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Archivio per il giorno 31 Marzo 2007


sabato 31 Marzo 2007, 13:41

Grazie Windows

Stamattina, caso infrequente ma possibile, invece di usare il portatile mi sono messo a lavorare con il vecchio PC fisso con Windows XP. Ho scritto mail per un paio d’ore, tenendo d’occhio l’orologio, visto che alle 13 dovevo essere da mia madre per pranzo. Controllo anche l’orologio da polso, e scopro con orrore che deve essere finita la pila: è più di un’ora indietro!

Arrivata l’ora del pranzo, vado dalla mamma, arrivo… nessuno risponde al campanello. Mi preoccupo, prendo le chiavi, entro in casa… nessuno. Mi chiedo cosa stia succedendo, finchè non guardo un orologio e scopro che sono solo le 12 e mia mamma è ancora al mercato.

Grazie, Windows, per aver ciccato l’aggiornamento dell’ora legale! E’ vero che, essendo via, non avevo più acceso il PC fisso da quando è scattata l’ora legale, ma non mi pare una buona ragione.

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sabato 31 Marzo 2007, 08:12

Paura

Volo Lisbona-Madrid; atterriamo all’aeroporto di Barajas. Mentre la folla si accalca per uscire, un signore prende una borsa dalla cappelliera, la posa sul sedile, poi prende la sua, che era bloccata dietro, e se ne va.

Esco, e quando arriviamo alla porta il signore davanti a me si ferma, e, con un distinguibile accento italiano, spiega agitatissimo alla hostess che qualcuno ha lasciato una borsa sul sedile e poi se ne è andato, e che quindi bisogna controllare perchè potrebbe essere un attentato.

Ovviamente, dieci persone dopo arriva la borsa con il suo legittimo proprietario, che era semplicemente più indietro nella fila. Comunque, se voi voleste davvero fare un attentato, dopo essere riusciti a far passare una borsa con una bomba attraverso i vari controlli, invece di farla esplodere in volo la terreste lì fino all’atterraggio, per poi usarla contro gli ultimi venti passeggeri?

E’ deprimente come molta gente, quando si parli di sicurezza, dimostri di aver ceduto supinamente al lavaggio del cervello che ci è stato propinato negli ultimi cinque anni.

E’ altrettanto indicativo che la morte, che è un evento naturale tendenzialmente imprevedibile che prima o poi tocca a tutti, faccia così paura: viviamo in una società talmente attaccata alle cose materiali che la realtà fisica ci sembra imprescindibile.

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