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domenica 22 Aprile 2012, 10:56

Televisione e Movimento

La mia seconda apparizione televisiva nazionale in un giorno e mezzo è andata in onda ieri mattina, sempre su La7 (anche se gli inviti erano indipendenti e separati). A Omnibus, trasmissione di approfondimento del mattino condotta da Andrea Pancani, il trattamento è stato molto diverso dalla serata a Piazzapulita: invece di cinquanta secondi, ho potuto parlare per venticinque minuti, su un totale di due ore di trasmissione.

Ero l’unico “politico” partecipante (niente commistioni con i partiti) e mi sono trovato di fronte a un gruppetto di esperti e giornalisti; un paio chiaramente ostili, che hanno provato a mettermi in difficoltà accusandoci di antipolitica, inconsistenza e così via, e un paio piuttosto amichevoli, che invece hanno apprezzato e difeso le cose che dicevo.

Mi è sembrata tutto sommato una trattazione onesta, con il giusto grado di aggressività (non si può certo pretendere di sentirsi dare sempre ragione) ma anche con ampio spazio per intervenire. E credo di aver fatto fare bella figura al Movimento, a giudicare dai commenti ricevuti da voi e anche dal conduttore.

(A Piazzapulita, dopo il post di venerdì, non penso invece che avrò altre chance, anche se in proposito vorrei chiarire che non li ho tacciati né di censura né di scarsa professionalità, se mai del contrario: di avere in mente un format talmente spettacolarizzato che tutto deve essere pianificato in anticipo.)

All’ora di pranzo, poi, è uscito Beppe: da una parte ha messo in home page il mio post e il mio video di Piazzapulita, dall’altra ha fatto un post principale in cui attacca le televisioni e chi ci si va a sedere. L’analisi di Beppe è nota ed assolutamente corretta, riprende quello che io avevo già descritto nel post. Tuttavia, io non sono così radicale nella conclusione, e penso che sia sbagliato rifiutare la televisione sempre e comunque; la domanda che ci si deve porre è se la partecipazione televisiva possa avvantaggiare o danneggiare il Movimento.

Nel mio caso, da Piazzapulita saremmo usciti meglio o peggio se la trasmissione fosse stata identica ma senza i tre minuti miei e di Federica Salsi? Secondo me ne saremmo usciti peggio; e fa bene al Movimento far vedere che c’è altro insieme a Grillo, e che il voto serve a mettere nelle istituzioni persone capaci e convincenti e non dei bambini che dipendono dagli slogan del guru.

Il problema nasce tuttavia se singoli consiglieri finiscono per diventare ospiti fissi, due volte al mese in mezzo ai politici, o peggio ancora se cominciano a darsi da fare per apparire; o se in televisione ci vanno persone che magari si sentono dei grandi comunicatori, ma che poi, di fronte al marchingegno, fanno oggettivamente delle figuracce. Le eventuali apparizioni di movimentisti devono essere poche e incisive, lasciando il segno e la voglia di saperne di più, in modo da invogliare il passaggio a Internet o al contatto diretto.

Finora non c’è stata alcuna strategia mediatica “del Movimento”; sia Grillo che ogni singolo consigliere fanno le proprie uscite e pianificano le proprie apparizioni senza parlarsi. Questo è sbagliato, ed è necessario concordare un piano d’azione intelligente, che preveda da una parte un briciolo di fiducia in più nei nostri “ragazzi”, e dall’altra un freno consapevole alle vanità e alle ingenuità dei singoli. L’importante è che venga fatto in maniera coordinata e condivisa tra tutti e che non succeda, come adesso, che ognuno decida per sé se accettare e cosa dire, e che alcune persone rischino di finire troppo spesso sui video nazionali a farsi omologare.

[tags]movimento 5 stelle, beppe grillo, televisione, la7, omnibus, piazzapulita[/tags]

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21 commenti a “Televisione e Movimento”

  1. Francesco CH:

    Gentilissimo Bertola,

    ho seguito ambedue le sue apparizioni in TV di questi giorni, e ho notato che per esempio ad Omnibus lei è stato attaccato in quanto le sue proposte erano considerate irrealistiche, oppure demagogiche, dagli altri ospiti.

    Vorrei porre alla sua attenzione una proposta semplicissima e geniale per AZZERARE LO SPREAD e salvare l’economia italiana SENZA BISOGNO DI USCIRE DALL’EURO: si tratta del tax backed bond
    ( h t t p : / / i t . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / T a x _ b a c k e d _ b o n d ).

    Non si tratta di una proposta irrealistica o demagogica, bensì di una idea con una solida base teorica alle spalle. Si tratta di uno strumento finanziario concretamente quasi equivalente all’eurobond ( h t t p : / / i t . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / E u r o b o n d ) ma con la notevole differenza che qui si fa tutto in casa senza bisogno di alcun intervento dal parte della Banca Centrale Europea e senza bisogno di mendicare i soldi ai tedeschi.

