Stanchezza
Ma sono solo io, o è una sensazione generalizzata, quella che questi siano giorni di grande stanchezza? Credo che sia stato l’impatto col caldo; d’improvviso, tornando da Dublino, mi son ritrovato quindici gradi in più e cinque giorni di questioni arretrate da affrontare. Oggi ho fatto fatica ad alzarmi dal letto… per domani l’agenda prevede tre conference call in inglese, rispettivamente alle 5:00, alle 18:00 e alle 21:00; un incontro da un cliente alle 10:30, in cui in teoria dovrei essere sufficientemente sveglio da parlare di soldi; una serie di incombenze pratiche da smazzare; una lista di favori chiesti da una lista di persone; e una pila di codice da scrivere per concludere il mio unico lavoro pagato. Considerato che da domenica prossima al 15 maggio sarò a Torino per cinque giorni su diciassette, comincio ad essere un po’ angosciato.
Per quanto riguarda in particolare i favori, esistono una serie di conclusioni a cui sono giunto:
- Esiste una intera categoria di persone per cui il miglior modo di fare il proprio lavoro è cercare velocemente qualcuno a cui scaricarlo;
- In questo caso, il motivo per cui lo devi fare tu e non loro è “perchè è urgente” (non c’è consecutio, ma è così);
- Meno la persona ha diritto di chiederti un favore, e più lo chiede con arroganza;
- Alcune delle persone più arroganti utilizzano la tecnica avanzata di cercare di colpevolizzarti per non aver pensato da solo che loro potessero aver bisogno di quel favore, e anzi, non aver già provveduto a farlo senza che te lo dovessero chiedere;
- Le stesse persone utilizzano la tecnica avanzata per cui, se gli fai il favore in fretta per toglierteli di torno, te ne chiedono subito un altro;
- Se il favore occupa una significativa quantità di tempo ed è in realtà parte della tua normale attività professionale, guai anche solo ad accennare en passant al fatto che, di solito, in questa cosa ci sarebbe di mezzo una compensazione in denaro; passerai per venale, scortese e maleducato, nonchè irrispettoso del prestigio del tuo corrispondente.
Ah, dimenticavo: non si capisce bene perchè debbano esistere in Italia decine e decine di università ognuna con un tesista, dottorando o ricercatore affascinato dalla tua materia, e che ha assolutamente bisogno di chiederti di rispondere ad alcune brevi domande; domande che, nei casi peggiori, iniziano con “Come si può definire Internet?”. Ma non potremmo avere una sola università con un solo tesista?