Piccoli incidenti
Si sa: qualche piccolo incidente può succedere anche nelle migliori famiglie. Dev’essere per questo che, nella notte di un paio di giorni fa, digitando www.google.de si veniva rediretti alla pagina di parcheggio di un rivenditore di domini tedesco, Goneo. Naturalmente, alle sette e mezza del mattino dopo era tutto tornato a posto; vale però la pena di approfondire la faccenda.
Stando ai resoconti, è successo che un cliente qualsiasi di Goneo, residente nella amena cittadina di Wiesbaden, abbia provato “per scherzo” a richiedere il trasferimento di google.de a suo nome. Anzi, dice lui, stava solo facendo vedere alla sua ragazza quant’è facile provare a trasferire domini non propri, ma naturalmente non ha mai premuto “Invio”, figuriamoci!
Ora, direte voi, i tedeschi avranno sicuramente una procedura per valutare l’attendibilità delle richieste di trasferimento. Certamente; peccato che questa procedura preveda il silenzio-assenso. In altre parole, Goneo ha mandato in automatico la richiesta a Denic, il gestore dei domini .de, che a sua volta ha spedito automaticamente una mail a MarkMonitor, il rivenditore di domini usato da Google (si tratta di una azienda che vanta di essere specializzata nel proteggere i marchi registrandone i domini in tutto il mondo, pensate un po’). A MarkMonitor non l’hanno letta, e così, dopo cinque giorni, Denic ha proceduto al trasferimento.
Ma non è finita qui: pare che verso l’alba, tirata giù dal letto metà dei dirigenti di Denic nonchè il ragazzo di Wiesbaden, tutti abbiano concluso che, al diavolo regole e procedure, questo dominio s’aveva da rimettere subito a posto; e così, hanno pescato il povero sysadmin che era in reperibilità , e gli hanno detto di pacioccare a mano con il database e i sistemi per annullare il trasferimento. Ecco, lì deve essere successo qualche altro piccolo incidente, perchè il malcapitato sysadmin deve aver premuto il pulsante rosso – quello con su scritto “NON PREMETE MAI QUESTO PULSANTE ROSSO” – e puff!, il dominio è stato accidentalmente cancellato.
E quindi, come ormai accade in tutti i domini di primo livello decenti, il dominio è stato riregistrato dopo pochi secondi da un’altra compagnia, denominata FreshDomains, specializzata nel riregistrare immediatamente in automatico tutti i domini lasciati scadere, in modo da metterci su pubblicità e beneficiare del traffico di link residui che potrebbero continuare a mandar gente su quel sito.
Qui, di fronte a potenziali danni per qualche miliardo di lire e a una incombente figuraccia globale, i tedeschi devono aver deciso tutti insieme che era un po’ troppo, perchè nel giro di mezz’ora, nessuno sa come, il dominio è effettivamente tornato in mano a Google.
E dopo? Dopo, restano solo gli scaricabarile, i comunicati stampa e le promesse di nuove regole. Nel frattempo, però, i crucchi ci hanno fatto un po’ divertire!
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