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mercoledì 17 Marzo 2010, 20:36

La democrazia di Cota e Bresso

Stamattina, al Circolo della Stampa, i giornalisti subalpini promuovevano un dibattito moderato da Giovanni Floris di Ballarò, tra i candidati presidente… ma se ne sono dimenticati uno, il nostro. Dunque (avendo già mandato numerose richieste di partecipazione nei giorni scorsi, rimaste senza risposta) siamo andati a chiedere di persona; e questo è ciò che è successo. Divertitevi ad ammirare la democrazia e l’imparzialità dell’informazione italiana.

[tags]democrazia, informazione, politica, elezioni regionali, piemonte, bresso, cota, bono, movimento 5 stelle[/tags]

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12 commenti a “La democrazia di Cota e Bresso”

  1. Paolo:

    Mi pare ovvio che il Circolo della Stampa inviti a parlare nella sua sede chi vuole, tantomeno ci vogliono gli strepiti sulla democrazia, del tutto fuori luogo.

    Oppure alla manifestazione di Beppe Grillo era dovuta la partecipazione di Bresso e Cota? O magari a casa mia devo invitare anche gli amici tuoi, sta a vedere…

  2. Yari:

    @Paolo: esiste una differenza tra un comizio e un confronto tra candidati in campagna elettorale. Attualmente, nonostante ne abbiano tutti i requisiti i candidati non schierati con le due principali coalizioni vengono sistematicamente esclusi da qualsiasi confronto pubblico e sovente neanche menzionati nei sondaggi indipendentemente dalle percentuali a volte anche sufficientemente rilevanti.

  3. Piero:

    E’ questione di educazione e rispetto democratico che in un dibattito politico pre-elettorale si ascoltino tutte le voci e i punti di vista, anche per rispetto dei cittadini che hanno diritto ad una informazione completa e veritiera su quella che è l’offerta politica in campagna elettorale.

    Quando poi si legge sul quotidiano: “L’incontro è stato promosso dalla Federazione nazionale della Stampa e dall’Associazione Stampa Subalpina nell’ambito dell’iniziativa sindacale a sostegno della libera informazione e della massima circolazione di idee e notizie”, per di più su un quotidiano che riceve finanziamenti pubblici, viene da chiedersi se i giornalisti ci prendono per i fondelli. Perché fornire un quadro parziale dei candidati, tenendo fuori anche solo una forza politica emergente candidata, non significa sostenere la massima circolazione delle idee.

  4. .mau.:

    Domanda: l’incontro era tra i due principali contendenti o tra i contendenti in genere (e quindi ad esempio anche quelli di Rabellino)? Nel primo caso è una caduta di stile ma tecnicamente ineccepibile, nel secondo caso è una censura.

  5. Luca:

    Che pagliacci, c’è da vergognarsi a sapere si essere rappresentati da gente del genere e io ho anche votato la Bresso alle ultime regionali in mancanza di un’alternativa valida.
    Comunque vi faccio i miei complimenti per la calma e il rispetto che avete dimostrato nei loro confronti nonostante non ne meritino assolutamente visto quello che loro hanno nei confronti dei “sudditi”.

  6. Paolo:

    C’è un motivo per cui il movimento a cinque stelle non darà nessun contributo reale alla politica italiana, ed è il settarismo che trasuda dalle risposte che leggo.

  7. vb:

    Paolo: Puoi tradurmi il tuo commento in italiano? Non parlo il politichese.

