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mercoledì 11 Maggio 2011, 21:42

Le mani sulla città: cemento al posto dell’Alenia

Non sentirete molto parlare di questa vicenda incredibile, eppure è avvenuta davvero. Alla chetichella, a tre giorni dalle elezioni, i veri poteri di questa città hanno chiamato il loro amico Chiamparino e hanno fatto riconvocare d’urgenza il consiglio comunale per approvare l’ennesima speculazione edilizia.

Al posto dello stabilimento Alenia di corso Marche (i cui lavoratori dovrebbero essere trasferiti a Caselle, o almeno si spera, perché il relativo piano industriale non è ancora stato discusso, ma alla fine evidentemente i posti di lavoro sono meno importanti del cemento) arriverà dunque una colata di cemento con l’ennesimo grattacielo di 100 metri, l’ennesimo centro commerciale e l’ennesima distesa di palazzine che non si sa bene chi abiterà, ma che saranno utili al Comune per incassare oneri di urbanizzazione – che saranno subito bruciati per pagare le rate dei debiti contratti in questi anni, e poi si vedrà se e come pagare i servizi per il nuovo quartiere – e soprattutto ai costruttori per operazioni finanziarie con le banche amiche, indipendentemente dal fatto che restino vuoti.

In teoria, in questo periodo il consiglio comunale può essere convocato soltanto per questioni veramente urgenti. Eppure qualcuno deve aver sentito che il vento sta cambiando, e allora ha stuprato la democrazia e le istituzioni comunali per far passare l’ennesimo grande affare prima che qualcuno possa discuterne o informare i torinesi. Un affare oltretutto che è già assegnato a una società costruttrice veneta, in cui avrebbe interessi il solito gruppo Gavio, e che dunque non avrà ricadute nemmeno sulle aziende torinesi del settore.

Questa vicenda è vergognosa e dimostra come il centrosinistra sia caduto in basso, al servizio esclusivamente degli speculatori. Domani nessuno ne parlerà se non in toni trionfalistici, “l’ennesima riqualificazione urbanistica” con un bel rendering pieno di verde, ma fatta in realtà solo di cemento e supermercati. Gli unici che possono far conoscere le manovre dei Chiamparino e dei Fassino siamo noi. Passate parola.

[tags]torino, urbanistica, edilizia, speculazione, alenia, corso marche, chiamparino, fassino, gavio[/tags]

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9 commenti a “Le mani sulla città: cemento al posto dell’Alenia”

  1. Pippo:

    Ma da Chiamparino col cappello da alpino che cosa volevi aspettarti?
    Uno che va a giocare a carte con Marchionne, che è favorevole al piano Fiat per Mirafiori.
    Speriamo che due o anche più consiglieri del Movimento 5 Stelle entrino in Comune, se vincesse anche Coppola sarebbe meraviglioso.
    Tanto è uguale a Fassino degno erede del cementificatore-inceneritorista Chiamparino.
    E se vincesse Coppola cosa diranno?
    È colpa dei “grillini” se abbiamo perso”!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Eredi della sinistra si chiamano… ci sarà Berlinguer che si rigira nella tomba!

  2. Polemico74:

    Nel tuo curriculum leggo che hai fondato vitaminic, poi su un’intervista a gianluca dettori trovo:

    Vitaminic è stata realizzata insieme a Franco Gonella e Adriano Marconetto: vi conoscevate da tempo, eravate amici?
    Si dai tempi dell’università;

    Puoi spiegare la cosa?

  3. Polemico74:

    Da parte di elleyden:

    1. Al massimo il cemento sarà sopra il cemento, visto che sul sito di Alenia Areonautica le uniche piante che crescono sono le erbacce nelle crepe dei capannoni vuoti. Quindi non si “cementifica” nulla.

    2. E’ anche una risposta a Finmeccanica che aveva fermato i progetti di spostamento di Areonautica a Caselle (TO) giustificandosi che non poteva spostare i siti da Corso Marche a Caselle finchè non fosse stato modificato il piano regolatore. Solo che nel frattempo stava già iniziando a spostare i siti produttivi a Cameri (NO). Non per niente 10 giorni fa i dipendenti di Areonautica hanno scioperato bloccando la tangenziale.

  4. Marco:

    “Cemento al posto dell’Alenia” e’ un titolo ridicolo. Di cos’era fatta l’Alenia, era un boschetto profumato?
    I dubbi su case inutili e centri commerciali in sovrannumero li ho anch’io, e anche sulla trasparenza dei palazzinari, ma come per la variante 200, qui si costruisce dove c’erano gia’ case o fabbriche e/o degrado.
    Attaccate su cose reali, non su fantasie ideologiche.

  5. marco:

    Ciao Vb,
    innanzitutto in bocca al lupo per questa nuova avventura che mi auguro di cuore possa coronarsi in un bel successo.
    Sono però a chiedermi come mai ogni tanto perseveri nel lanciare affermazioni sul gruppo Gavio che, essendoci dentro, non hanno molta sostanza. Già una volta ti avevo detto che, secondo me, sarebbe meglio se tali affermazioni venissero da te pronunciate solo a fronte di riscontri oggettivi concreti ed inoltre non è detto che se una impresa è di Poggibonsi la forza lavoro è per forza di quelle parti. Anzi, sempre di più conviene costruire come ATI ed il pool delle imprese usa manodopera locale.
    Ripeto come nei miei prec post che non stò difendendo in alcun modo chi mi paga e sicuramente ribadisco che se sono arrivati dove sono è perché “qualcosa” è successo in passato (e quindi scheletrini ne hanno sicuramente anche loro).
    Tuttavia “vissuta da dentro” ti dico che qui si fa una fatica boia a tenere botta al mercato ed in primis la proprietà si sbatte h24 per garantire l’impiego a tutti i suoi seimila e più dipendenti (nessun licenziato o cig in tutti questi anni di schifo a meno di “cappellone”). E questo impegno morale che la proprietà si è assunta autonomamente senza che glielo chiedesse nessuno, secondo me, va comunque a loro onore. Le regole del gioco sono poi quelle che adesso inizi a conoscere anche te e quindi fra poco capirai perché alcuni cattivi sono cattivi per forza.
    Ma mi spieghi chi, con oltre un mld di euro in banca, continuerebbe a quarant’anni a lavorare e farsi dare dello stronzo, invece di godersi i figli piccoli e farsi i cavoli suoi ?
    Scusa ma conoscendo questi cattivi mi sentivo proprio di scrivertelo.
    Comunque forza !!!!!

  6. Antonio Fucile:

    Ciao Vittorio, come sai non sono di Torino: mi vorresti spiegare quale zona del capoluogo è coinvolta dalla variante 200 (magari indicandomi qualche punto di riferimento più che il solo nome del quartiere)?
    Già che siamo parzialmente in tema: dalla scalinata di Palazzo Nuovo è possibile vedere il cantiere vicino, probabilmente destinato a un parcheggio. Da questo cantiere stanno venendo alla luce dei resti medioevali: riuscite (come MoVimento di Torino) a sapere se saranno conservati o invece distrutti?
    Ovviamente pazienterò per la risposta, capisco che in questi giorni tu sia stra-impegnato. In gamba!
    Grazie

  7. vb:

    @polemici vari: Nessuno dei tre fondatori di Vitaminic (Dettori, Gonella e Marconetto) era un tecnico, per cui, prima di fondare l’azienda, sparsero la voce e cercarono un ingegnere… e quello ero io. Entrai nel gruppo prima ancora che l’azienda esistesse, ricevetti la mia dose di quote societarie sotto forma di opzioni e fui il direttore tecnico.

    Quanto a Finmeccanica, al momento il piano industriale non esiste e dunque non esiste nemmeno una richiesta del genere “case in cambio di Caselle”: per come è congegnata la cosa, può benissimo essere “case in cambio di niente”, anzi pare l’esito più probabile.

    Infine, rispetto al cemento, l’impatto ambientale (da surriscaldamento, impermeabilizzazione dei suoli, traffico, pressione dovuta alla densità umana) di un grosso stabilimento neanche troppo utilizzato è ben diverso da quello di un quartiere con decine di migliaia di abitanti con annesso grattacielo di 100 metri e centro commerciale…

    Comunque aspetto nuove polemiche: in questi giorni volete che non parta un po’ di fango anche verso di me? L’altro giorno una simpatizzante del PD ha “denunciato” sulla mia bacheca che nella mia ditta era pieno di precari schiavizzati, peccato che io da quattro anni lavori come libero professionista e non abbia più alcun subordinato diretto…

  8. vb:

    @marco: Sul gruppo Gavio: diciamo che in Piemonte è molto potente e anche coinvolto in varie vicende… beh, vedi ad esempio questo estratto da un libro di Travaglio, la prima cosa che ho trovato: http://www.spintadalbass.org/images/mani_sporche.pdf Ovviamente questo non vuol dire che sia tutto da buttare, anche perché il settore del cemento è così… o così o, come dici tu, ci rimettono seimila persone. E quindi, senza entrare nel merito se siano i politici che si fanno corrompere o gli industriali che corrompono, speriamo di costruire un sistema più sano in cui la corruzione non ci sia più.

    @Antonio: Variante 200 = Scalo Vanchiglia = grosso modo area tra corso Novara, corso Regio Parco e via Bologna.

  9. Marco:

    Visti gli impegni che hai in questo periodo ti ringrazio doppiamente per aver comunque trovato il tempo per leggere e rispondere al mio post. Mio malgrado ritengo che Travaglio non è un riscontro oggettivo concreto (sebbene anche Io lo ascolti con estremo interesse e partecipazione) in quanto ad esempio SITAF non è una società di Gavio (è partecipata anziché controllata) e se solo spendi 4 minuti con “qualcuno” di quelli che che hai conosciuto recentemente e che vivono da anni alle ns. spalle in Comune ed in Regione e che “conoscono” i veri padroni, comprenderai ancora meglio come “alcuni” fanno imprenditoria ed “altri” sono costretti a farla in quel modo. E capirai perché la mafia si deve combattere qui e non in Sicilia. L’augurio finale lo condivido e mi auguro che un giorno sia possibile effettivamente perseguirlo con serietà ed impegno civile.
    Ti ritengo una persona seria e responsabile e vorrei evitare di vederti lentamente scivolare nel pantano delle mediocrità a far compagnia a quei 4 badola che cercano di rimanere attaccati ad una cadreghina perché non sanno fare altro. Ecco perché mi sono permesso di scriverti tutto questo, non derogare da quanto fino adesso ci hai detto e scritto: Onestà, sincerità ed impegno. Un grossissimo in bocca al lupo e …forsa toro!!!

 
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