Ancora informazione all’italiana
Oggi ho sentito la pubblicità della nuova puntata di Informaconsumatori, la trasmissione radiofonica di Radio Flash pagata dalla Regione Piemonte (cioè dalle mie tasse) che dovrebbe “informare” il popolo sulle nuove iniziative del governo, che naturalmente risultano sempre meravigliose (ne avevo già parlato). In questo spot, si sentono i soliti finti cittadini che dicono cose come “costava mille euro ma senza ricevuta ottocento, è uno scandalo!” o altre affermazioni qualunquiste su chiunque non faccia l’operaio (che, si sa, è l’unico mestiere che i leader della sinistra italiana trovano eticamente corretto, a patto ovviamente che lo facciano gli altri).
Dopodichè, una voce spiega il tema della trasmissione di questa settimana: “Con le liberalizzazioni del governo, i professionisti saranno obbligati a rilasciare ricevute e fatture. Cosa succederà davvero?”
La domanda è un capolavoro di propaganda in stile Ceausescu: difatti, una “liberalizzazione” (cioè qualcosa che dovrebbe rimuovere dei vincoli preesistenti) è l’esatto opposto di obbligare qualcuno a fare qualcosa, a meno che non si interpreti la libertà (come purtroppo è abitudine della parte deteriore della sinistra italiana) come “libertà di obbligare qualcun altro a fare quello che dico io”. In più, quella che in teoria è la questione interrogativa di cui il programma dovrebbe occuparsi è chiaramente priva di contenuto: chiedersi “cosa succederà davvero?” è un po’ come chiedersi “domani piove?” o “il Toro vincerà domenica?”. Sarebbe più utile chiedersi se i provvedimenti del governo in materia siano equi ed efficaci o siano soltanto di facciata, ma naturalmente non è questo il punto della trasmissione…
7 Marzo 2007, 12:41
Non so se i cittadini di Radio Flash sono finti, so che anche il sottoscritto trova uno scandalo il fatto che qualcuno proponga a qualcun’altro uno sconto in cambio dell’accettazione di un furto nei confronti dei contribuenti. Personalmente trovo che la sottrazione illecita di denaro sia un furto indipendentemente dal fatto che ciò avvenga sfilando a qualcuno il portafoglio dalla tasca del cappotto nella ressa del tram oppure non dichiarando i propri profitti all’erario. La differenza è solo che quel furto è distribuito tra milioni di contribuenti e quindi non vedo negli occhi quello che sto derubando ma l’atto rimane tale. Se qualcuno mi proponesse di distrarre un passeggero del tram mentre lui lo borseggia in cambio di una percentuale del contenuto del portafoglio lo troverei uno scandalo, quindi trovo uno scandalo anche questo.
Il bello è che queste mie considerazioni, che a me paiono perfettamente razionali ma che molti in Italia considererebbero folli, in altri paesi sarebbero considerate dai più ovvie. Cosa dovremmo concludere allora? Che gli abitanti di quei paesi sono tutti di sinistra? Forse no, forse l’evasione fiscale è semplicemente un atto di inciviltà che rispecchia la nostra congenita idiosincrasia alla responsabilità civile e che purtroppo alcuni politici italiani, senza troppi scrupoli e cultura, pensano bene di cavalcare. Ecco che allora la civiltà diventa molto tristemente una questione di schieramento politico. L’Italia sarà un paese migliore quando decideremo che l’evasore non è né di destra, né di sinistra, è solo un ladro…
Ciao
7 Marzo 2007, 12:53
1.: Informaconsumatori non conosce l’italiano, visto che avrebbe dovuto dire “Con le nuove norme del decreto Bersani” e non “con le liberalizzazioni del governo”, su questo non ci piove.
D’altra parte vb ha usato un trucco retorico (parlare della forma e non della sostanza) e non ha parlato appunto della sostanza. Direi che sono uno pari.
2.: premesso che questi “microfoni aperti” a mio parere servono solo a fare felici un po’ di persone che possono qualunqueggiare in diretta, la domanda era assolutamente ben posta, partendo dall’assunto di cui sopra. Di per sé, è equivalente a “cosa pensate che succederà ?” Certo che è una domanda retorica, ma come ho scritto è proprio questo il punto delle trasmissioni come questa.
