I cantieri del quartiere Parella (5)
Passano i mesi, ma la situazione dei cantieri nel quartiere in cui vivo (Parella), di cui vi racconto da mesi, non accenna a migliorare…
Non contenti della scelta discutibile di chiudere contemporaneamente la principale piazza del quartiere (costruzione parcheggio sotterraneo) e buona parte delle vie laterali (teleriscaldamento), non paghi del disastro compiuto nella riasfaltatura di corso Lecce, hanno deciso che dovevano improrogabilmente rifare i marciapiedi della mia via – che, per carità , erano un po’ malridotti, ma non erano nemmeno in condizioni drammatiche. Però vicino a casa mia c’è il principale giardinetto del quartiere, frequentato un po’ da tutti, e dunque a tre mesi dal voto questo diventa un lavoro improrogabile.
Così sono arrivati un mattino e hanno messo il divieto di sosta per l’intera via; poi hanno cominciato a lavorare ai cinquanta metri davanti al giardinetto. Hanno tolto e rimesso le pietre che delimitano la carreggiata e hanno sfondato e rifatto la base di cemento. Il giorno dopo hanno proseguito e fatto il tratto davanti a casa mia. Poi devono aver deciso che era divertente, e dunque, invece di finire il lavoro già iniziato, hanno cominciato a rifare anche l’altro lato, inizialmente non coinvolto dal lavoro. Poi si sono accorti che all’incrocio c’era una gobba (l’evoluzione di quella che già segnalai, e che dopo un paio di mesi di incidenti era stata sistemata alla meglio) e allora hanno lasciato a metà anche quel lavoro lì e hanno aperto un buco quadrato nell’incrocio per sistemarlo.
Poi sono andati via e da allora, e sono parecchi giorni, non è più successo niente. Il marciapiede, per tutta la lunghezza dell’isolato, è rimasto col battuto di cemento (irregolare e pieno di gobbe e di buchi: spero che sia normale) e senza lo strato superiore di asfalto, anche se, prima di andare via, con un lavoro da certosini (che sarà inutile alla fine del tutto) hanno messo una strisciolina di asfalto sui bordi, per sanare il dislivello tra il fondo di cemento e le pietre a bordo carreggiata ed evitare che qualcuno ci si inciampi e possa fare causa. Naturalmente, con la pioggia di questi giorni, la strisciolina d’asfalto è già in buona parte diventata un insieme di pietruzze distaccate e sparse per tutto il marciapiede. Il divieto di sosta è stato in parte tolto, in parte resta perché hanno abbandonato in mezzo alla strada anche l’armamentario del cantiere (alla faccia di chi deve parcheggiare).
Può darsi che si siano dovuti fermare per la pioggia, ma non ha sempre piovuto, e comunque la pioggia a febbraio non mi sembra un evento imprevedibile. In compenso, dalla scorsa estate sarà la quarta volta che aprono, chiudono e riaprono questo pezzo di via: vedete il patchwork nella foto. Ma possibile che non si possa chiudere la strada una volta, fare tutti i lavori insieme e poi riaprirla per sempre?
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