Tortillas
Il Messico è sul piede di guerra; migliaia di persone hanno marciato l’altra sera per le strade di Città del Messico, urlando slogan contro il governo e la globalizzazione. Già , ma qual è stata la causa? La guerra in Iraq? Il prezzo del petrolio? La repressione dei diritti umani?
Niente di tutto questo, perchè il motivo della prima grande crisi politica della presidenza Calderon è un altro: il rincaro del prezzo delle tortillas, che in pochi mesi è più che raddoppiato, c’è chi dice triplicato.
Se vi sembra strano, ancora più strano è il motivo: un vero fenomeno di globalizzazione dove un battito di ali in Cina genera un uragano in Africa. Difatti, il Messico è un grande consumatore di tortillas e di mais in genere, tanto che, pur producendone molto, ne deve importare quasi la metà del proprio fabbisogno, in buona misura dagli Stati Uniti. Purtroppo, il prezzo del mais sui mercati internazionali è in crescita verticale, e quindi, di conseguenza, lo è il prezzo dei cereali in Messico, e presumibilmente lo sarà presto in altri grandi paesi del secondo e terzo mondo che devono importare cereali per dar da mangiare ai propri cittadini, come l’Indonesia o la Nigeria.
Ma ancora più sorprendente è il motivo per cui il prezzo dei cereali è in aumento: lo è perchè i paesi sviluppati hanno cominciato la svolta ecologista sul mercato dei carburanti. In altre parole, alla ricerca di una alternativa al petrolio, i paesi sviluppati hanno cominciato ad incentivare la produzione e l’uso di biocarburante, ovvero di carburante derivante da vegetali come il mais o le barbabietole. Di conseguenza, anche grazie agli incentivi promossi dalle anime belle dell’ambientalismo nostrano, è diventato più conveniente usare il mais per alimentare lo stile di vita iperconsumistico del mondo sviluppato, invece che per sfamare i poveri del terzo mondo.
Fin qui, il racconto serio – qui, se volete, trovate anche un minimo di approfondimento. Mi sembrava una storia interessante da segnalare, perchè mostra come il sistema globalizzato e interconnesso sia molto difficile da governare, persino nel modo blando che ci è concesso dalla debolezza delle attuali istituzioni internazionali; è difficile anche solo capire quali saranno le conseguenze delle scelte politiche in certe parti del mondo, figuriamoci discuterle a livello globale.
Se volete, invece, ci si può divertire a buttarla sul faceto: già , perchè, manco a farlo apposta, questa settimana Lidl lancia la grande offerta di prodotti messicani: gli spot televisivi propagandano tortillas e fagioli a prezzo di lancio. Possiamo quindi divertirci ad immaginare scenari alternativi: ad esempio, non potremmo trasportare i messicani presso il Lidl più vicino? Oppure, non sarà che tutto questo è un complotto dei tedeschi contro il Messico? Magari per vendicarsi di quella finale dei mondiali di calcio perduta allo stadio Azteca nel 1986? E’ proprio vero che le vie del commercio mondiale sono infinite…