First Impressions Of Earth) spara tre gran pezzi in apertura uno dietro l’altro; se vi piace il rock elettrico, provatelo. Oppure venite sabato 15 luglio alla Pellerina, dove gli Strokes aggratis saranno il piatto forte del Traffic di quest’anno.

Some people think they’re always right
Others are quiet and uptight
Others they seem so very nice nice nice nice (oh-ho)
Inside they might feel sad and wrong (oh no)

Twenty-nine different attributes
Only seven that you like
Twenty ways to see the world (oh-ho)
Twenty ways to start a fight (oh-ho)

Oh don’t don’t don’t get up
I can’t see the sunshine
I’ll be waiting for you, baby
Cause I’m through
Sit me down
Shut me up
I’ll calm down
And I’ll get along with you

Oh men don’t notice what they got
Women think of that a lot
One thousand ways to please your man (oh-ho)
Not even one requires a plan (I know)

Countless odd religions, too
It doesn’t matter which you choose (oh no)
One stubborn way to turn your back (oh-ho)
This I’ve tried and now refuse (oh-ho)

Oh don’t don’t don’t get up
I can’t see the sunshine
I’ll be waiting for you, baby
Cause I’m through
Sit me down
Shut me up
I’ll calm down
And I’ll get along with you
Alright

Shut me up
Shut me up
And I’ll get along with you

divider
martedì 6 Giugno 2006, 23:29

[[Duran Duran – What Happens Tomorrow]]

Questo brano mi è venuto fuori adesso, nella playlist, quasi per caso. E così ho pensato di dedicarlo a tutte le persone là fuori che in questo momento si sentono confuse e perdute, come è successo a me, in altri momenti, tante volte. Respirate, e lasciatevi andare.

Child, don’t you worry
It’s enough you’re growing up in such a hurry
Brings you down the news they sell you
To put in your mind that all mankind is a failure

But nobody knows what’s gonna happen tomorrow
We try not to show how frightened we are
If you let me I’ll protect you however I can

You’ve got to believe
It’ll be alright in the end
You’ve got to believe
It’ll be alright again

Fighting, because we’re so close
There are times we punish those who we need the most
No, we can’t wait for a saviour
Only got ourselves to blame for this behaviour

And nobody knows what’s gonna happen tomorrow
We try not to show how frightened we are
Would seem lonely, if you were the only star in the night

You’ve got to believe
It’ll be alright in the end
You’ve got to believe
It’ll be alright again

time is a river
a silent icy river
pulls us all
running deep
deep and fast enough to get lost down in the flow
thrashing around me
tiny lives mean everything

And nobody knows what’s gonna happen tomorrow
So don’t let go, now we’ve come this far
Hope I have peace, understand me, you’re never alone

We’ve got to believe
It’ll be alright in the end (nobody knows)
You’ve got to believe
It’ll be alright my friend (so don’t let go)
And yes we believe
It’ll be alright again (no don’t let go)

divider
giovedì 1 Giugno 2006, 00:40

[[Samuele Bersani – Lo scrutatore non votante]]

Stasera ero proprio incerto su quale brano segnalare; se quello positivo o quello malinconico. In realtà aveva vinto quello positivo, però quello malinconico ha avuto la precedenza perché è appena uscito; è il nuovo singolo di Samuele Bersani, che precede il disco in uscita.

Bersani è noto per i suoi ritratti amari della vita moderna; anche se mi riconosco in molti tratti di questo ritratto, spero di non diventare definitivamente così.

Lo scrutatore non votante
è indifferente alla politica
ci tiene assai a dire “oh issa”
ma poi non scende dalla macchina
è come un ateo praticante
seduto in chiesa la domenica
si mette apposta un po’ in disparte
per dissentire dalla predica

Lo scrutatore non votante
è solo un titolo o un’immagine
per cui sarebbe interessante
verificarlo in un’indagine
intervistate quel cantante
che non ascolta mai la musica
oltre alla sua in ogni istante
sentiamo come si giustifica

Lo scrutatore non votante
è come un sasso che non rotola
tiene le mani nelle tasche
e i pugni stretti quando nevica

