Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Gio 26 - 12:45
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
martedì 12 Dicembre 2006, 23:14

ICT a Torino

Stamattina sono andato a parlare a questo convegno, non come guru della rete (ammesso che io lo possa essere…) ma come responsabile di uno dei progetti. La prima metà della mattinata è stata durissima, essendo andato a dormire tardi; dopo il coffee break però mi sono ripreso, e anche il mio intervento è andato bene.

Ho ascoltato con piacere la presentazione del direttore del CSP, Claudio Inguaggiato, non solo per l’insistenza sui modelli di condivisione libera del software prodotto dalle piccole aziende ICT torinesi, ma per la nota sull’importanza di costruire reti non solo di condivisione ma anche di competizione: in un ambiente dove girano proposte di legge che prevedono di dare soldi pubblici alle università e alle associazioni no profit per scrivere software, non fa mai male ricordare che è almeno da quindici anni che le industrie di servizi nazionalizzate sono (per fortuna) un ricordo del passato.

E’ stato più preoccupante, invece, vedere la slide con le povere aziende in mezzo e una pletora infinita di organismi pubblici e parapubblici che in teoria dovrebbero aiutarle a crescere, ma di cui in pratica, a naso, la gran parte si limita ad autoperpetuarsi (considerato anche che i pagamenti dei finanziamenti per i nostri progetti sono in ritardo di un anno, a differenza di quelli dei dirigenti dei vari enti…). Così come è stato preoccupante sentire aziende di ICT selezionate tra le eccellenze cittadine dichiarare che il progetto è stato bello perchè ha permesso loro di scoprire questo coso di cui avevano sentito parlare ma che non avevano mai usato, “Linux”. E per finire, per l’intero corso del convegno (nonostante avessi già fatto notare la cosa in passato) si è usato il termine “open source” per indicare il software libero, con allegra incoscienza della differenza.

Ad ogni modo, è stata una esperienza piacevole, e vorrei che a Torino si facessero più progetti così; magari meno focalizzati sullo sviluppo di tecnologia – che ormai si reperisce facilmente in rete – e più sullo sviluppo di reti di aziende, e di canali commerciali collettivi per tutti quei servizi informatici che Torino produce, ma che non è attrezzata per vendere in modo sistematico e di massa.

divider

Comments are closed.

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike