Punto Ambiente chiude, una vittoria dei cittadini
Ogni tanto l’impegno paga; e per tutti quelli che negli anni hanno passato notti insonni per la puzza che si spandeva per Torino oggi ho una buona notizia.
Questa mattina infatti, durante un’audizione, l’amministratore delegato dell’Amiat Maurizio Magnabosco ci ha comunicato che il tristemente famoso impianto di compostaggio Punto Ambiente di Druento, di proprietà del Cidiu e responsabile delle puzze che ammorbano Torino ormai da alcuni anni, verrà chiuso e sottoposto a una radicale ristrutturazione per eliminare gli odori. Non conosciamo né i tempi né i dettagli, ma la notizia è data per sicura ed è stata comunicata anche da altre fonti.
Sin da quando siamo entrati in consiglio comunale ci siamo battuti per la chiusura dell’impianto con ogni mezzo a disposizione, fino a riuscire a far approvare lo scorso 13 febbraio in Sala Rossa un ordine del giorno con cui la Città sottoscriveva la richiesta di chiusura nel caso in cui la puzza non fosse sparita entro aprile. Naturalmente, se la chiusura è avvenuta è anche per l’impegno delle autorità cittadine e provinciali, a partire dall’assessore Lavolta, nel portare avanti il problema e mettere i proprietari dell’impianto di fronte alle proprie responsabilità ; eppure penso che se non ci fosse stata la pressione continua dei cittadini infuriati, che hanno mandato lettere ai giornali e inseguito i politici in ogni occasione, e anche la nostra azione dentro le istituzioni, probabilmente la chiusura non sarebbe mai avvenuta.
Resta però da capire chi pagherà per le notti insonni dei torinesi e per lo spreco di denaro pubblico in un impianto nato inutilizzabile e costato già oltre venti milioni di euro, a cui se ne aggiungeranno dodici (pare messi da privati) per la riconversione al compostaggio anaerobico (che non puzza) con cogenerazione di energia da biogas. Ma ora potremo pensarci con più calma…
[tags]ambiente, rifiuti, puzza, torino, druento, punto ambiente, amiat, cidiu[/tags]
15 Marzo 2012, 16:53
Dispiace solo per le diossine prodotte dalla combustione del biogas
16 Marzo 2012, 08:48
rccs: se riesci a produrre diossina con il biogas, spiegami come fai.
La tetraclorodibenzodiossina (quella di Seveso) se non hai del cloro in giro non la fai.
Avessi detto della presenza di acido solfidrico, monossido di carbonio o silano nel gas che danno problemi rispettivamente agli animali ed ai motori a ciclo otto, acrei potuto accettare la critica.