Prepara un viaggio ma non parte
pulisce casa ma non ospita
conosce i nomi delle piante
che taglia con la sega elettrica
prepara un viaggio ma non parte
pulisce casa ma non ospita
conosce i nomi delle piante
che taglia con la sega elettrica

Lo scrutatore non votante
conserva intatta la sua etica
e dalle droghe si rinfresca
con una bibita analcolica
ha collegato la stampante
ma non spedisce mai una lettera
si è comperato un mangiacarte
per sbarazzarsi della verità

Lo scrutatore non votante
è sempre stato un uomo fragile
poteva essere farfalla
ed è rimasto una crisalide
telefonate al cartomante
che non contatta neanche l’aldiquà
siccome è calvo usa il turbante
e quando è freddo anche la coppola

Lo scrutatore non votante
con un sapone che non scivola
si fa la doccia dieci volte
e ha le formiche sulla tavola

Prepara un viaggio ma non parte
pulisce casa ma non ospita
conosce i nomi delle piante
che taglia con la sega elettrica
prepara un viaggio ma non parte
pulisce casa ma non ospita
lo fa svenire un po’ di sangue
ma poi è per la sedia elettrica

divider
venerdì 19 Maggio 2006, 22:12

[[Robert Post – Got None]]

Giusto per completare il discorso di cui al post precedente, c’è anche questo pezzo che mi fa compagnia, da un po’ di tempo, nelle serate malinconiche e solitarie che non possono non capitare in primavera a una persona disaccoppiata. Probabilmente ne avete già sentito qualche secondo in una pubblicità, ma il brano intero, solo voce e chitarra acustica, merita l’ascolto. Con testo a fronte.

When I was a little boy I used to wonder
Just how old you’d have to be to feel good
Now I’ve seen a thousand girls but I still wonder
Cause they just don’t make sense to me
God knows I’ve tried

I’ve tried to be the unpredictable one
I’ve tried to be the friend that they could rely on
I’ve still got none
I’ve got nothing at all

And so I fall into the open
Just singing out your name
And when I’m done, I’m crashed and maimed
I hope that’s where you’ll find me

You know that if it’s up to me I’ll still be holding
My own hand the day I die
So please release me now

I’ve tried to be the mean mysterious one
I’ve tried to be the sweetest candy you’d suck on
I’ve still got none
I’ve got nothing at all

And so I fall into the open
Just singing out your name
And when I’m done, I’m crashed and maimed
I hope that’s where you’ll find me
And so I fall into the open
Just singing out your name
And when I’m done, I’m crashed and maimed

And it’s a good day for being found
Just crawling in the dirt with my head underground
And it’s a good day for you to come
Collecting all the pieces of the damage done

And after all the bandages are gone
I hope you’ll find a favorite part you can work on
Cause I’ve got none
I’ve got nothing at all

And so I fall into the open
Just singing out your name
And when I’m done, I’m crashed and maimed
I hope that’s where you’ll find me
And so I fall into the open
Just singing out your name
And when I’m done, I’m crashed and maimed
Into the open
Singing out your name
Collecting all the pieces of the damage done

divider
venerdì 19 Maggio 2006, 22:00

Lebbra

E’ uscita recentemente una nuova versione di One degli U2, una canzone bellissima a cui sono molto affezionato. Dopo un inizio convenzionale, irrompe sulla scena Mary J Blige, che con la sua voce incredibile travolge e oscura immediatamente tutto il resto: Bono, The Edge, musica e parole. La trovo una versione emozionante, pur con tutte le difficoltà del confronto con l’originale.

Comunque, vi racconto tutto questo perchè mi sono tornati in mente alcuni dei versi di questa canzone che da sempre mi colpiscono di più:

Have you come here for forgiveness
Have you come to raise the dead
Have you come here to play Jesus
To the lepers in your head

Come tutte le grandi canzoni, anche questa ha dei versi in cui ognuno può leggere ciò che ci sente dentro, e scoprire nuovi significati in fasi diverse della vita. Nel mio caso, mi hanno fatto riflettere sul fatto di come anche io, probabilmente, abbia cercato per troppo tempo non solo di resuscitare una persona morta (morta, per fortuna, solo nel mio mondo interiore, e non in quello esteriore), ma anche di guarirne malattie (malesseri, meglio) che esistono solo nel mio cervello.