    In pratica, aggiungendo la clausola del tax backed bond sugli attuali titoli pubblici italiani, lo stato può riacquisire in caso di emergenza la sua sovranità monetaria pur restando nell’euro.

    Insomma, hai tutti i vantaggi della sovranità monetaria eccetto quello di non potere svalutare la moneta.

    Ci dia un occhio perché merita davvero. Oltretutto l’autore della proposta del tax backed bond sarà qui in Italia a illustrare questa proposta il mese prossimo, e precisamente giovedì 17 maggio 2012, durante l’ITforum (la più grande fiera italiana dedicata alla finanza, al trading, all’economia). Qui tutte le informazioni:

    h t t p : / / w w w . f a c e b o o k . c o m / D e m o c r a z i a . M M T . I t a l i a / p o s t s / 2 7 9 2 0 0 0 3 2 1 6 7 5 6 3

    h t t p : / / w w w . i t f o r u m . i t / i t f o r u m – 2 0 1 2 – r i m i n i / p r o g r a m m a . h t m l ? m o d e = r e l a t o r i & i d _ r e l a t o r e = 3 7 & d a t a = a l l

    NOTA: Warren Mosler, è uno dei padri della Teoria Monetaria Moderna
    ( h t t p : / / i t . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / T e o r i a _ M o n e t a r i a _ M o d e r n a )
    di cui Paolo Barnard ora è diventato il principale divulgatore italiano. In realtà la Teoria Monetaria Moderna è la versione “americana” della Teoria del Circuito Monetario, chiamata anche circuitismo (qui uno studio dell’agenzia dell’entrate sul circuitismo: h t t p : / / w w w 1 . a g e n z i a e n t r a t e . i t / u f f i c i o s t u d i / p d f / s e m i n a r i / s e m i n a r i o _ e v a f i s _ c i r c m o n . p d f ).
    Il circuitismo è stato elaborato e sviluppato in Italia e il suo fondatore è Augusto Graziani ( h t t p : / / e n . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / A u g u s t o _ G r a z i a n i ). Glielo dico perché se per caso volesse approfondire vi è un cospicuo numero di libri in italiano sui circuitismo facilmente reperibili ed economici.

    ps
    ho dovuto mettere gli spazi tra i collegamenti esterni per via del filtro

  2. claudio c:

    Ho sempre pensato che il fatto che il M5S non fosse un partito non volesse significare anche l’assenza di qualsiasi forma di organizzazione e di coordinamento generale. Andare in televisione vuol dire fare comunicazione e quindi bisogna selezionare uno o più portavoci che sappiamo comunicare. Altrimenti non servirebbe nemmeno Grillo in persona visto che, a detta di tutti voi del M5S altro non è che un portavoce, un megafono ovvere proprio un comunicatore di grande capacità. Detto questo, giusto quello che dici tu in questo post, giusto il “warning” nel post di Grillo sui pericoli dell’andare in televisione, sbagliato andare in TV in modo scoordinato e disordinato.

  3. mfp:

    Cmq fattelo dire: sei una macina!!! Sguardo fisso nell’obiettivo, spippolamento verbale costante, ciuffo ribelle sbiancato che ci sta tutto… e anche quei brufoloni sulla fronte stanno bene li’ dove stanno a marcare il fatto che non sei un prezzolato di merda a cui qualcuno paga la casa e se ne va in vacanza alle Antille per apparire sempre bello e abbronzato nei propri video autopromozionali (ogni riferimento a Formigoni o Pecoraro Scanio e’ puramente intenzionale).

  4. Francesco CH:

    Segnalo l’intervista di oggi su Wallstreetitalia a Warren Mosler sul tax backed bond:

    http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1365466

  5. Piero:

    Il principio è poi sempre lo stesso: finché la televisione (come anche altre realtà e tecnologie terrestri) è al servizio dell’uomo, della società e delle sue esigenze, in modo imparziale ed equo, è da accettare. Quando invece la televisione diventa uno strumento fazioso per soggiogare l’uomo e dominarlo, diffondendo falsità ben confezionate a beneficio esclusivo di una oligarchia che la controlla a proprio vantaggio, allora è da lasciar perdere. “La TV è stata fatta per l’uomo e non l’uomo per ‘farsi omologare’ dalla TV.” Cfr. Mc. 2,27.

  6. polemico74:

    Per chi pensa che ci sia una terza via tra gli attuali partiti e il populismo demagogico e razzista di grillo e dei suoi adepti, per chi pensa che ci sia ancora bisogno di Sinistra:

    http://www.soggettopoliticonuovo.it/

  7. Cloud:

    Adesso rimettono L’ICI sulla prima casa che bello però io lo farei pagare per adesso solo ai ricchi visto che loro c’è l’hanno i soldi e no farlo pagare alle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese o fanno la spesa o pagano L’ICI avete capito cari politici di destra e di sinistra la gente si è rotta i politici non ha più idee avete capito bene cari italiani i politici di destra e di sinistra non hanno più idee per come cambiare L’Italia io alle prossime elezioni voterò il movimento 5 stelle vediamo se gli italiani avranno capito e voteranno anche loro il movimento 5 stelle adesso siamo al 10 per cento.

  8. polemico74:

    Attendo un bell’articolo sul fatto che la mafia non strangola la gente…

    Certe cazzate ignobili meglio farle passare in silenzio, esattamente come fanno PD, PDL e compagnia cantante

    Per un’alternativa di sinistra all’attuale sistema anti-democratico e alla deriva fascistoide dei grillini:
    http://www.soggettopoliticonuovo.it/

  9. cadma:

    Credo che se, finito l’effetto amplificatore di Grillo questo movimento (di cui io non faccio parte, sia ben chiaro) saprà rispettare le regole che si è dato e continuare a far politica in modo più onesto e moderno degli attuali partiti si finirà di parlare di Lui come il grande Guru che offende a destra e a manca e che spara ca… e di etichettare il movimento. Dopo 70 anni siamo ancora a ragionare per categorie DESTRA-SINISTRA COMUNISMO-FASCISMO.
    Non dimentichiamoci che il nazionalsocialismo e il fascismo (due dittature) sono nate dal partito socialista che era nato con idee di difendere i lavoratori più umili, le classi più disagiate. Grillo non è infallibile, e le cavolate le spara anche lui ma non è il LEADER del movimento. Credo che col discorso sui mafiosi volesse più mettere in rilievo che la mafia non ha interesse a sterminare la popolazione se sottomessa perchè la sfrutta direttamente e la popolazione le serve (anzi, fa parte della popolazione…) mentre certi gruppi finanziari stranieri con scelte fatte a tavolino su finanza, sanità ed ambiente a migliaia di km di distanza possono far fallire uno stato e ridurre in miseria milioni di persone. Una visione apocalittica forse…ma qualcosa mi dice che se è vero che la finanza e le multinazionali non ammazzano con la lupara non hanno di certo in cima ai loro pensieri il benessere della popolazione (vedasi i pasticci nella sanità, nelle nuove tecnologie alimentari e agricole etc etc)….ricordate Erin Bronkovich?

  10. D# AKA BlindWolf:

    @polemico74: il bell’articolo lo puoi leggere da Leonardo (che grillino non è):
    http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/ghpjrY/~3/iiFA7nOuAI0/la-macchina-delle-cazzate.html

    Buona lettura.

  11. polemico74:

    @cadma: le categorie di sinistra e destra sono attuali oggi piu’ che mai. Il fatto che non ci siano piu’ partiti forti a fare una politica di sinistra e’ il vero problema. Oggi governa la destra, in tutta Europa, a volte una destra liberista, a volte una destra moderata. Se voi pensate che il m5s possa fare una politica ne’ di destra ne’ di sinistra pensate una cosa assurda e infattibile. Infatti per esempio le risposte del m5s sull’immigrazione sono di destra, di destra razzista. Per il resto tanto qualunquismo e poche buone idee peraltro scopiazzate qua e la’.

    @D# AKA BlindWolf: Grillo e’ stato mal interpretato…ahahah…mi ricorda qualcuno…basso, con i capelli finti…

  12. D# AKA BlindWolf:

    Vedi, polemico74…
    Grillo sicuramente ha detto una frase strumentalizzabile (ed è colpa sua, se tocca un argomento delicato con poco tatto), cosa che è puntualmente avvenuta. Ma non ha detto che la mafia non uccide (ha detto che fa solo lo stretto indispensabile), nè ha giustificato la mafia (ha detto che altre entità ufficialmente non criminali a suo parere fanno di peggio – poi questo è opinabile quanto vuoi). Poi sei libero di credere e/o capire quello che vuoi…

