Uncorrect
Credevate di cavarvela con Celentano? No, perchè se vi siete fatti due risate o avete scosso la testa per l’Adrianone nazionale, ora vi toccherà sbigottire: il Corriere riportava difatti anche la pubblicità del nuovo libro di uno dei nuovi leader della nuova sinistra italiana, tutto centrato sulle nuove e meravigliose sorti del Partito Democratico.
Il libro, edito dall’intellettuale Feltrinelli e che certamente sarà accolto da sperticate lodi ed infiniti applausi su tutta la stampa del regime centrosinistrodestro d’Italia, è di Luciano Violante e si intitola Uncorrect. Che, nelle intenzioni dell’autore, vorrebbe dire che lui si erge a paladino dei deboli, rifiutandosi di rimanere vincolato al “politicamente corretto”.
Bene, allora, parliamo di correttezza: ma cosa vuol dire in inglese “uncorrect”? Guardiamo sul Merriam-Webster: ecco, qui… ehi, ma non esiste! Sul Cambridge? Nemmeno… Su Encarta? Nulla di nulla… Già , perchè in inglese, come sa chiunque parli vagamente la lingua, “scorretto” si dice “incorrect”, con la i. Del resto, la prova Google riporta circa 76.700.000 risultati per incorrect, e 123.000 per uncorrect… quasi tutti su siti in italiano.
Il resto del rant, sull’approssimazione e la presunzione dei politici italiani, sulla loro inadeguatezza all’era globale, e su come nemmeno in una delle maggiori case editrici “serie” del Paese ci sia qualcuno che si accorga di – o più probabilmente, abbia il coraggio di far notare – un marchiano errore di ortografia nella più usata lingua straniera, potete scrivervelo da soli; che io mi sono anche rotto le scatole.
23 Aprile 2007, 12:23
Probabilmente c’e’ un sottile gioco di parole su “uncorrect” nel senso che persino il titolo e’ “sdagliato”
ciao
FF
23 Aprile 2007, 13:16
No, conosco gli editori e i giochi di parole poco li sfiorano se sono beceri. Se poi sono sottili, non c’è la minima speranza. Anche se sono blasonati, laici, democratici e antifascisti. Take my word.
23 Aprile 2007, 17:07
Ho trovato…
Ho trovato normale ridere di un personaggio pubblico (politico, cantante, ecc.) per uno svarione, vero o presunto, nell’utilizzo della lingua.
Ho trovato pesante proporre regolarmente una valutazione tout-court delle persone stesse, delle loro idee, della loro adeguatezza al ruolo pubblico ricoperto, fatta basandosi su questi aspetti, tutto sommato marginali, del loro agire.
Combattere le ragioni denigrandone il portatore può servire nel contesto di una discussione, quando ci si ritrova a corto di argomenti (non per nulla è considerato un artificio dialettico); farlo senza un motivo apparente induce a pensare semplicemente all’invidia nei confronti delle persone denigrate…
23 Aprile 2007, 18:40
Qui non stiamo parlando di ragioni o di persone, ma di errori ortografico/lessicali da terza media. Il contenuto del libro potrebbe essere eccellente – non lo so, non l’ho letto – ma l’ignoranza (in senso tecnico) dimostrata con la scelta del titolo non si può negare. Il fatto che una classe dirigente ai massimi livelli nazionali, nel 2007, non sappia tre parole in croce d’inglese è un drammatico indice del suo provincialismo e della sua incapacità di rapportarsi in modo competente alla globalizzazione economica e culturale; è un problema tutt’altro che marginale…
23 Aprile 2007, 18:49
Ho Trovato ridicolo che certuni che si considerano maitre a pensier (Celentano) e che GUARDINO ALL’EUROPA un giorno sì e l’altro anche, non abbiano la più pallida idea di come funzioni la lingua italiana (Celentano) e scrivano castronerie (Violante) in lingue di cui non hanno la benchè minima cognizione (non parliamo di conoscienza, perchè anche il senso del ridicolo ha un limite) e le pubblichino con tanto di pubblicità …
Io ho trovato solo questo però… sarò meno bravo dell’imponente pianta… oppure meno intelligente…
(i vestiti nuovi dell’imperatore…)
23 Aprile 2007, 18:51
Ups… ho sbagliato “GUARDANO” e non “GUARDINO”…
sono sulla buona strada per diventare una pietra miliare del sistema Italia anche io…
26 Aprile 2007, 09:49
non capisco il problema. Il titolo di un libro può essere di tutto, e probabilmente (come titolo di libro italiano) Uncorrect suona meglio di Incorrect.
