Cara Tiscali
Cara Tiscali S.p.A.,
ho ricevuto ieri sera una comunicazione di mancato pagamento della prima fattura (risalente a marzo 2008) del mio abbonamento ADSL, con preavviso che mi staccherete il servizio se non pago entro sette giorni.
Ora, permettetemi di ricapitolare brevemente la situazione.
Per prima cosa, a dicembre, ho aperto l’abbonamento e ho cominciato ad attendermi i vostri addebiti in banca, che non sono mai arrivati.
A un certo punto, avendo traslocato, ho anche provato a cambiare il mio indirizzo e le mie coordinate bancarie nel vostro “130 fai da te” su Web, ma il sistema non funzionava e si piantava con messaggi semi-incomprensibili in inglese, tipo “Wrong parameter: county” o qualcosa del genere.
Allora ho provato a segnalare il problema tramite il vostro labirinto di form di “assistenza” per contattarvi via Web, e non ho mai ricevuto nemmeno una riga di risposta.
Poi, dopo quattro mesi di silenzio, mi avete mandato una fattura per tre mesi tutti in una volta, insieme a una lettera in cui dicevate che non riuscivate a far funzionare un semplice RID per vostre disorganizzazioni e mi avete chiesto di pagare via posta.
Poi ho chiamato il 130 e mi avete detto di ignorare la lettera e aspettare perchè avevate avuto problemi ma sarebbe stato incassato tutto col RID.
Poi mi avete mandato la seconda fattura, senza alcuna notizia della prima.
Adesso avete mandato un minaccioso sollecito di pagamento per la prima fattura, nonostante siate riusciti ad addebitarmi correttamente la seconda e quindi non si capisca perché non abbiate semplicemente incassato anche la prima via RID; anche se devo dire che la seconda fattura risulta pagata correttamente sul vostro “130 fai da te”, ma io non ne ho ancora visto l’addebito sul mio conto, quindi non so bene cosa abbiate fatto.
Ieri sera sono andato sul “130 fai da te” per provare a pagare la fattura mancante via carta di credito, secondo la procedura indicata nel sollecito, e la procedura era errata. Nel mio dettaglio fatture, accanto a quella in questione, non compare il link per pagare, ma c’è scritto “non pagata*” e sotto “* = pagamento in corso”. Naturalmente ignoro se ciò voglia dire che avete nel frattempo mandato la richiesta di addebito alla mia banca, o se il pagamento in corso sia in realtà il sollecito che avete inviato.
Allora ho provato sempre sul “130 fai da te” a cambiare la modalità di pagamento e a metterla sulla mia carta di credito, e nonostante usi quella carta regolarmente e ovunque, mi dice “carta di credito non valida”.
Insomma, che cosa volete da me? Non ho mai visto una disorganizzazione e una impreparazione del genere, ormai persino l’Azienda Elettrica di Roccacannuccia riesce a incassare un RID e a far funzionare una interfaccia web di customer management, mentre voi da sei mesi state sbattendo contro questo difficilissimo problema di incassare da me cento euro e rotti nonostante io vi abbia fornito due diverse coordinate bancarie valide e il mio numero di carta di credito.
A questo punto, vi pregherei gentilmente di incassare i vostri soldi dal mio conto in banca senza farmi perdere ulteriormente tempo. O perlomeno, se devo fare qualcosa io, mandatemi delle istruzioni per pagare online che non si rivelino errate, e che non mi costringano a stare venti minuti in attesa col cellulare ad ascoltare l’orrenda musichina del 130 a mie spese.
Grazie,
[tags]tiscali, adsl, in italia i consumatori sono trattati come merde grazie alla connivenza dei politici[/tags]