7 Marzo 2007, 13:06
L’evasore “sarebbe” un ladro ove la tassazione sia giusta e giustificata… ma quando le spese statali sono fuori da ogni logica, non vi è alcuna intenzione di razionalizzarle, i dipendenti statali fanno un po’ quel (censura) che gli pare, i contratti ai boiardi di stato vengono stipulati senza mettere nessun cap…
Non siamo in un Paese normale… siamo in Italia… dove si vogliono assumere i precari statali a tempo indeterminato con i fondi delle persone che “non possono avere eredi”…
Le tasse ci sono, ma non i servizi… e non raccontate la palla degli sprechi del passato… adesso si sono solo aumentate un po’ le tasse e… siamo di nuovo nei parametri (tappo di champagne che vola, pacche sulle spalle)! Ma non è cambiato niente a livello di quantità e qualità della spesa pubblica (perchè esiste anche la qualità della spesa pubblica, cosa che i nostri politici sembrano ignorare)…
Intanto io mi ritrovo ad avere molte + trattenute sulla busta paga (purtroppo sono un dipendente) e sono uno di quelli che, se potesse (sic!), evaderebbe ogni centesimo… e non è l’evasione la causa dei tracolli finanziari italici (anche se molti esponenti del partito dei proletari con licenza di sparare la prima cosa che gli passa dal cervelletto ne sono FERMAMENTE CONVINTI…)
A proposito… anche senza quell’inutile teatrino dell’eliminare lo scalone e balle varie… LA PENSIONE la percepiranno solo i BABY PENSIONATI degli anni ’80 e ’90 tanto cari a tutte le masnade politiche e ai sindacati… noi… beh no, ci mancherebbe noi pagheremo solo + contributi e basta…
7 Marzo 2007, 13:42
In realtà il fatto di ritenere eccessivo lo stipendio di Del Piero non mi rende meno ladro nel momento in cui gli rubo la macchina o gli svaligio la casa.
Il fatto che i miei soldi siano male utilizzati dallo Stato non mi autorizza ad evadere il Fisco anche perché quello che lo Stato fa poi è recuperare le mancate entrate chiedendo più tasse a chi già le paga. Ovvero, di fatto, chi evade il Fisco sfila di tasca soldi a me che le pago e che quindi mi permetto di considerare questo atto per quello che è in quest’ottica: ovvero un furto per il quale l’inefficienza dello Stato non può, a mio avviso, costituire un alibi.
Ciao
7 Marzo 2007, 14:06
Io non stavo mica dicendo che sia giusto evadere… stavo facendo notare come, invece di discutere del problema, si preferisca fare propaganda talmente spudorata da essere chiaramente in cattiva fede; e, di solito, chi è interessato alla propaganda è poco interessato al fatto che le misure di cui si parla siano davvero efficaci.
7 Marzo 2007, 17:23
Ed io non ho detto che lo stavi dicendo. Difendevo l’opinione, finta o vera che sia, di chi definisca l’evasione uno scandalo.
A proposito invece della denuncia della difficoltà diffusa di fare informazione senza sconfinare nella propaganda hai in me un terreno di conquista. Credo che uno dei principali problemi che la stampa ha sia differenziare l’informazione dalla propaganda così come la notiza dall’opinione. L’uso giornalistico frequente di affiancare al racconto di un evento espressioni come “Questo non è che la dimostrazione…”, “Si tratta di un tentativo di…”, “E’ l’ennesima prova che…” oppure il connotare sempre una dichiarazione come un “attacco”, una “difesa d’ufficio”, una “sparata” eccetera sono il segno della difficoltà di raccontare senza commentare. Questo, almeno in me, genera l’impressione che ci sia una cronica carenza di persone che riescono a farsi un’idea davvero propria di quello che succede, senza dover necessariamente aderire all’opinione precotta della fonte d’informazione a cui si fa abitudinale riferimento.
Ciao
8 Marzo 2007, 18:42
Dal contesto credo che la domanda “Cosa succederà davvero?” vada interpretata nel senso di “Quali prevediamo siano le conseguenze pratiche dei nostri atti?”
Non sarà forse un’informazione molto imparziale, ma suppongo che non delirino al punto di credersi profeti e fare vaticini.
Anche “Domani piove?” non è una domanda così scema: i modelli metereologici per rispondere sono una roba dimolto complicata.
Ciao