26 Aprile 2007, 13:36
Ma secondo te Violante e il suo ghost writer si sono detti “sarebbe giusto Incorrect, ma chiamiamolo Uncorrect perchè in italiano suona meglio”?
26 Aprile 2007, 15:39
Mi aspetto che la statura di un politico, portatore di idee e di una visione del mondo proprie, si misuri dalla sua capacità di esprimerle e di generare consenso attorno ad esse e quindi, grossolanamente, contando i voti elettorali che raccoglie.
Analogamente, per un cantante si dovrebbe magari parlare della sua capacità di generare e trasmettere emozioni ad un pubblico, capacità che si potrebbe forse valutare dal numero di brani venduti (o scaricati).
Nell’uno e nell’altro caso dubito che i voti scolastici in lingua e letteratura siano un’unità di misura significativa.
Altro è ovviamente non concordare con le idee del politico, o non apprezzare il cantante od il suo genere musicale, ed esprimere il proprio dissenso in maniera anche aspra, irridente, corrosiva, però entrando nel merito.
Trovare motivi di irrisione per chi ha potere, fama ed onori non è di per sé esercizio inutile. Farlo senza evidenti ragioni trasforma una potenziale “pasquinata” in una semplice calunnia o nel classico “piove, governo ladro”, destinati al più ad ottenere il sogghigno complice da chi desidererebbe – ma non ha – gli stessi potere, fama ed onori.
Anche le chiacchiere al bar (virtuale) possono avere una loro dignità …
26 Aprile 2007, 17:20
La cosa ridicola è che secondo tutti i “grandi” politici e maitre a pensier in Italia manca “scolarità ”…e poi fai la figura (pubblicizzata) del babbeo…
Se poi qualcuno è nello staff di qualche onorevole…
Come diceva Belzebù: A pensar male si fa peccato, ma di solito ci si prende…
Come penitenza dirò 4 Aver Maria e 2 Padre Nostro…
26 Aprile 2007, 18:04
Ora, anche se nel mio piccolo dissento che “uncorrect” in American English sia sprovvisto di significato (infatti il vocabolario online http://www.dictionary.reference.com attribuisce a codesta parola un significato settoriale nautico, provare per credere: http://dictionary.reference.com/browse/uncorrect) trovo opportuno che a membri della classe dirigente di codesta Nazione venga richiesto un minimo di cura nella presentazione di se stessi, delle proprie opinioni (e quindi anche delle proprie fatiche letterarie) e dei propri programmi politici. Il punto è che non ci stanno idee nè voglia di innovare, ed invece di dedicarsi con passione e dedizione ai mille problemi che soffocano il nostro Stato, l’ attuale maggioranza sia maggiormente coinvolta nella autoreferenziale operazione di formare nuovi partiti; non si capisce per quale fine, in verità . Domandone forse ot: ma era davvero necessario e irrinunciabile scrivere un libro dal titolo “Uncorrect (appunto) 10 passi per evitare il fallimento del partito democratico”? Ma non è neppure nato e c’è qualcuno che già pensa che possa naufragare (perdonatemi il riferimento alla nautica)… E’ evidente che ci sta qualcosa che non quadra, e non si tratta solo di lingua inglese.
27 Aprile 2007, 09:45
vb, perché no? Non fidarti degli editor :-)