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giovedì 27 Maggio 2010, 11:37

Novità dal Movimento 5 Stelle

Per quanto riguarda le attività del Movimento 5 Stelle piemontese, gli ultimi giorni sono stati ricchi di novità.

Avrete senz’altro letto delle iniziative dei nostri consiglieri regionali, come la proposta di legge sulla riduzione di stipendi e prebende e la protesta per la scandalosa elezione di Angelo Burzi, già sotto processo per tangenti, a presidente della Commissione Bilancio (!). La prima notizia è che d’ora in poi il sito di riferimento per le loro attività diventa quello su beppegrillo.it; infatti, per poter gestire meglio la circolazione delle notizie, ai consiglieri è stato chiesto di utilizzare quello.

Sabato scorso a Milano, Beppe Grillo ha incontrato i consiglieri comunali e regionali eletti nel Movimento, più i candidati presidente delle regioni dove non si è raggiunta la soglia del 3%. Lo scopo dell’incontro era quello di fargli un po’ di formazione, ma a margine sono state comunicate tre regole generali:

1) Nessuna lista del Movimento può prendere rimborsi elettorali dalle casse pubbliche.
2) Sono vietate le coalizioni e le alleanze con qualsiasi partito politico (compreso il caso dei ballottaggi).
3) Non è ammesso costituire formalmente associazioni che rappresentino il Movimento sul territorio, o che diano l’impressione di farlo; in particolare non possono esistere associazioni che abbiano nel nome le parole “movimento” o “5 stelle” o che usino il logo del Movimento.

Della terza questione avevamo già discusso; in pratica, si conferma la scelta di Grillo (peraltro già nota da mesi, in quanto scritta nel “non Statuto”) e il disconoscimento sia dell’associazione Torino a 5 Stelle che dell’associazione Piemonte a 5 Stelle. Questo non vuol dire che i simpatizzanti grillini non possano formare associazioni, ma soltanto che debbano continuare ad essere associazioni sul modello “Amici di Beppe Grillo di …”, che gestiscono le attività sul territorio ma non rappresentano direttamente il Movimento, né prendono posizioni politiche per il Movimento o tantomeno organizzano liste elettorali, programmi e candidati, in modo da evitare la formazione di qualsiasi cosa rassomigli a una struttura di partito.

E’ stato confermato che la piattaforma di discussione nazionale sarà pronta a fine giugno, e si è detto che essa verterà inizialmente sulla preparazione del programma per le elezioni politiche 2013, oltre che sullo scambio di esperienze tra i partecipanti, per poi espandersi ad altre funzioni – inclusa quella di determinare i candidati per le elezioni amministrative in presenza di più concorrenti… anche se, a parte le grandi città, è più facile che ci sia scarsità che abbondanza di aspiranti.

Essendo già noto il problema, giovedì scorso era stata convocata una riunione dell’associazione Movimento 5 Stelle Piemonte, in cui i consiglieri regionali e il loro staff (tra cui il presidente uscente dell’associazione) si sono dimessi. I dodici soci rimasti, a maggioranza, vorrebbero trasformare l’associazione in uno dei “gruppi di amici” suddetti, senza alcun ruolo nel Movimento ma con lo scopo di promuovere dialogo e attività congiunte tra i gruppi di grillini piemontesi, a partire dal blog piemontese, che dunque cambierà indirizzo e assumerà un valore non ufficiale. Io ho accettato un mandato di “presidente a termine” per le prossime sei settimane, per gestire il cambio di nome e la riscrittura dello Statuto, che però vorrei avvenisse con una discussione pubblica, ad esempio sul forum del blog: ogni contributo è benvenuto.

D’altra parte, i consiglieri e il loro staff sono ormai indipendenti e decideranno da soli che cosa fare e chi consultare in materia. Ovviamente io resto in stretto contatto, ma per qualsiasi esigenza relativa alla Regione potete contattarli direttamente anche voi nei loro uffici di via Alfieri 19 o al numero 011-5757890.

In tutto questo processo, io mi sono trovato un po’ in difficoltà, in parte perché il modello che avevamo concepito e proposto in campagna elettorale non era esattamente questo – l’idea era che le decisioni politiche venissero prese collettivamente online da tutti gli iscritti al Movimento, anche a livello regionale – e in parte perché mi manca lo strumento per effettuare questa consultazione, almeno con gli amici e i simpatizzanti che ho coinvolto io nel Movimento. Ho dunque deciso di risolvere almeno questo secondo problema, e, come iniziativa assolutamente personale, ho preparato una semplicissima “piattaforma di partecipazione”, che trovate all’indirizzo http://movimento.bertola.eu/ .

Invito dunque tutti coloro che sono interessati alla democrazia partecipativa o che simpatizzano per il Movimento – in primis chi mi ha dato la preferenza – a registrarsi sulla piattaforma, in modo che io li possa coinvolgere quando mi sarà chiesto di prendere posizioni o semplicemente inviare annunci e aggiornamenti di tanto in tanto (registrandosi si può scegliere il livello di coinvolgimento desiderato). E’ un esperimento, e sono curioso di vedere quanta gente è interessata: nel tempo, anche in seguito agli sviluppi del sistema nazionale del Movimento, decideremo quanto portarlo avanti. E ovviamente commenti e consigli sono benvenuti – questo blog è sempre a disposizione per le discussioni in materia.

