Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Lun 11 - 3:01
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
lunedì 5 Ottobre 2020, 19:11

Odio su strada

La nuova pista ciclabile di strada antica di Collegno, realizzata dal Comune “dall’alto”, dove non c’era molto spazio e dove nel quartiere non la volevano, non smette di creare polemiche.

A me spiace che tra le associazioni dell’orgoglio ciclista (più il Comune, schierato dalla loro parte) e i residenti non si riesca ad avere un dialogo utile, ma soltanto uno scambio di invettive e (specie da parte del Comune) posizioni ideologiche che alla fine esprimono soprattutto disprezzo per i cittadini che l’amministrazione dovrebbe servire.

Se da una parte creare ciclabili e promuovere la mobilità alternativa è sacrosanto, dall’altra i problemi segnalati sono reali e creano danni reali a chi vive lì. Indubbiamente il traffico lì è molto rallentato rispetto a prima, come anche, per citare un caso che conosco bene vivendoci davanti, sul controviale di corso Lecce; restringere la corsia così tanto strozza il traffico, non solo perché le auto vanno più piano (il che è positivo su strade residenziali, meno quando si tratta di vie su cui scorre ogni giorno il traffico pendolare a media-lunga distanza) ma perché bastano uno che deve parcheggiare, un camion dell’immondizia, anche solo una portiera aperta per bloccare il traffico e creare una fila di auto sgasanti, che talvolta arriva fino a bloccare l’incrocio precedente creando intasamenti a catena, rumore e inquinamento.

Una normale mattina in corso Lecce accanto alla nuova ciclabile.

Alla fine, si tratta di scelte e nelle scelte ci sta anche quella di ridurre lo spazio per le auto per aumentare quello per le bici. Tuttavia, una buona amministrazione si adopererebbe per trovare comunque soluzioni che riducano l’impatto negativo; magari recuperando i parcheggi in qualche strada adiacente, o magari facendo due piste monodirezionali più strette su due vie parallele invece che una pista più larga su una strada sola. Qui, invece, abbiamo un Comune che gode a veder soffrire chi usa l’auto e persino chi semplicemente abita sul tracciato della nuova pista.

Le auto non spariranno perché c’è la ciclabile, perché quella del tizio che prende la macchina per fare duecento metri che potrebbe fare a piedi e poi la lascia in doppia fila è prevalentemente una caricatura: ci sono indubbiamente parecchie persone che fanno così, ma la grande maggioranza di quelli che prendono la macchina lo fanno perché ne hanno bisogno, a maggior parte in un momento storico in cui le stesse amministrazioni che si lamentano dell’uso dell’auto non hanno fatto praticamente nulla di concreto per offrire un servizio di trasporto pubblico sicuro e non affollato in tempo di pandemia, né hanno aiutato il ricambio delle vecchie auto con incentivi significativi, come hanno fatto in Lombardia.

Con l’auto di massa – magari elettrica, magari condivisa, sperabilmente più piccola, ma sempre auto – dovremo convivere ancora per un bel po’; io spero che la prossima amministrazione comunale, pur continuando a fare piste ciclabili, le farà con più buon senso, con meno cattiveria e con meno odio.

divider

2 commenti a “Odio su strada”

  1. MIKE:

    Noto frotte di ciclisti su quella pista ciclabile.
    Cosi` come nella maggior parte delle ciclabili fatte da questa giunta. I ciclisti ed i monopattinisti continuano a non usare dette piste ciclabili. Che per realizzazione sono fondamentalmente inutili, visto anche il pressappochismo e la superbia dell’assessoressa Lapietra e della sindachessa Appendino.

    A poche centinaia di metri nel comune di Collegno, dove non abbiamo certe persone negli assessorati, non si disegnano bicilettine nei controviali ma si fanno piste ciclabili utilizzabili, e le strettoie al traffico vengono fatte solo dove effettivamente servono, ovvero sul cavalcavia di corso Francia.

    Per i ciclotalebani, io in bicicletta ci vado e l’auto la uso pochissimo. Ma sono abituato a seguire il Codice della strada e quindi stare attento.

  2. ROBY DELLA EX IX:

    1) VIA ZINO ZINI = CICLISTI & MONOPATTINISTI SONO SULLA CICLABILE DELL’AMPIO MARCIAPIEDE O IN MEZZO ALLA STRADA? TUTTI I GIORNI,SEMPRE&CMQ LA SECONDA !!!! 2)CONTROVIALE C.SO RE UMBERTO, DA P.ZZA D’ARMI VERSO IL MAURIZIANO: CI SONO 2 (DUE!!) CICLABILI (SOTTO GLI ALBERI & A TRATTI SUL MARCIAPIEDE PROMISCUA CON I PEDONI): DOVE VIAGGIANO CICLISTI E MONOPATTINISTI?? NE’ SULL’UNA, Nè SULL’ALTRA: IN MEZZO !!!…ARRESTATE LA TALEBANA DEL TRAFFICO !! DITELE CHE è IN UNA METROPOLI LATINO-MEDITERRANEA: NON IN UNA CITTA’ NORDEUROPEA, Nè IN UNA CITTADINA (NEBBIOSA) DELLA PIANURA PADANA (Forza Regia!)… VerGOGN@ INTERNAZIONALE.

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike