Tradimento e terrore
Oggi sono di nuovo a Milano, e le differenze mi straniscono; e non parlo solo del fatto che qui chiamano i bus al femminile.
Per esempio, a Torino c’è Lidl, ma qui c’è LD: la catena di discount del signor Lombardini. (C’è anche a Torino, ma non vicino a casa.) E così, ho dovuto tradire ed entrare in un altro discount.
L’esperienza è inquietante: ci sono tutte le stesse cose, ma leggermente diverse. Hanno tutte lo stesso aspetto anonimo, ma sono più anonime di quelle che conosci bene dopo anni di frequentazione del Lidl; e sono disposte in modo simile, ma un po’ diverso. E così sei privo delle tue certezze: devi ricominciare a trovare, provare, scoprire, valutare.
A parte questo, LD mi è piaciuto: quel che ho provato finora era di qualità assolutamente decente, e i sughi sono addirittura buoni. I prezzi sono abbastanza equivalenti a Lidl, qualcosina un pelo meno, qualcosina un pelo più. La birra, per esempio, costa di più; i biscotti al burro decisamente di meno. Ci sono anche alcune cose che a Lidl mancano molto, tipo le lenticchie precotte in lattina o una birra dunkel che non abbia un sapore dolciastro (ma qui, ne converrete, sono esigente). In generale, essendo una catena italiana, è più forte sui prodotti nostrani e meno sul genere crucco-etnico-internazionale.
C’è però, in questa casa di Milano, un grosso problema: non c’è né l’ADSL né la televisione. Per l’ADSL io sopperisco temporaneamente con un cellulare GPRS, tanto ci vengo un giorno a settimana. Ma mi sono reso conto che l’assenza della televisione mi angoscia, e mi ritorna in mente come un tarlo a intervalli regolari.
E dire che io non guardo poi molto la televisione; se mai sono dipendente dal PC. Tuttavia, la mancanza dell’ADSL mi preoccupa di meno; sono abituato ad avere dei periodi offline anche lunghi. La mancanza della televisione, invece, è una sensazione completamente nuova: per tutta la mia vita, in casa mia c’è sempre stata una televisione accesa. Nei periodi di solitudine, quando ti annoi e non sai cosa fare, puoi sempre premere un rassicurante bottone e ricevere degli stimoli audiovisivi, e anche se non li guardi almeno ti fanno compagnia. Quando sei con altri, e nessuno sa cosa dire, si può sempre guardare qualche cosa in TV. E se non sai come riempire la serata, ci puoi aggiungere un bel lettore DVD. Anche ripensando al passato, faccio fatica a ricordare un pasto senza la televisione accesa (cioè, ce ne sono sicuramente stati, ma erano meglio quando c’era la televisione accesa).
E’ comunque strano, perché non sono certo una persona passiva; sono preso in tonnellate di progetti, hobby, discussioni, e poi ogni tanto leggo, ogni tanto scrivo, ogni tanto prendo e vado a fare un giro in bicicletta, o, se mi trovo fuori casa, vado ad esplorare il posto. Ma l’idea di non avere lì, a portata di mano, un comodo pulsante per entrare in modalità riempitivo mi terrorizza davvero.
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