Gang bang su Eluana
No, scusate, non ce la faccio: oggi è stata la giornata in cui in contemporanea l’Italia ha introdotto la censura a tappeto di Internet, le ronde armate legalizzate, il divieto di curare gli immigrati clandestini acciocché spargano ovunque la tubercolosi e la lebbra, e in più è diventata una repubblica integralista religiosa sul modello dell’Iran islamico, con il Vaticano che dice al governo cosa deve fare e il governo che lo fa anche a costo di minare le basi della democrazia, come la separazione tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario.
E tutto questo è niente, perché io non riesco a smettere di chiedermi cosa volesse dire il nostro Presidente del Consiglio quando spiegava che è un dovere mantenere in vita Eluana Englaro perché così potrebbe ancora fare dei figli. Elio già da tempo ci ha spiegato che essere donna oggi, in ossequio alle moderne regole del marketing parolaio a sfondo rosa, significa essere “non più cagafigli, bensì dolce e caparbia cagatrice dei tuoi figli”. Ma una persona ridotta in stato vegetativo in un letto d’ospedale da diciassette anni come può procreare (ammesso il caso del tutto impossibile che sia fisiologicamente in grado di farlo) se non venendo violentata?
P.S. Il titolo è volutamente disgustoso (per quanto sia esattamente quel che ha detto Berlusconi) e cerca di farvi vomitare, così magari è la volta che, dopo anni passati a dibattere se sia meglio la collusione egoista di D’Alema o quella imbecille di Veltroni permettendo nel contempo di arrivare a questo punto, avrete finalmente una reazione. Ma se non sapete cosa vuol dire, vi consiglio di evitare di indagare.
[tags]eluana, stupro, berlusconi, italia, censura, dittatura, regime[/tags]
7 Febbraio 2009, 00:31
Sottoscrivo ogni parola
7 Febbraio 2009, 09:26
Senza entrare nel merito del fatto che sia giusto o meno riconoscere a Eluana il diritto di andarsene in santa pace, è giusto, anzi doveroso, da parte dei cittadini, aprire gli occhi e rendersi conto che chi sta nelle Istituzioni, anzichè rappresentarci, lavora di fatto per qualcun altro. E questo è gravissimo. Se un Governo se ne infischia di una sentenza della Corte e, all’opposto, accoglie a braccia aperte gli ordini che giungono da un altro Stato, il Vaticano, allora: di chi è questo Paese? Anche perchè, e questa è una mia personalissima opinione, dubito fortemente che ai nostri politici importi un fico secco delle reali condizioni o volontà di Eluana, quello che a loro preme sono i rapporti con la “Santa Sede”, quelli devono essere salvati e garantiti.
Ho la nausea.
7 Febbraio 2009, 11:12
Quante tragedie deve ancora vivere Beppino per colpa di una politica che deve ricuperare le simpatie dei bigotto-clericali ? (attenzione ! forse la crisi in atto farà in modo che la gente inizi a svegliarsi !!!)
Se sua (non certo mia) santità fosse rimasto ad Avignone qualche secolo addietro questi problemi non esisterebbero in Italia…
non è solo Gaber a “non sentirsi italiano”, in questo momento sono schifato di esserlo e di essere rappresentato da certa gente
7 Febbraio 2009, 13:34
Che dire, sono giorni ormai che ripeto le stesse cose, quindi non posso che essere d’accordo.
La gravità oltretutto sta nel fatto che il decreto è stato approvato all’unanimità (o sbaglio?).
Quando i 3 poteri vengono unificati, la parola da usare inizia sempre con la ‘D’, ma non è precisamente democrazia…
Comunque io mi chiedo a questo punto, provocatoriamente, se le persone che hanno ostacolato verbalmente e fisicamente l’iter per portare Eluana nella famosa clinica di Udine non possano essere considerate integralisti.
7 Febbraio 2009, 15:18
vb, tu hai deciso di sfogare il tuo disgusto in un titolo-shock (mi hai ricordato un po’ Luttazzi… a proposito, vieni a vederlo al Teatro Colosseo?). Io proverò con dei piccoli pensieri sparsi.
Come il disgusto per l’ipocrisia di sedicenti cattolici che vanno contro le regole della propria Chiesa (i divorziati al Family Day…) per poi imporne i princìpi per decreto legge.
Come l’amarezza nel vedere un popolo bue che ammira un governo sempre più autoritario. Che parla di Libertà e che poi non permette neppure di avere la libertà del proprio corpo.
Come la tristezza di sentire sempre più rumore su di una vicenda dolorosa che meriterebbe solo un po’ di compassionevole silenzio. (Lo so che qui un po’ mi sto contraddicendo, ma per chiedere silenzio occorre aprire la bocca, no?)
Come il dubbio che in Italia ci siano altri casi simili ma che nel silenzio dei media si trovi una soluzione senza clamore.
Recentemente ho conosciuto una persona (un giovane imprenditore straniero) fortemente religiosa. Il suo punto di vista sul Cristianesimo principalmente si basa sul fatto che “Gesù ci ha dato come prima cosa la libertà ” (secondo me, che sono agnostico-razionalista, è il miglior punto di vista possibile sul Cristianesimo). Ovviamente questa persona non è Cattolica ma Evangelica…
Nessuno obbliga la sospensione degli alimenti a tutte le persone in coma vegetativo, ma si chiede la libertà di scelta.
7 Febbraio 2009, 17:21
Un tempo trovavo Luttazzi maleducato e disgustoso, ma forse non è più tempo delle buone maniere…
7 Febbraio 2009, 17:50
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/esteri/benedettoxvi-6/papa-aborto/papa-aborto.html
Search: chiesa biotecnologie aborto terapeutico 12 giugno
Purtroppo l’ipocrisia regna sovrana.
8 Febbraio 2009, 21:49
forse tutto questo è quello che vuole la gran parte di italiani. Contiamoci, e vedremo sempre piu’ che chi la pensa come noi sulla farsa-tragedia di Eluana la pensa come noi in molte altre cose, dalla politica la lavoro all’ ambiente etc., questo x lo meno tra le persone che frequento, ma chi sento che non la pensa come me, ha le idee diametralmente opposte su quasi tutto, e a sensazione, è un gran numero di persone , un’ altra italia a cui non appartengo, non sento di appartenere, e sono tanti! L’ italia e’ spaccata in due.
9 Febbraio 2009, 00:00
io sono ancora più cattiva, io penso che lo stato e persino il vaticano nel loro nucleo profondo, quello pensante, se ne fregano se quel povero vegetale si secca (a parte un interesse sul consenso dei “benpensanti”), la vera cosa che conta è non consentire al precedente di essere creato. Penso che una persona in quello stato, mantenuta in vita in una struttura sanitaria pubblica o privata, costituisca una discreta entrata nelle casse di qualche casa farmaceutica. se contiamo quanti sono i malati in coma vegetativo moltiplicati per altrettante spine staccate, si perderebbero un bel po’ di gallinelle dalle uova d’oro…..
l’ho detto che ero cattiva… non me ne vogliano eluana e la sua famiglia a cui auguro di riuscire a riposare in pace
9 Febbraio 2009, 12:23
Francesca hai centrato alcune delle questioni importanti della posta in gioco! Le altre sono: come liberarsi del quirinale, della magistratura e del probabile delfino (il presidente della camera) in una botta sola.
Sembra di giocare al bowling, ma senza Wii e sulla pelle di una poveretta.