YouNews da Viareggio
Un paio d’ore dopo la tragedia, in piena notte, Youtube era già piena di video impressionanti.
Naturalmente adesso incomincerà lo scaricabarile: pare che ancora una volta abbia ceduto il carrello, e già si comincia a dire, come per la cisterna di acido fluoridrico di pochi giorni fa sulla Bologna-Firenze, che “i carri che hanno ceduto non erano italiani” (peccato che tutto ciò che circola sulle ferrovie italiane sia preventivamente ispezionato e approvato da esse).
Dalle immagini si vedono traversine tagliate già di fronte ai marciapiedi della stazione, dunque probabilmente la rottura e lo svio sono avvenuti prima della stazione stessa, che il treno attraversava da nord a sud a 90 orari sul binario di corretto tracciato (cioé senza scambi da prendere a bassa velocità ). Si ipotizza che i macchinisti (sempre che avessero ancora qualche possibilità di controllo sul convoglio) abbiano tirato dritto proprio per portare il treno fuori dalla stazione e cercare di non coinvolgere treni passeggeri o persone in attesa, purtroppo però la corsa è finita proprio vicino alle case a sud-est (questa è la mappa, la stazione è quel grosso edificio bianco in alto a sinistra, e si vede bene la passerella pedonale che compare in molte immagini e sotto cui si è arrestato il treno). I macchinisti hanno fatto in tempo a scappare, portando via anche i documenti del treno, da cui si è potuto capire cosa c’era dentro per spegnere le fiamme… ma l’esplosione è stata devastante: ieri notte a Viareggio deve essere sembrato di essere tornati alla seconda guerra mondiale.
Io sono passato in treno da lì decine di volte, e varie volte anche in auto sulla via a fianco: rivedere quei luoghi nelle immagini, ridotti così, è davvero impressionante. Basta non cominciare a dire che il pericolo sta nei treni: se mai, il pericolo sta in una rete ferroviaria in cui a partire dalla manutenzione tutto viene tagliato all’osso, tranne gli appalti dell’alta velocità .
[tags]ferrovie, viareggio, strage, svio, notizie, video[/tags]
3 Luglio 2009, 01:26
nessun post su un argomento così vistoso, questo mi permette di postare senza sentirmi un’intrusa, ma nello stesso tempo mi fa sentire inutile questo commento comunque lo metto lo stesso.
Io ero sul genova-napoli delle 23.53 la notte del disastro, venivo da marsiglia, ero partita alle 14,30 rassegnata a un lungo periplo che avrebbe dovuto condurmi a roma all’alba: marsiglia-nizza, mezz’ora di sosta. nizza-ventimiglia, quasi due ore di sosta. ventimiglia-genova, ancora cinquanta minuti di sosta. E infine genova-roma, senza cuccetta perché dalla francia non è possibile prenotare su un treno italiano e a ventimiglia mi dicono che non ce ne sono più (perché non avevo prenotato on-line, dirà qualche eventuale lettore accorto? ma perché il sito di trenitalia è totalmente inaffidabile, perché al 70% delle proposte di trenitalia, sul tragitto scelto, se cerchi di comprare cliccando sul pulsante “compra” appare una finestrella dindonnante che recita ” ci dispiace ma la soluzione scelta non è acquistabile”, e col piffero che ci metto il numero della postepay se quant’è niente finisco su una soluzione “acquistabile”, chissà quali e quante sorprese mi riserverebbe l’alta ingegneria degli sviluppatori del sito).
Mi sono trovata a ringraziare qualche dio della lunga sosta a ventimiglia, perché se la coincidenza fosse partita prima avrei avuto maggiori possibilità di incrociare la bomba di viareggio.
comunque, il treno è partito puntuale da genova alle 23.53 come se niente fosse, quando 100km più in giù c’era già l’inferno. si è fermato subito dopo a sestri levante per una lunghissima sosta estenuante, durante la quale la sola notizia che siamo riusciti ad avere è stata da parte dei poliziotti ai binari, che ci hanno detto che c’era stato un incidente ferroviario e stavamo aspettando che si liberassero i binari, una cosa banale come se si fosse rovesciato un carro di cocomeri.
si è fermato nuovamente a la spezia per un bel po’, dove un treno proveniente da torino era fermo da ore e i viaggiatori, informati dai familiari che avevano visto il telegiornale, ci hanno detto un po’ meglio de “l’incidente ferroviario”.
poi è ripartito, sempre senza dire niente, con le prime luci dell’alba mi sono accorta insieme a tutti quelli che non riuscivano a dormire seduti che eravamo a parma, alle 5.40 stavamo a reggio emilia.
