In tour
In questi giorni sono in giro dal mattino alla sera per visitare i municipi di buona parte dei Comuni della provincia di Torino, per ritirare i certificati elettorali delle persone che ci hanno dato la firma.
Abbiamo circa 400 firme da fuori Torino, sparse in 86 comuni, per ognuno dei quali bisogna mandare un fax in anticipo con i dati personali dei firmatari – precedentemente trascritti dai moduli firma dentro un foglio Excel, con inevitabili errori di trascrizione e di copia e incolla – per poi passare personalmente a ritirare i certificati. Dato che purtroppo soltanto io e un altro ci siamo dati disponibili per questo lavoro, e che tutto deve essere fatto in tre giorni (ieri, oggi e domani), capirete che non è un lavoro semplice: un’altra simpatica mina piazzata sulla via di chi volesse fare una lista civica dal basso.
In più, le cose si complicano continuamente; per esempio capita di andare a Moncalieri e di scoprire che una delle persone che ti ha detto di abitare lì, mostrandoti una carta d’identità di Moncalieri, in realtà si è già trasferito a Villastellone. Allora vai a Villastellone, e ti dicono che nel frattempo è già andato ad abitare a Rivoli… e così via. Naturalmente, a un certo punto smetti di inseguire e depenni la firma, ma in teoria non basta nemmeno un giro solo: dovresti farne uno per verificare i dati, e un secondo per chiedere i certificati ai Comuni giusti.
Oppure ci sono i Comuni pistini: per esempio a Nichelino le signorine (peraltro molto gentili) mi hanno fatto un quiz, perché la data di nascita di una persona era sbagliata e ciò impediva il rilascio del certificato; nome, cognome, luogo di nascita, giorno e mese di nascita ed estremi del documento erano giusti, ma avevamo tracopiato “1965” invece di “1985” come anno di nascita… In realtà il pistinismo è dovuto, per evitare che le liste rubacchino nomi e cognomi sull’elenco telefonico e si inventino i relativi dati (cosa che molti fanno comunque, mentre altri semplicemente hanno un loro raccomandato assunto all’anagrafe che gli passa gli elenchi, ai quali viene aggiunto uno scarabocchio come firma: vi ricorderete i casi romani); però, insomma…
Comunque – oltre ad aver finalmente scoperto l’uso del navigatore: ehi, è comodo, gli dici “municipio di Bruino” e fa tutto lui – è stato davvero interessante vedere un po’ di persone e di posti in provincia.
A Moncalieri l’ufficio è in un posto bellissimo, proprio sul piazzale del Castello; però ho fatto mezz’ora di coda fermo in macchina perché proprio quel giorno avevano deciso di riasfaltare a tradimento la strada che scende verso Trofarello. A Trofarello, dentro l’anagrafe, troneggia una gigantografia nuda di Del Pippa: brrr… A Villastellone la signora è stata gentile, anche se erano presi dalle loro comunali. A Carmagnola il municipio è in un bel palazzo, ma due su quattro erano sconosciuti o trasferiti.
Nel pomeriggio poi ho infilato nell’ordine Nichelino, La Loggia (bello, c’era un bel sole e sembrava davvero estate), Vinovo (paese antico e molto bello, con uno splendido castello, però con una pianta progettata da M. C. Escher: complice la chiusura per lavori dell’unica via in direzione Torino, ci ho messo mezz’ora e almeno tre giri in tondo per capire come uscire dal paese), Candiolo (efficientissimi, ritiro in dieci secondi), Orbassano (in pieno centro, ma mi han fatto una copia sola dei certificati…), Bruino (ne avevamo ben quattro) e infine, dato che c’era ancora tempo, Sangano, dove l’aria è già decisamente montana.
La val Sangone, circondata da montagne e piena di prati e boschi, è sempre bellissima: dev’essere per questo che vogliono farci passare in mezzo la TAV.
[tags]elezioni, certificati, comuni, burocrazia, torino a 5 stelle, torino, provincia[/tags]
6 Maggio 2009, 18:01
Un grazie a Vittorio e a chi con lui si sta adoperando con grande impegno per riuscire in questa ardua impresa di cambiare le cose.