ICI online
In mezzo a tante lamentele, finalmente lo Stato italiano ne ha fatta una giusta: da quest’anno è possibile pagare l’ICI per qualsiasi comune d’Italia tramite il modello F24, e quindi, con praticamente qualsiasi banca, è possibile pagarlo online tramite Internet banking. Finora, esisteva soltanto qualche comune che accettava pagamenti tramite RID (ma richiedeva una lunga e burocratica procedura di accreditamento iniziale) o tramite carta di credito (ma con commissioni esorbitanti: a Torino si pagavano dodici euro, contro l’euro del bollettino postale…).
In pratica, una volta ricavate le cifre da pagare, si prende un modulo F24 (cartaceo o elettronico che sia), si va alla sezione “ICI e tributi locali”, e si compila una riga per ciascuna riga non vuota del classico bollettino ICI, ossia una riga per ciascun comune e ciascun tipo di immobili ai fini ICI (“abitazione principale”, “altri fabbricati”…). In ciascuna riga, bisogna indicare il codice catastale del comune in cui sono situati gli immobili – quella lettera e tre cifre che compaiono anche nel codice fiscale, es. L219 per Torino, e che potete ritrovare ad esempio qui -, barrare la casella dell’acconto (a dicembre sarà il saldo), inserire il numero delle unità immobiliari di quel tipo, e specificare il codice tributo 3901 per l’abitazione principale, 3902 per i terreni agricoli, 3903 per le aree fabbricabili o 3904 per gli altri fabbricati, box e case della nonna compresi; e poi, completare con l’anno – 2007, perché l’ICI si paga subito per l’anno in corso… – e l’importo. Nella casella in basso, va indicato l’importo di detrazione applicato per l’abitazione principale in questo acconto: 66 euro quasi ovunque.
Dopodichè, si invia; in genere si può anche indicare come data di pagamento quella della scadenza (lunedì, in questo caso), in modo da pagare il più tardi possibile. In caso di dubbi, il Comune di Torino offre persino delle pittoresche istruzioni, piene di effetti di testo in stile Word 6.0. Non male!