il treno avrebbe dovuto arrivare a roma alle 5.50, dopo qusi sei ore di viaggio, nell’ora in cui avremmo dovuto essere a roma, eravamo altrettanto lontani da roma di quando siamo partiti!!!!
era quasi divertente godersi i commenti inferociti di quelli che si sono svegliati con la valigetta credendosi pronti di andare al lavoro a roma e invece stavano a reggio emilia… avessi avuto un cellulare di quelli con la videocamera invece del mio vecchio fidato nokia 1000equalcosa, magari un video per you tube l’avrei ripreso anch’io che non lo faccio mai.
il programma di quel treno, esposto candidamente dal povero personale ffss oggetto di innumerevoli calunnie ed insulti, era scendere fino a firenze passando da bologna, e poi risalire pazientemente fino a pisa per riprendere la tirrenica fino a roma e poi napoli, niente di più che una “deviazione”.
Non ci è dato di sapere se la nostra pretesa vigorosa di essere trasferiti su un treno che da firenze tirasse dritto su roma sarebbe stata esaudita:
nel bel mezzo delle feroci trattative, la notizia che un suicida aveva scelto il tratto modena-reggio emilia per farsi dilaniare ha tagliato la testa al toro. Tutti i treni restavano fermi in attesa dell’intervento dell’autorità giudiziaria che constatasse le modalità del decesso.
dopo due ore abbondanti di attesa a reggio emilia un eurostar è riuscito ad arrivare da milano diretto a roma, e una metà del disgraziato intercity di cui facevo parte l’ha assalito e occupato nonostante il divieto.
Tutt’altra cosa il decoro e la pulizia del freccia rossa rispetto all’intercity, speriamo di non aver trasferito qualche piattola dai sedili dell’intercity a quelli dell’eurostar….
i controllori sul treno hanno fatto pippa come se non esistessimo, a firenze hanno controllato quelli che sono saliti – che ci guardavano un po’ male, insonnoliti e puzzolenti in prima classe – zizgagandoci attraverso come fossimo trasparenti. senza uno sguardo, senza una parola.
siamo arrivati a roma alle 12.30, l’eurostar partito da milano aveva 87 minuti di ritardo, noi che venivamo da genova soltanto sei ore e quaranta… ma ci è andata bene, perché la metà dell’intercity che non aveva osato compiere l’atto sovversivo di salire su un treno sprovvisto del regolare titolo di viaggio alle 12.30 era ancora a reggio emilia…..
invece il povero disgraziato che aveva scelto un gesto così clamoroso per porre termine alla propria esistenza come quello di finire spiaccicato da un treno è finito nell’oblio, surclassato dalla tragedia di viareggio: nessuna notizia sui giornali, proprio nessuna.
La morale di tutto questo è: se la vostra meta non sta sul tragitto milano-roma, lasciate perdere il treno, ci sono meno rischi a fare l’autostop se non c’è altra soluzione.
3 Luglio 2009, 08:43
Infatti è quel che dicono i ferrovieri: ormai le ferrovie servono solo per fare Milano-Roma-Napoli o al massimo Torino-Venezia.
Comunque, quando sul forum dei ferrovieri si seguiva la vicenda al mattino dopo, c’era il dubbio se l’investimento fosse stato fatto proprio dal tuo treno o da un altro di quelli deviati…
3 Luglio 2009, 18:48
no, era un regionale, non mi ricordo quale ma gli altoparlanti lo dicevano ed era un regionale.
Comunque la notizia su qualche giornale locale c’era, poi l’ho cercata meglio, però mancava dai grandi quotidiani o quanto meno non l’ho trovata e non ho trovato nessuno che ne avesse avuto sentore, se non avessi visto con i miei occhi un uomo mascherato da decontaminatore che ancora raccoglieva residui scarlatti tra i binari quando siamo passati avrei pensato che se l’erano inventato per calmare i viaggiatori incazzati…
comunque, avevo preso quegli accidenti di treni soltanto perché un’infiammazione alle orecchie mi ha impedito di prendere l’aereo e non esiste nemmeno più la linea grimaldi tolone-civitavecchia (sparita nel nulla senza che nessuno ne sappia dare una spiegazione), ma penso proprio che i miei piedi su uno di quei sudici vagoni assordanti puzzolenti non ce li metterò mai più.
3 Luglio 2009, 22:29
E’ un peccato, perché sulle brevi e medie distanze in tutta Europa il treno è il mezzo di gran lunga migliore, almeno se si viaggia in uno o due. Ma da noi purtroppo, ormai da cinquant’anni, ci sono da un lato le ferrovie gestite dalla pubblica amministrazione italiana e dall’altro la lobby ovina…
4 Luglio 2009, 03:45
la lobby ovina non la conosco, la pubblica amministrazione purtroppo sì…. ci lavoro