Malati di movida
Ricorderete la polemica della scorsa estate, una delle tante montate ad arte dai giornali, su “Grillo contro la movida”. In realtà nessuno vuole fermare la vita notturna o impedire alle persone di divertirsi, ma si vorrebbe semplicemente garantire a tutti la possibilità di vivere in pace in casa propria.
Il video che vedete è infatti stato girato dagli abitanti delle zone “calde” di Torino, da piazza Vittorio a San Salvario; zone che per diverse notti a settimana si trasformano sempre più spesso in una bolgia priva di regole. A nessuno farebbe piacere restare sveglio una notte dopo l’altra, di fronte a persone che in strada si divertono a fare rumore per il puro piacere di farlo, o che si picchiano selvaggiamente, magari mentre i vigili passano e vanno via.
Il Comune ha oggettivamente poche possibilità di gestire una situazione che ormai pare sfuggita di mano; la legge non permette di porre veri limiti alla proliferazione dei locali, e molto del rumore viene prodotto dopo l’orario di chiusura, quando la gente ubriaca si sposta in strada. Eppure, a Torino per vent’anni l’industria dell’intrattenimento notturno ha potuto fare ciò che voleva, al punto che è intervenuta la magistratura per far smontare i dehors abusivi dei Murazzi. Eppure, almeno dal punto di vista della mobilità – San Salvario di notte è invasa dalle auto in cerca di un parcheggio inesistente – il Comune potrebbe fare di meglio.
La vera questione da porsi, tuttavia, è come mai fasce crescenti di persone trovino il disturbo notturno come unico sfogo alla propria voglia di evasione. A qualsiasi persona sociale risulta ovvio cercare di disturbare gli altri il meno possibile, e invece in molte di queste immagini si vedono persone che nel fare rumore, nel sapere di danneggiare qualcun altro, sembrano trovare una realizzazione personale. Senza nemmeno rendersene conto, è come se – persi i freni inibitori – si vendicassero sugli incolpevoli abitanti delle case circostanti per tutti i crescenti problemi della vita di oggi, o se questo fosse il loro modo per sentirsi protagonisti dell’attenzione pubblica.
Non si può generalizzare, e la maggior parte di chi esce la sera vuole semplicemente svagarsi e stare con gli amici. Eppure, in queste immagini c’è qualcosa di profondamente inquietante, come se di notte la città si trasformasse in una giungla pericolosa e senza regole, sempre più lontana dalla civiltà .
[tags]movida, torino, piazza vittorio, murazzi, san salvario, rumore, legalità [/tags]
17 Dicembre 2012, 18:45
La soluzione c’è: un’idrante, un piccolo compressore da 10atm ed acqua gelata, molto gelata d’inverno.
17 Dicembre 2012, 19:56
datti fuoco palla di lardo
18 Dicembre 2012, 01:15
… e non si vede un vigile in circolazione…
18 Dicembre 2012, 06:08
Se guardi bene, nel filmato a un certo punto i vigili si vedono… mentre passano e fanno finta di non vedere…
18 Dicembre 2012, 15:59
Caro Vittorio mi auguro che la città di Torino cambi me lo auguro bel lavoro.
18 Dicembre 2012, 21:56
Caro Vittorio,
tu cosa proporresti di fare in queste situazioni?
quale rimedio hai o avete pensato?
Grazie
19 Dicembre 2012, 08:37
Il Comune potrebbe innanzi tutto affrontare i problemi di propria competenza, per esempio la viabilità : a San Salvario e forse anche in altre zone avrebbe senso una ZTL notturna e/o la sosta a pagamento fino almeno a mezzanotte, in modo da evitare le auto che girano in tondo per cercare un parcheggio inesistente, magari rinforzando i bus notturni (anche solo navette verso zone limitrofe dove la sera si parcheggia senza problemi). E poi potrebbe smettere di tollerare dehors abusivi e controllare il rispetto degli orari e dei vari regolamenti, anche se il grosso del rumore ormai non è più dato dalla musica nei locali (che è controllata) ma dalla gente che esce e fa casino.
Credo però che una vera soluzione richieda una legge a livello nazionale che restituisca ai Comuni strumenti di programmazione, ad esempio permettendo di limitare le nuove aperture o di definire urbanisticamente le “zone della vita notturna” cercando poi di concentrare i locali in zone meno residenziali e più gestibili, anche in periferia.
E poi… devono darsi da fare le forze dell’ordine!
20 Dicembre 2012, 17:02
La cosa migliore sarebbe spostare i locali davanti ai cantieri della TAV: la polizia potrebbe fare il suo lavoro più comodamente, i cantieri si fermerebbero, i giovinastri starebbero fuori città .
E’ una soluzione abbastanza nimbista per lei, Bertola?
20 Dicembre 2012, 19:48
Ripristinare il codice fascista come a Parma e’ la vostra soluzione, frustrati di merda
20 Dicembre 2012, 20:52
…disse quello che non ha niente di meglio da fare che lasciare insulti.
20 Dicembre 2012, 21:02
La soluzione c’è: chiamare il 113 e dire che ci sono non dei ragazzi che fanno casino ma dei NO TAV che fanno casino. Vedi come la polizia interviene subito.
21 Dicembre 2012, 09:33
Molti, da vecchi, rimpiangono le uscite notturne con gli amici, ma non ho mai sentito di nessuno che rimpianga di non aver dormito abbastanza. Divertitevi, fate casino, e pazienza per i vecchi barbogi che filmano dietro le loro finestre!
7 Gennaio 2013, 16:07
Caro Randazzo, mi spieghi che relazione c’è tra il divertirsi, e l’impedire ai residenti di dormire?
9 Gennaio 2013, 10:49
@buzzer: se per divertirti giochi a scacchi in cantina, nessuna. Se hai meno di 5 anni ti spiego cosa fanno i grandi la sera, altrimenti documentati tu.