E quindi, guardando le cose freddamente, non c’è una ragione sensata per cui continuare a tornare.

divider
martedì 16 Maggio 2006, 20:57

[[Molotov – Gimme tha power]]

Per una settimana, permettetemi, un po’ di musica militante. Questa arriva direttamente dal Messico, un posto che non è più America Latina e non è ancora Stati Uniti, dove lo spanglese è la lingua ufficiale di molti emigranti, demigrati ed emigrandi, e anche di questa canzone dei Molotov, che in Messico fu censurata parecchio, negli ultimi anni del Partito Rivoluzionario Istituzionale (scusate, ho sempre adorato l’idiozia intrinseca in questo nome).

Una lacrimuccia per la citazione finale di El pueblo unido (ah, i tempi in cui si poteva ancora credere alla Rivoluzione), che mi permette anche di segnalare che ho scoperto da pochissimo la versione di tale canzone fatta anni fa dai 99 Posse, gruppo che mi sta da sempre orrendamente sulle scatole, ma che ne ha fatto una cover “postmoderna” assolutamente eccezionale.

La policia te esta extorsionando (dinero!)
pero ellos viven de lo que tu estas pagando
y si te tratan como a un delincuente (ladron!)
no es tu culpa, dale gracias al regente.
Hay que arrancar el problema de raiz,
y cambiar al gobierno de nuestro pais,
a la gente que esta en la burocracia,
a esta gente que le gustan las migajas.
Yo por eso me quejo y me quejo,
porque aqui es donde vivo y yo ya no soy un pendejo
el que no wachas, los puestos del gobierno,
hay personas que se estan enriqueciendo.

Gente que vive en la pobreza,
nadie hace nada porque a nadie le interesa
Es la gente de arriba te detesta
hay mas gente que quiere que caigan sus cabezas.
Si le das mas poder al poder,
mas duro te van a venir a coger
porque fuimos potencia mundial
somos pobres, nos manejan mal

Dame dame dame dame todo el power
para que te demos en la madre
Gimme gimme gimme gimme todo el poder
so I can come around to joder

Dámele, dámele, dámele, dámele todo el poder
Dámele, dámele, dámele, dámele todo el power
Dámele, dámele, dámele, dámele todo el poder
Dámele, dámele, dámele, dámele todo el power
Así es, ¡puto! – ¡Fuck you puto baboso!

Porque no nacimos donde no hay qué comer
No hay por qué preguntarnos cómo le vamos a hacer
Si nos pintan como a unos huevones
No lo somos, ¡viva México, cabrones!

¡Que se sienta el power mexicano!
¡Que se sienta!, todos juntos como hermanos
Porque somos más, jalamos más parejo
Porque está siguiendo a una bola de pendejos
Que nos llevan por donde les conviene
Y es nuestro sudor lo que los mantiene
Los mantiene comiendo pan caliente
Ese pan es el pan de nuestra gente

Dame dame dame dame todo el power
para que te demos en la madre
Gimme gimme gimme gimme todo el poder
so I can come around to joder

Dame dame dame dame el poder
Dame dame dame dame todo el power
El pueblo unido, jamas será vencido
El Tito y el Huidos, jamas serán vencidos
Dame dame dame dame el poder
Dame dame dame dame todo el power

divider
martedì 9 Maggio 2006, 10:29

[[Perturbazione – Animalia]]

Ho sentito oggi alla radio il nuovo singolo dei Perturbazione, estratto dal disco dell’anno scorso, e me ne sono subito innamorato.

I Perturbazione sono una band di Rivoli con cui ho un legame particolare, visto che il cantante – che pure non vedo da una decina d’anni – è il figlio di una delle migliori amiche di mia mamma, con cui da ragazzi siamo andati alcune volte insieme in Inghilterra d’estate. Li conosco quindi sin dai tempi del liceo Darwin, e bisogna dire che ne hanno fatta di strada, visto che ora sono una delle band più quotate del panorama indipendente non solo torinese ma nazionale.