[tags]beppe grillo, movimento 5 stelle, politica, piemonte, consiglio regionale, torino, elezioni, partecipazione, democrazia dal basso[/tags]

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11 commenti a “Novità dal Movimento 5 Stelle”

  1. Piero:

    Io mi chiedo perché Beppe disconosce l’associazione “… 5 stelle” quando il sito che porta il suo nome nel dominio e che dovrebbe accogliere i nostri interventi e quelli dei nostri consiglieri, non è intestato a suo nome, ma ad un tale che con il nome di Beppe non ha nulla a che vedere.

    Possiamo ora farci dei pipponi se è più importante metterci la faccia o metterci il nome. Io penso che la coerenza tra faccia e nome siano importanti, in quanto il tuo nome deve rappresentare la tua faccia e la tua faccia non può rappresentare il nome di un altra persona.

    Condivido la piattaforma di partecipazione che hai preparato. Sicuramente verrò qui. Almeno qui trovo un nome e una faccia coerenti.

  2. Redsox:

    VB volevo far notare che per partecipare al forum di piemonte5stelle è necessario rendere pubblici NOME E COGNOME. Su questo argomento era nata un’interessante discussione via mail con i membri della associazione, però mi sembra che si sia arenata…

  3. .mau.:

    @Redsox: beh, quello mi sembra il minimo se vuoi fare politica (che è diverso da scrivere su un blog e dal fondare un gruppo anarco-insurrezionalista)

  4. Redsox:

    @.mau: in campagna elettorale si era detto che ci sarebbe stata democrazia partecipativa, attraverso il meccanismo “uno vale uno”. Ciò non equivale a “fare politica” e non implica che le mie posizioni politiche debbano essere spiattellate su tutto il web (con relativa tracciabilità).
    Secondo me la massima trasparenza e tracciabilità deve essere verso chi ci governa (politici pagati). Non verso i normali cittadini che fanno valere il proprio “uno”.

  5. Marcella:

    Non capisco perchè con l’abolizione delle 5stelle e del movimento si rende difficile la partecipazione non virtuale

  6. Lobo:

    Redsox, uno vale uno significa anche poter dimostrare inequivocabilmente che quell’uno e’ uno. Altrimenti basterebbe creare account multipli per creare indebite pressioni a favore o contro questo o quell’argomento.

  7. Redsox:

    @Lobo: sono assolutamente d’accordo. Ciò che dici tu si può fare anche senza rendere pubblica l’opinione di quell’uno.
    Mi presento con un documento, nickname e password ;)

  8. Paolo:

    “Sono vietate le coalizioni e le alleanze con qualsiasi partito politico (compreso il caso dei ballottaggi).”

    Quindi finchè non avrete il 51% dei voti o dei seggi, non farete assolutamente niente. Ok, è una scelta fatta per capitalizzare i voti di protesta e non sporcarsi le mani, analoga a quella che fece la Lega Nord nel 1992; poi ad un certo punto verrà l’interesse, la necessità e forse il dovere di governare, e dall’alto arriverà l’ordine di fare una alleanza, e voi grillini tutti contenti di aderire al nuovo ordine di scuderia. Però siete un partito democratico, eh.

  9. Mike:

    Mah, finchè si cazzeggia su USENET o su un forum/blog l’anonimato va benissimo. Anche quando magari non si cazzeggia, insomma se uno ha problemi di prostata magari non vuole farlo sapere troppo in giro tanto per fare un sempio.

    Se si pensa di fare attività politica, anche da semplice cittadtino, secondo me ci deve mettere nome e cognome.
    Se ad un certo punto appare un GF_54 magari mi viene il sospetto che sia Gianfranco Fini in incognito.
    (Se invece appare i0fcg ho la certezza che sia un senatore a vita XD)

  10. Redsox:

    @Mike. Secondo si sta confondendo il concetto di “fare politica” con quello di esercitare il proprio diritto di “uno”, sono due cose ben distinte.
    Comunque mi sono rassegnato a condurre una battaglia persa…

  11. Simonetta Zandiri:

    Premetto che sono un vostro elettore, che ha votato il Movimento 5 stellle NONOSTANTE Beppe Grillo. Sì, perché ammetto che questa eccessiva influenza di Grillo, che teoricamente come UNO dovrebbe valere, appunto, UNO, mi crea una certa diffidenza verso tutto il movimento. Quello che chiediamo, come cittadini attivi e che vogliono una reale rappresentatività, è di avere “voce in capitolo” e questa in qualche modo era la promessa del movimento. UNO VALE UNO, giusto? Cosa mi sta sfuggendo? Per quale ragione i consiglieri sono obbligati ad esprimersi su una piattaforma che, diciamolo, è nata come BLOG di un COMICO? E perché svalorizzare il lavoro fatto sino a questo momento dalle associazioni imponendone la chiusura, per poi veicolare tutto il vero lavoro partecipativo ad una nuova piattaforma della quale si sa ben poco, salvo immaginare che sarà nuovamente realizzata da Casaleggio & associati e che difficilmente sarà OPEN SOURCE!!!
    Sino a questo momento ho scelto le persone sulla base di quanto hanno saputo dimostrare, un rapporto di fiducia quindi tra elettore e candidato. Ma se in futuro la grillite dovesse dominare credo che rivolgerò le mie scelte politiche altrove, cercando ancora, sempre, disperatamente, un movimento realmente libero.

 
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