Ratzinger e lo stile
Come sapete, io non ho certo lesinato critiche a Papa Ratzinger, anzi. Eppure, credo che le ondate di sdegno islamico seguite al suo strampalato discorso di Ratisbona, così come le parodie di Crozza, gli abbiano fatto bene. Del resto, al di là dei dogmi teoretici della Chiesa Cattolica, in tutti i lavori c’è bisogno di un periodo di rodaggio per capire bene come funzionano; e a maggior ragione in quello di Papa.
Mi sembra quindi giusto per una volta esprimere la mia soddisfazione per la sua idea di dire una preghiera dentro la meravigliosa Moschea Blu, come a suggerire, in un audacissimo strappo anche con se stesso, che il Dio delle religioni monoteistiche è uno solo, comunque lo si chiami e in qualsiasi luogo e forma lo si preghi. Un po’ come un sito Web che cambia automaticamente aspetto sostituendogli il foglio di stile, anche se il codice HTML e la logica di funzionamento rimangono sempre gli stessi.
Se poi, già che c’è, Ratzi aprisse il foglio di stile “chiesacattolica.css” e attenuasse un po’ certi colori forti su temi come l’aborto e l’omosessualità , saremmo anche più contenti. Per ora, però, diamogli il riconoscimento che si merita.