    Per quanto riguarda il discorso destra/sinistra: stiamo a discutere del sesso degli angeli.
    Piccola presentazione: io mi definisco progressista. Non sono legato a nessun partito. Ho votato PdS/DS/Ulivo (mai il PD), IdV, SeL, M5S alle ultime regionali in Piemonte (come lista, ma la Bresso come presidente) ed anche Rifondazione (nel 1994) e Per il Bene Comune. I termini di “destra” e “sinistra” si riferiscono alle posizioni politiche di un secolo fa; forse non sono da buttare ma sono evoluti, ed in più direzioni. Esempio rapido: la sinistra, tradizionalmente, è dalla parte dei lavoratori e degli immigrati. Ma se l’operaio guarda con diffidenza l’immigrazione perchè rischia di perdere il posto in favore di un extracomunitario sottopagato e vive in un quartiere-ghetto, questa definizione tradizionale non salva capra e cavoli. Poi non stupirti se l’operaio passa alla destra sociale o, peggio, alla Lega.
    Guarda (è solo un esempio, tra i tanti modelli) il “political compass”. Invece che mettere un asse con una dx ed una sx ne mette due: libertà personale e libertà di impresa. Ma di assi ne possiamo aggiungere quanti ne vogliamo: livello di tradizionalismo, attaccamento o rifiuto dello Stato… ed ogni asse che aggiungiamo introduce un grado di libertà in più; il mondo è complesso, vogliamo ridurci solo ad un asse “sinistra-destra”?
    Grillo sull’immigrazione ha delle posizioni che condivido poco (io sono più liberal), ma molti nel movimento (specialmente chi viene da sinistra) hanno un’apertura maggiore (ne ha parlato Vittorio in questo blog). Inoltre nel programma ufficiale non mi pare che ci siano posizioni “razziste” sull’immigrazione. (Ah, e dire “limitiamo l’immigrazione” non mi pare che sia un’affermazione razzista. E’ una politica, anche criticabile, ma il razzismo è altra cosa.)

    Poi sei liberissimo di portare avanti la politica che preferisci e con i mezzi (purchè non violenti) che vuoi. E’ il bello della democrazia.

  13. polemico74:

    D# AKA BlindWolf,
    ti stupirai ma abbiamo votato e non votato esattamente gli stessi partiti fatta eccezione per il M5S
    Non dare la cittadinanza ai bambini stranieri nati qui, voler rimandare i rumeni a casa loro per me e’ razzismo, dire che d’alema si deve portare gli immigrati a casa sua, che l’immigrazione destabilizza gli stati e’ razzismo
    Io sono sdegnato e deluso da tutti i partiti che abbiamo votato, ma resto una persona di sinistra.
    E una persona di sinistra non pensa che il 25 Aprile sia il giorno per mandare affanculo i giornali invece che per ricordare i partigiani che sono morti e hanno combattuto per darci la liberta’.
    Capisco che il metodo (che poi ci sarebbe da discutere sulla democrazia del M5S) possa attrarre, ma non si puo’ pensare che l’onesta’ della classe politica sia il fine e non il mezzo.
    E’ ancora possibile fare politica a sinistra e da sinistra, credici!

  14. cadma:

    Non sta a me certo difendere Grillo e non ho nessuna intenzione di farlo, ho solo detto quello SECONDO ME voleva dire (io almeno l’ho recepito così).
    D’altra parte se andiamo a vedere in altri spettacoli (PROVOCATORIAMENTE ma neppure tanto) ha affermato che l’unica azienda in attivo in Italia è la mafia e dato che spesso ri-investe in attività lecite, che non ci tolgano anche quella!….una chiara cavolata se presa sul serio ma evidentemente una battuta per metter in rilievo che economicamente parlando stiamo raschiando il fondo del barile. Che poi la battuta non faccia ridere e sia infelice è vero.
    Ce lo vedete un Beppe che elogia la malavita dopo un sacco di casino per togliere i pregiudicati dal parlamento? Per carità tutto è possibile ma è una interpretazione che non condivido.
    Ricordo anche che le dittature di singoli o di partito(fascismo, nazismo, comunismo) controllano tramite l’esercito e polizie di varie tipo le libertà individuali.
    Non mi pare che il comico nè il M5s ambisca a questo (anzi, il contrario) e neppure la maggioranza dei cittadini, di qualsiasi idea essi siano.
    Per evitare una deriva in senso AUTORITARIO o DI PARTITO tipo sovietico (e saremmo di nuovo da capo) bisogna che cambi la mentalità dei cittadini.
    Se ognuno di noi non si sente parte dello Stato (cioè di una COMUNITA’ ORGANIZZATA, FITTIZIA ma organizzata) sarà sempre difficile una partecipazione di tutti.
    Il comico invita a questo e non mi sembra un MALE. O sbaglio?
    Preferiamo chi ci dice “votatemi che ci penso io”?
    LIberi di farlo.
    Il principio UNO VALE UNO è sbagliato? E’ vero, non è certo una novità, ma quando non si fa altro che parlare di LEADER, capi, capicorrente, e si confonde un partito con il suo fondatore non ce lo stiamo dimenticando?
    L’invito ad interessarsi personalmente a come vengono gestiti i soldi di tutti è sbagliato?
    Gli riconosco il merito di avermi ricordato (e avermi fatto vergognare un pò) che non si può sempre delegare ad un partito e a pochi il nostro futuro.
    E voglio provocatoriamente far pensare:
    siamo sicuri che non ci siano idee giuste (o parzialmente) sia nella destra che nella sinistra ma che se uno sposa uno schieramento non finisce inevitabilmente per avere tra i piedi anche idee sbagliate sia da una parte che dall’altra?
    Io infatti non mi riconosco nè in uno schieramento nè nell’altro, che quelli che non vanno a votare soffrano della stessa sindrome? L’etichetta qualunquismo è sbagliata:
    questo movimento da quello che leggo è IL PRIMO che abbia introdotto nei discorsi il problema dell’arretratezza tecnologica del paese proponendo soluzioni, nel campo delle comunicazioni, spiacevoli per chi detiene monopoli ma che aprono scenari molto interessanti, da tutti i punti di vista. E molto altro.
    Mentre passavamo ad ascoltare in TV le chiacchere dei soliti noti su Escort &C (pro e contro, si aben chiaro) l’economia andava sempre peggio, Grillo gridava negli spettacoli (e a ragione: andatevi a rivedere i filmati), chi governava negava la crisi (mentre i partiti investivano in BOT e altro all’estero, oggi sappiamo).
    Ora, che sia colpa dei mercati esteri (per chi ci crede), che sia colpa di chi ci ha governato nel recente e remoto passato, che sia colpa della Globalizzazione, della costruzione dell’europa male assortita, della mancanza di sovranità sulla moneta, et etc resta il fatto che il nostro Stato paga gli stipendi vendendo il debito ed oggi NON CE LA FACCIAMO PIU’.
    Un sistema del genere non può andare avanti in eterno, o meglio, può, se c’è chi ti presta i soldi man mano che servono. Ma si dipende sempre più dagli USURAI. LA colpa però di chi è? Di me che mi indebito per fare andare avanti la baracca (e mi guardo bene dal dirlo in giro) o dall’usuraio che pretende gli interessi?
    Il comico in questione è UNA VITA che mette in guardia dagli sprechi e da tante altre cose che non vanno.
    Ho rivisto un suo spettacolo che risale a PRIMA dell’ingresso nell’EURO ed è di una coerenza rispetto ad adesso esemplare. Cavolate? Liberi di giudicarle come si vuole ma almeno coerenti nel tempo.

    Per quanto riguarda la distinzione DESTRA-SINISTRA non voglio dire che siano uguali le idee di un tipo dall’altro ma che OGGI NEI FATTI la confusione è notevole e le politiche di centro-destra e centro-sinistra si assomigliano sempre più.
    Da notare che TUTTI i partiti si richiamano a qualcosa di irrealizzabile:
    1) la LEGA parla di PADANIA e secessione (poi tramutata in un più prudente FEDERALISMO) ma giunta al potere se la dimentica, solo ogni tanto la agita come spauracchio (più per accontentare la base che per vera convinzione, è l’impressione).

    2) Molti parlano di COMUNISMO nel senso di ABOLIZIONE DELLA PROPRIETA’ PRIVATA ma ovviamente A PAROLE: i più motivati sono sopratutto coloro che non hanno niente, più uno è benestante e più diventa conservatore (vedasi molti neri USA che sono diventati classe conservatrice: ovviamente quelli che hanno fatto i soldi, non la maggioranza che sbarca a fatica il lunario). Si salvano gli idealisti VERI ma sono merce rara, in giro ne vedo pochi

    3) A destra tutti si professano LIBERISTI e PER IL LIBERO MERCATO salvo poi non disdegnare gli aiuti statali(soldi della nostra comunità di 60 milioni di capocce) e guardarsi bene dal rinunciarvi (torniamo al detto partenopeo citato in precedenza)….
    E potrei continuare.

    Tornando al M5s ho letto il programma e mi sembra decisamente più orientato a “sinistra” perchè non difende i potenti (multinazionali etc) una sua eventuale deriva a destra (o a sinistra nel senso di PARTITO AL POTERE) non è impossibile, per carità, infatti il fascismo che oggi viene etichettato come la Destra più estrema (se non sbaglio) mentre negli intenti (propagandati) c’era il benessere dell’Italia e degli Italiani, ma francamente improbo perchè è la struttura stessa del movimento che non dovrebbe consentirlo.
    Certo, se mi si dice che “COMANDA GRILLO ed espelle chi gli pare” il fatto è inaccettabile, se invece, viene espulso chi non rispetta il programma e il non-statuto e vuole continuare a ragionare in termini di partito tradizionale ci può stare. Resta il fatto che il NON-statuto ed il programma non possono nè devono essere un TOTEM ma DEVONO poter essere messi in discussione da chiunque in qualsiasi momento e sottoposti al parere di tutti. In tal caso se Grillo CONTA UNO chi vince è la metà più uno. Si potrebbe obiettare che NON SEMPRE le maggioranze hanno idee giuste. Pur essendo vero, è un rischio che bisogna correre. Basta che si possa sempre ridiscutere tutto, sulla base di eventuali nuovi atgomenti, è chiaro.

    Tutti i partiti parlano di INTERESSE DELLA POPOLAZIONE e DI POPOLO SOVRANO e LAVORANO PER IL BENE DELL’ITALIA …. avete mai sentito un politico che dica:
    votateci che una volta al potere voi sarete trattati come sudditi e noi faremo quello che vogliamo? Ovviamente neppure un RE, un IMPERATORE dirà mai una cosa del genere (accà nisciuno è fesso dicono a Napoli, se non sbaglio) al max si limiterà a dire che è di origine divina, non espliciterà mai a voce le conseguenze di tale affermazione, altrimenti anche i più ingenui comincerebbero a farsi delle domande.

    CONCLUSIONE
    è però vero che prima questo movimento si libererà dell’ingombrante NOME e presenza del comico e meglio sarà perchè ad essere etichettati saranno a decine e non un singolo (se pur spesso simpatico).
    Chiarisco che lo stesso discorso vale per IDV di Di Pietro e PDL di Berlusconi, SEL di Vendola etc (come si vede non siamo in grado di parlare di un partito senza coinvolgere una persona in carne ed ossa, magari il suo fondatore).

    Ma forse fa COMODO fissare l’attenzione su di lui e PESARE ogni cavolata che dice per dimostrare che il M5S non vale niente.
    Ma la realtà è diversa.
    E’ sufficiente che i partiti (e alcuni già lo stanno facendo almeno a parole) prendano le idee dal movimento e il movimento si sgonfierà.
    Ma c’è un piccolo particolare:
    M5s è difficilmente replicabile almeno dai partiti tradizionali perchè ha un NON-statuto ed è molto diverso come organizzazione e rinuncia ad un sacco di soldi.
    Riuscirà chi entra nel movimento a non perpetuare i privilegi ormai noti? La risposta è nell’organizzazione stessa.
    In realtà o un movimemto segue la strada di M5s o riesce ad umularlo solo in parte.
    Forse questo sarà sufficiente per recuperare la fiducia degli elettori, forse no.
    E del comico che esalta la mafia?
    Quella è proprio un’altra scienza, FANTAscienza.

    Saluti a tutti

  15. cadma:

    POST SCRIPTUM
    Sulla questione immigrazione ho ascoltato la registrazione in cui diceva che il Governo si stava perdendo nella questione dei figli degli immigrati quando al momento ci sono questioni più stringenti per cui bisogna fare presto altrimenti chi vive qui in Italia non saprà che farsene della cittadinanza Italiana perchè sarà costretto ad andarsene. Se ha sparato altre cavolate sono SUE e solo sue.
    Non credo che parli a nome di migliaia di persone (non ne ha nè i diritti, nè il potere).
    Personalmente non condivido quel poco che ho sentito: la questione immigrazione non si risolve con le battute.
    Non mi pare che abbia attribuito al movimento le sue idee.

  16. polemico74:

    @cadma,
    ti do un’alternativa, che non passa da un capo-comico miliardario, che non solletica gli istinti egoisti delle persone, che non discrimina chiunque nella sua vita abbia avuto una tessera di partito come se fosse a prescindere una cosa di cui avere vergogna e che non ha necessita’ di farsi notare con i vaffanculo
    http://www.soggettopoliticonuovo.it/

    è ancora in fasce, il momento giusto di aiutarlo a crescere

  17. D# AKA BlindWolf:

    @polemico74 (commento #13):
    no, non mi stupisco del fatto che abbiamo votato per gli stessi partiti (a parte per quanto riguarda IdV, che a naso non mi sembrava un partito compatibile con il tuo pensiero).

    Lungi da me dal difendere ogni parola di Grillo (qualche anno fa su questo blog ho scritto che concordavo con lui il 60/70% delle volte, ma non di più, e da allora è uscito ulteriormente dalle righe), qui le risposte ai singoli punti…

    premessa) innanzitutto: una frase di Grillo (ad un comizio o sul suo blog) non è un punto di programma. Per una visione dell’immigrazione dall’interno del M5S leggi qui: http://bertola.eu/nearatree/?p=1874

    1) Non dare la cittadinanza ai bambini stranieri nati qui: veramente Grillo non si è dichiarato contrario a prescindere allo ius soli, ha solo detto che non è una priorità, che è solo un argomento per seminare zizzania (infatti i due giorni successivi molti giornali non hanno fatto altro che discutere di quell’uscita). La frase originale era “La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi.” (cosa che è puntualmente avvenuta). Il significato è che non aveva senso parlare del problema quando ce ne sono altri più urgenti, ma è stato interpretato come un giudizio negativo sullo ius soli. Pochi giorni dopo il comico genovese ha specificato meglio: “Io non sono per nulla contrario alla cittadinanza per gli immigrati, ma vanno valutati modi e tempi a livello europeo.”

    2) voler rimandare i rumeni a casa loro: qui vorrei ritrovare le frasi originali. Comunque mi ricordo alcuni anni fa delle uscite infelici su rom e rumeni (che sono anche cose differenti… i rumeni hanno un atteggiamento verso i rom non diverso da quello che un italiano ha verso lo stesso popolo. Inoltre molti rom stanziati in Italia hanno la cittadinanza italiana…). Tali uscite non le ho condivise proprio per niente, ma aspetto di vedere il programma e le idee dei candidati a riguardo (che sono sicuro che saranno molto diverse).

    3) “d’alema si deve portare gli immigrati a casa sua”: non condivido il modo sprezzante in cui è stata espressa questa frase (ovviamente sprezzante nei confronti degli immigrati, non di certo nei confronti di D’Alema :-D), ma il nocciolo del discorso è che i politici spesso non si preoccupano dei problemi che occorrono con un’immigrazione mal gestita, e che se D’Alema (o qualcun altro) vivesse in un quartiere-ghetto suburbano capirebbe che l’immigrazione non dà solo benefici, ma anche dei problemi. Specialmente se è gestita male.

    4) l’immigrazione destabilizza gli stati: di nuovo, vorrei trovare la frase precisa. Di sicuro, specialmente guardando la situazione italiana (che pure ha una percentuale di immigrazione bassa rispetto al resto dell’Europa occidentale), abbiamo delle guerre tra poveri. Così in alto abbiamo i soliti gruppi di potere, in basso abbiamo i forconi ma invece di alzarli ce li puntiamo gli uni contro gli altri. BTW, questa è una frase discutibile e criticabile, ma il razzismo è un’altra cosa. E’ stato molto più razzista l’istituire i CPT (ed è stato un governo di centrosinistra…)

    …per il resto… ben vengano altri movimenti politici, basta che siano di persone corrette, oneste e possibilmente preparate. E che vengano pure da sinistra, dal centro, dalla destra liberale e da quella sociale, ma sempre a rappresentare la gente e non un gruppo di potere. Perchè non è “la destra” o “la sinistra” ad aver rovinato l’Italia, ma un “blob” economico, politico ed anche culturale che continua da tempo a fare da parassita allo Stato attraverso le clientele, la corruzione, i costosi favori al proprio “giro”. Tra schieramenti litigano solo su come ripartire la torta. (No, non penso che “destra e sinistra siano uguali”. Ma tra i loro grossi rappresentanti il più pulito ha la rogna.)

  18. cadma:

    Seguirò con interesse tale movimento anche se il motivo per cui non ho mai preso una tessera è che non mi piaceva come erano impostati i partiti nella loro struttura gerarchica e mi sono sempre chiesto:
    possibile che non si possa interessarsi alla politica senza far parte di un gruppo chiuso, senza dover rispondere ad un capo, senza simboli e bandiere (che secondo me lasciano il tempo che trovano e che lascerei volentieri alle squadre nello sport) senza etichette precostituite?
    Inoltre, quasi tutti quelli che si sono infilati nei partiti tradizionali qui nella mia zona ne hanno ricevuto benefici a vari livelli compreso quello lavorativo.
    Guarda caso anche nell’ambito dei militanti dei partiti ho conosciuto gente disillusa perchè sfruttata dai compagni di “FEDE” e delusa dall’arrivismo generale.
    Mi rendo benissimo conto che fa parte della natura umana competere e cercare di prevalere sul proprio simile ma sono atteggiamenti che devono finire.
    A tale scopo non c’è altro sistema che ridurre DRASTICAMENTE i soldi in ballo dentro e fuori i partiti e introdurre pene severissime per i corrotti e corruttori.
    Se un senatore (o analogo) non avesse nessun privilegio e uno stipendio da 1200 euro quanti si dedicherebbero alla cosa pubblica per sola passione rimettendoci anche? ……..
    Insomma darsi organizzazioni diverse dal passato che consentano di gestire uno stato in modo più efficiente e meno dispendioso. Per non parlare delle competenze individuali.
    Inoltre io metterei un limite di età (70 anni bastano?) per la coperture di cariche pubbliche in parlamento e dentro i partiti o movimenti stessi.
    Non si dice che gli anziani non possano partecipare, tutt’altro.
    Semplicemente dovrebbero essere messi in pensione dall’attività di COMANDO, governo e parlamentare esattamente come succede in qualsiasi altra attività lavorativa.
    Non so se le cose andrebbero molto meglio perchè anche con 10 anni di meno se uno è incompetente e disonesto cambia poco, ma , almeno, dopo 2 mandati oppure raggiunti limiti di età, si garantirebbe un minimo di ricambio di FACCE (che poi dietro ci possano essere sempre gli stessi è un problema che sarebbe troppo lungo discutere qui).

  19. Andrea:

    Ciao Vittorio, ti stimo, ti ho votato e ti seguo. Ecco un paio di consigli/riflessioni sulle tue esperienze in tv:

    1- mi sa che c’ha ragione grillo: la maggior parte della tv tende, con i suoi giornalisti parassiti, a ricoprire tutto di m***a.

    2-quando parli, cerca di tirare SUBITO fuori la storia dei finanziamenti pubblici rifiutati e dello stipendio tagliato: sono due argomenti fortissimi che fanno subito capire allo spettatore chi si trova davanti, cioè non la solita politicaglia bla bla bla.

    3-quando ti parlano di democrazia interna, ricorda a quei sapientoni la storia delle guerre congressuali a suon di tessere comprate, e chiedigli dove vivono quegli storditi…

    Grazie per il tuo impegno, continua così!

  20. cadma:

    TRASFORMAZIONE FUTURA DEL CANONE RAI ANNUALE IN:

    ABBONAMENTO INCLUSIVO RAI+INTERNET+DIGITALETERRESTRE+ RADIO

    Dato che il tema del discorso è: “TV e Movimento” posto qui una ideuzza che è frullata nel mio piccolo cervello malato che ospito, dopo aver ricevuto un depliant dei negozi Expert che reclamizzano una massa di SMART TV ( quelli che consentono di navigare su internet) che stanno invadendo il mercato.
    Il loro costo per me è ancora alto ma c’è da aspettarsi che col tempo scenda.
    La questione che pongo è:

    1) è stato imposto PER LEGGE il digitale terrestre? SI
    2) le case produttrici si sono dovute adeguare? SI

    3) il canone RAI viene considerato come una tassa sul possesso? SI

    4) il canone RAI è EQUO e ben utilizzato dalla RAI? NO

    5) Gli sprechi in RAI ci sono? I compensi esagerati ci sono?
    Questi ultimi se sono coperti dalla pubblicità possono anche stare (anche se avrei da dire qualcosina in merito), altrimenti CICCIA:
    d’ora in avanti la RAI (che paghiamo NOI) paga MENO, risparmia sugli stipendi MILIONARI.

    4) è vero che volevano imporre una legge in modo da applicarlo ad ogni dispositivo in grado di ricevere contenuti audio-video compresi i PC? SI

    alora perchè non IMPORRE PER LEGGE che da una certa data in poi i televisori venduti siano tutti SMART TV?

    Immaginiamo la situazione in un futuro vicino. Vado a comprare un nuovo Tv, non so niente di PC e non li uso ma ora dentro alla tv ho un pc che mi consente di accedere alla rete.
    ma che me ne faccio se da me l’ADSL non arriva?

    A questo punto il problema si sposta SULLA DIFFUSIONE DELLA BANDA LARGA…..dove è già presente è ok, dove non arriva la Smart Tv serve solo per il digitale terrestre.

    In tal caso chi ci guadagna e chi ci rimette??

    1) l’utente che paga il canone e ha il collegamento ad internet GUADAGNA
    2) l’utente che paga il canone e NON ha il collegamento ad internet guadagna una possibilità per il futuro, nient’altro, però non ci rimette NIENTE, anzi.

    3) Il canone così concepito va diviso tra RAI e provider: la RAI CI RIMETTE, in compenso EVADERE IL CANONE non conviene più perchè fornisce un VALORE AGGIUNTO che attualmente non c’è.

    Di conseguenza crollano gli abbonamenti adsl tradizionali: i provider CI RIMETTONO ma acquistano un pubblico enorme che normalmente non avrebbe mai fatto l’abbonamento alla ADSL.

    E’ chiaro che la questione andrebbe studiata bene nei particolari e nella sua fattibilità (anche a costo di pestare i piedi a qualche ditta monopolista) ma aprirebbe ENORMI POSSIBILITA’:

    SE TUTTI I POSSESSORI DI TV HANNO ANCHE IMPLICITAMENTE L’ACCESSO AD INTERNET CON COMANDI SEMPLICI (TIPO TELEVIDEO) RIESCONO A NAVIGARE COSA PUO’ SUCCEDERE?
    NON CAMBIEREBBE NIENTE?………

    A questo punto tutto si sposta su problemi tecnici (sulla larghezza di banda) e sulle scelte che se ne fanno.

    Se dò la banda larga e alta velocità a tutta la popolazione cambia tutto: il digitale terrestre diventa inutile.
    Una rivoluzione da inseguire con tutti gli sforzi. Questa sì:

    non è realistico INTERNET LIBERA E GRATUITA?

    Allora inglobiamola nella TASSA DI POSSESSO SMART-TV.

    E la VELOCITA’ di trasmissione ricezione? Un altro punto da approfondire ma le prospettive sono, per me, entusiasmanti.

  21. cadma:

    PS

    Ovviamente SENZA AUMENTARE di un centesimo il costo del CANONE… senza SE e senza MA.
    IMPORLO PER LEGGE come in effetti è stato fatto fin d’ora.

 
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