  8. vale:

    In risposta a Paolo: dimmi dove interpreti il settarismo che trasuda, li dove persone, intelligenti, colte e vogliose di provare a combattere con democrazia le ipocrisie adottate da destra e sinistra, pratichino settarismo? Ma stiamo scherzando? Prima di scrivere cose offensive e del tutto non veritiere cerchiamo quanto meno di approfondire il nostro pensiero, articolandolo con elementi che portino a favore la propria tesi. Sono stufa di leggere, vedere e sentire in continuazione una politica fatta solo per punzecchiare l’avversario, che per ingordigia di denaro venderebbe l’anima della madre al diavolo. Basta, è inutile, che qui si parli di MOVIMENTO A 5 STELLE, DI COTA O DI BRESSO, la sostanza non cambia, evitiamo di essere maleducati ed offensivi, li dove uno cerca di dare il meglio di se stesso al fine di produrre una buona democrazia e una libertà di parola e stampa. Lasciamo da parte i commentucci inutili, passiamo ai fatti.

  9. Paolo:

    Il settarismo trasuda dal pensare che se uno non ti invita a casa sua è perchè è un colluso, un amico degli amici, un mezzo mafioso, un anti-democratico e simili, e stigmatizziamolo e facciamolo sapere a tutti che ci sta la pappetta, l’accordo e l’occhiolino.

    Il Circolo della Stampa invita nella sua sede chi gli pare e piace(*), poteva pure invitare solo Cota con una conferenza dal titolo “L’uomo più sexy e sessualmente dotato d’Italia”, e vero o non vero che fosse sarebbero sempre stati cavoli loro. Pensate che il mondo si divida tra chi è illuminato e vota il vostro movimento e chi non lo fa, e ovviamente se non lo fa è perchè è un amichetto, colluso, ecc… o anche solo – generosamente da parte vostra – non ha visto la luce è un atteggiamento settario.

    L’idea che uno non vi voti, non vi inviti ad un dibattito, non voglia conoscere il vostro punto di vista perchè semplicemente non gli interessa o non lo condivide non vi viene.

    No, ion parlo il politichese – a che pro non saprei -, mentre mi pare che voi stiate imparando le regole del gioco.

    (*) a meno che quella sede non sia direttamente pagata con dei soldi pubblici.

  10. Elena:

    il tuo discorso reggerebbe a fatica se non ci fossero i contributi pubblici all’editoria.
    reggerebbe a fatica, invece così non ce la fa proprio.
    (che poi la “padrona di casa”, cioè l’associazione stampa subalpina si rivolge per far presente le proprie esigenze a tre candidati, non a due: http://www.stampasubalpina.it/DetailNews.aspx?ID_NEWS=1427
    pensa un po’, quindi il punto di vista di cui parli interessa pure, ma il problema è che i rappresentanti del movimento cinque stelle sono scomodi, mica altro)

  11. Paolo:

    I contributi pubblici all’editoria non c’entrano assolutamente niente, e il tuo commento è ben più adatto ad una sezione di Forza Nuova che ad un partito che predica la democrazia ad ogni dove.

    Per me comunque finisce qui, è ovvio che anche io faccio parte del complotto Bresso-Cota-giornali-TAV-rifiuti-alieni ecc…

  12. vale:

    A paolo: invece qui ti sbagli, non ho fatto accenno al mio voto ne a chi lo darò, la mia è una semplice constatazione di fatto. In un dibattito politico alla vigilia delle elezioni, che sia il circolo la stampa o la confraternita gargamella, tu mi inviti ma non perchè io sono migliore di cota o bresso, ma solo perchè devo avere anche io la mia possibilità attraverso un mezzo televisivo, piuttosto che radiofonico di far sentire la mia voce.
    I grillini o i bressini o i cotini, tutti indistintamente devono avere la possibilità di potersi far sentire e di gridare la propria opinione, anche perchè purtroppo non essendo questo movimento sovvenzionato dai tuoi soldini così come dai miei, ma autofinanziato, mi dici come può arrivare nelle case delle persone, magari degli anziani che di internet non ne capiscono nulla?? ma allora il valore al significato stesso della democrazia dov’è?
    E’ lo scappare davanti ad un paio di semplici domande?
    La gente ha fame e ne ha sempre di più le balle piene di vedere che la politica è affare di pochi ed è innarivabile.
    Io non so ancora chi voterò e se voterò.

 
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