Qualità italiana
Nella quiete di Ferragosto, probabilmente vi siete persi un’altra chicca relativa ai grandi successi dell’industria italiana nel mondo. Dopo le carrozze della metro di Los Angeles rifiutate all’Ansaldo, il Wall Street Journal ha rivelato che già da un paio di mesi la Boeing ha fermato l’ordine delle fusoliere del nuovo 787, ordinate all’Alenia e prodotte nello stabilimento di Grottaglie (TA). Pare infatti che le fusoliere prodotte in Italia avessero delle grinze: un problemino da nulla per la struttura di un aereo di linea di lungo raggio.
Mentre la notizia fa il giro del mondo (la riporta anche il New York Times e persino Slashdot), in Italia ovviamente non ne parla quasi nessuno, un po’ perché la notizia non coinvolge culi, tette e presidenti del Consiglio e un po’ perché parlar male di una qualsiasi azienda è vietato dalle regole del giornalismo italiano. A parte qualche agenzia e qualche breve nelle sezioni di Borsa, le reazioni giornalistiche che ho trovato sono essenzialmente due: la Gazzetta del Mezzogiorno dice che è tutto un complotto dei cattivi americani e dei loro giornalisti talmente scorretti da riportare una notizia del genere pur di danneggiare l’immagine di eccellenza dello stabilimento di Grottaglie, mentre Grottaglie In Rete Magazine (mica cazzi) dice che è tutto un complotto di cattivi nordisti per lasciare a casa i lavoratori e comunque per danneggiare l’immagine di eccellenza dello stabilimento di Grottaglie riportando la testa dell’Alenia al nord, cioè a Napoli. L’idea che possa esserci effettivamente qualche problema nella qualità del lavoro italiano non è ovviamente contemplata.
Sperando che questa apparente figuraccia venga ridimensionata, dobbiamo anche dire che il 787 è l’aereo più sfigato del momento, che è in ritardo di anni sulla tabella di produzione e che la Boeing rischia il fallimento: l’aereo doveva essere pronto due anni fa e invece non si sa nemmeno ancora quando potranno iniziare a farne volare qualcuno per i test. Anche l’Airbus A380 è stato un delirio, ma intanto era qualcosa di sostanzialmente nuovo, e alla fine sta già volando da un po’: 1-0 per l’Europa.
Potete quindi capire quale sia stata la reazione delle linee aeree che hanno puntato sul 787, attendendone febbrilmente la consegna per poter far partire nuove rotte e nuovi servizi, alla notizia di questo nuovo inconveniente: in rete è uscito addirittura il filmato segreto della prima reazione di Adolf Hitler…
P.S. Qui invece è quando dicono a Hitler che gli hanno chiuso l’account per giocare in rete con la Xbox.
[tags]italia, qualità , industria, alenia, boeing, 787, linee aeree, airbus, hitler[/tags]
18 Agosto 2009, 13:11
Leggendo gli articoli linkati, sembra più un problema di progettazione e inoltre facilmente risolvibile rinforzando le parti. Sicuro di non aver preso un granchio ?
18 Agosto 2009, 13:20
qui quando lo informano che Facebook ha acquistato FF: http://www.youtube.com/watch?v=B3g6-GWCGt8 :D
19 Agosto 2009, 18:03
vb, mi permetto da visitatore dello stabilimento di Grottaglie e operatore nel settore di farti notare che il 787 è un progetto estremamente più complesso del 380 sia come supply chain che come tecnologia applicata (del composito in particolare).
In italia l’Alenia è all’avanguardia in queste lavorazioni che sono spesso critiche e con processi difficilmente controllabili.
Mubadala sta pensando a una joint venture con Alenia per acquisire questo know how e non penso non sappiano valutare i partner visti i capitali in gioco.
Tirare fango su queste nostre industrie senza peraltro approfondire gli aspetti tecnici direi sia perlomeno superficiale.
La verità se vogliamo è nella gestione del progetto e nelle tempistiche commerciali che hanno sottoposto la supply chain (gestione dei fornitori ww dekl 787) a uno stress eccessivo portando la crisi attuale della produzione del 787.
Bisogna tenere presente comunque che i tempi industriali ed il successo dei velivoli commerciali si misurano in decenni e spesso progetti come il 747 si sono dimostrati redditizzi dopo molti anni per poi vivere di rendita.
19 Agosto 2009, 18:46
Tutto vero, ma la merda (su Alenia e su Boeing) l’hanno buttata i maggiori giornali americani nonché la Borsa, dove sia Boeing che Finmeccanica hanno perso quasi il 5%. Probabilmente dal punto di vista ingegneristico sono problemi normalissimi in un progetto innovativo e complesso, ma dal punto di vista dell’amministratore delegato che sta aspettando la consegna degli aerei già in ritardo di anni, nonchè del suo azionista che vede gli utili diminuire, nonchè del giornalista che deve riportare la storia senza sapere una mazza di ingegneria, quel che si vede è solo l’ennesimo fallimento di un pezzo del progetto.
E’ un po’ la condanna degli ingegneri di fronte al mondo: chi fa bene una banalità fa un figurone, chi fa con qualche problema una cosa difficile passa spesso per incapace…
21 Giugno 2010, 02:30
…una delle tante parodie Hitler-based che sono state rimosse da TuTubo. Duh.