La loro caratteristica che più mi piace, e che trovo piuttosto unica, è la capacità di sognare in modo lieve e poetico, senza la pesantezza (talvolta pura depressione) che contraddistingue il classico cantautorato italiano, ma senza perdere in profondità e in suggestione. Il senso della vite e Se Mi Scrivi sono due pezzi assolutamente eccezionali, che dopo un po’ non ti escono più dalla testa. Questo nuovo singolo potrebbe fare altrettanto.

se ciò che ci distingue dalle bestie
è un bagno doccia e un po’ di burro in culo
non mi dispiace affatto assomigliare
ad un cinghiale

se ciò che ci divide dalle bestie
è una parola per ferire gli altri
non mi dispiace affatto d’esser muto
come un pesce

se ciò che ci distingue dalle bestie
è solo una corsia preferenziale
non mi dispiace affatto zig-zagare
come un cane

ho mille strade da percorrere
non una sola via di fuga
ho mille rotte tra cui scegliere
ma non ho ali per volare via
ho mille secoli alle spalle
ma non ho un’ora per voltarmi
non un minuto per sentire
che sei qui vicino a me

se ciò che ci distingue dalle bestie
è un bagno doccia e un po’ di burro in culo
non mi dispiace affatto assomigliare
ad un cinghiale

ho mille strade da percorrere
non una sola via di fuga
ho mille luci da far splendere
eppure vago nell’oscurità
ho mille secoli alle spalle
ma non un’ora per voltarmi
non un minuto per sentire
che sei qui vicino a me

divider
mercoledì 3 Maggio 2006, 23:01

[[Mario Venuti – Un altro posto nel mondo]]

Stasera è una bella serata, per molti motivi e nessuno in particolare. Tornando a casa stanco e contento dopo l’attività fisica, Radiodue mi ha sparato senza preavviso questa canzone, e mi è piaciuta; non tanto per l’inizio (per il quale non resta altro che aspettare fiduciosi), ma per il modo in cui trasmette il senso delle infinite e sorprendenti possibilità con cui le nostre vite si intrecciano, si scontrano e si reincontrano – ma anche di come siano molte anche le possibilità che ci sfuggono, per paura, per pigrizia, per sfortuna o semplicemente per caso.

Però su una cosa non concordo: possiamo cogliere tutte le possibilità che il caso ci porge, se solo non abbiamo paura di provare, vedere che succede, e prendere e dare quel che c’è.

(Oh, lo so che è una canzone di Sanremo, ma io sulla musica non sono snob…)

lo stupore che mi colse
quando lei mi disse “sono innamorata di te”

dura troppo poco la vanità di sentirsi amati
un po’ di gratitudine poi voglia di fuggire via

non riesco a immaginare qualcuno, qualcosa che inizi
ho più dimestichezza con la fine
e non c’è niente che mi riporta indietro

ci sarà un altro posto nel mondo
una strada che riparte da qui
ci sarà un altro istante nel tempo
per vivere tutte le vite possibili che volevo io

un’auto in lontananza sfocata dal sole
viene verso di me
il caso ci porge infinite possibilità
che non possiamo cogliere e si perdono
non serve a niente ormai guardarsi indietro

ci sarà un altro posto nel mondo
una strada che riparte da qui
ci sarà un altro istante nel tempo
per vivere tutte le vite possibili

divider
martedì 25 Aprile 2006, 14:00

[[David Gilmour – On An Island]]

Lo so che i dischi dei vecchi divi non aggiungono nulla di nuovo; probabilmente si può dire lo stesso di questo nuovo disco di David Gilmour. Eppure, si tratta di una replica così perfetta del sound “Pink Floyd anni ’80” (con Crosby & Nash ai cori!) che fa davvero piacere sentirla, specie in un primo pomeriggio di un giorno di festa, rilassati e sbattuti sul divano a pensare.

Remember that night
White steps in the moonlight
They walked here too
Through empty playground, this ghosts’ town
Children again, on rusting swings getting higher
Sharing a dream, on an island, it felt right

We lay side by side
‘tween the moon and the tide
Mapping the stars for awhile

Let the night surround you
We’re halfway to the stars
Ebb and flow
Let it go
Feel her warmth beside you

Remember that night
The warmth and the laughter
Candles burned
Though the church was deserted
At dawn we went down through empty streets to the harbour
Dreamers may leave, but they’re here ever after

Let the night surround you
We’re halfway to the stars
Ebb and Flow
Let it go
Feel her warmth beside you

divider
 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike