Odio su strada
La nuova pista ciclabile di strada antica di Collegno, realizzata dal Comune “dall’alto”, dove non c’era molto spazio e dove nel quartiere non la volevano, non smette di creare polemiche.
A me spiace che tra le associazioni dell’orgoglio ciclista (più il Comune, schierato dalla loro parte) e i residenti non si riesca ad avere un dialogo utile, ma soltanto uno scambio di invettive e (specie da parte del Comune) posizioni ideologiche che alla fine esprimono soprattutto disprezzo per i cittadini che l’amministrazione dovrebbe servire.
Se da una parte creare ciclabili e promuovere la mobilità alternativa è sacrosanto, dall’altra i problemi segnalati sono reali e creano danni reali a chi vive lì. Indubbiamente il traffico lì è molto rallentato rispetto a prima, come anche, per citare un caso che conosco bene vivendoci davanti, sul controviale di corso Lecce; restringere la corsia così tanto strozza il traffico, non solo perché le auto vanno più piano (il che è positivo su strade residenziali, meno quando si tratta di vie su cui scorre ogni giorno il traffico pendolare a media-lunga distanza) ma perché bastano uno che deve parcheggiare, un camion dell’immondizia, anche solo una portiera aperta per bloccare il traffico e creare una fila di auto sgasanti, che talvolta arriva fino a bloccare l’incrocio precedente creando intasamenti a catena, rumore e inquinamento.
Alla fine, si tratta di scelte e nelle scelte ci sta anche quella di ridurre lo spazio per le auto per aumentare quello per le bici. Tuttavia, una buona amministrazione si adopererebbe per trovare comunque soluzioni che riducano l’impatto negativo; magari recuperando i parcheggi in qualche strada adiacente, o magari facendo due piste monodirezionali più strette su due vie parallele invece che una pista più larga su una strada sola. Qui, invece, abbiamo un Comune che gode a veder soffrire chi usa l’auto e persino chi semplicemente abita sul tracciato della nuova pista.
Le auto non spariranno perché c’è la ciclabile, perché quella del tizio che prende la macchina per fare duecento metri che potrebbe fare a piedi e poi la lascia in doppia fila è prevalentemente una caricatura: ci sono indubbiamente parecchie persone che fanno così, ma la grande maggioranza di quelli che prendono la macchina lo fanno perché ne hanno bisogno, a maggior parte in un momento storico in cui le stesse amministrazioni che si lamentano dell’uso dell’auto non hanno fatto praticamente nulla di concreto per offrire un servizio di trasporto pubblico sicuro e non affollato in tempo di pandemia, né hanno aiutato il ricambio delle vecchie auto con incentivi significativi, come hanno fatto in Lombardia.
Con l’auto di massa – magari elettrica, magari condivisa, sperabilmente più piccola, ma sempre auto – dovremo convivere ancora per un bel po’; io spero che la prossima amministrazione comunale, pur continuando a fare piste ciclabili, le farà con più buon senso, con meno cattiveria e con meno odio.
6 Ottobre 2020, 11:00
Noto frotte di ciclisti su quella pista ciclabile.
Cosi` come nella maggior parte delle ciclabili fatte da questa giunta. I ciclisti ed i monopattinisti continuano a non usare dette piste ciclabili. Che per realizzazione sono fondamentalmente inutili, visto anche il pressappochismo e la superbia dell’assessoressa Lapietra e della sindachessa Appendino.
A poche centinaia di metri nel comune di Collegno, dove non abbiamo certe persone negli assessorati, non si disegnano bicilettine nei controviali ma si fanno piste ciclabili utilizzabili, e le strettoie al traffico vengono fatte solo dove effettivamente servono, ovvero sul cavalcavia di corso Francia.
Per i ciclotalebani, io in bicicletta ci vado e l’auto la uso pochissimo. Ma sono abituato a seguire il Codice della strada e quindi stare attento.
6 Ottobre 2020, 17:32
1) VIA ZINO ZINI = CICLISTI & MONOPATTINISTI SONO SULLA CICLABILE DELL’AMPIO MARCIAPIEDE O IN MEZZO ALLA STRADA? TUTTI I GIORNI,SEMPRE&CMQ LA SECONDA !!!! 2)CONTROVIALE C.SO RE UMBERTO, DA P.ZZA D’ARMI VERSO IL MAURIZIANO: CI SONO 2 (DUE!!) CICLABILI (SOTTO GLI ALBERI & A TRATTI SUL MARCIAPIEDE PROMISCUA CON I PEDONI): DOVE VIAGGIANO CICLISTI E MONOPATTINISTI?? NE’ SULL’UNA, Nè SULL’ALTRA: IN MEZZO !!!…ARRESTATE LA TALEBANA DEL TRAFFICO !! DITELE CHE è IN UNA METROPOLI LATINO-MEDITERRANEA: NON IN UNA CITTA’ NORDEUROPEA, Nè IN UNA CITTADINA (NEBBIOSA) DELLA PIANURA PADANA (Forza Regia!)… VerGOGN@ INTERNAZIONALE.