[[Deep Purple – Doing It Tonight]]
Mentre ero in treno per Roma, con sette lunghe ore da far passare, ho deciso di dedicare del tempo ad ascoltare un po’ della musica finita recentemente alla rinfusa sul mio Zen. E ho così scoperto Bananas, il penultimo disco dei Deep Purple, risalente al 2003.
Voi vi chiederete che razza di musica possa fare un gruppo di sessantenni coi capelli di bianchi – sono rimasti Gillan, Glover e Paice, per la precisione, che hanno però rimpiazzato gli altri due con un paio di elementi eccezionali, il tastierista Don Airey, ex Rainbow e Black Sabbath, e il guitar hero della nostra gioventù, Steve Morse. E invece, come dimostrato anche dalla performance al Live 8 di cui già vi parlai, questo è un ottimo periodo, e il disco di cui sopra è a livelli mai raggiunti dal gruppo dalla fine degli anni ’80.
Il pezzo di cui sotto, saltato fuori attraversando quella specie di gola che collega Follonica a Grosseto, in quella parte di Maremma situata tra l’Arizona e la California, mi è subito piaciuto, mi è sembrato adatto, e quindi l’ho scelto da riportare qui :-)
I don’t have a problem
I’m not seeking her advice
I’m saving that for later
Yeh, it’s something awful nice
I had a shaky feeling
When she floated into sight
I imagine we’ll be doing it tonight
I’m ragged round the edges
All these people in the room
There’s magic in the air
I’m guessing she can feel it too
Prospective recreation
Helps me keep her in my sight
I imagine we’ll be doing it tonight
That’s why everybody’s sitting around
We can’t think of nothing better to do
There’s no empty bottle
They’re all half full
So we end up spinning a shoe
We keep on going ‘til poor old Lenny’s
Got drool hanging off of his chin
He can’t stop winning
When the shoe stops spinning
But he doesn’t know where to begin
She wasn’t in the running
She was never in the game
I could see her in the distance
But I could not lay my claim
Let me tell you ‘bout this cherry
I never got a single bite
Therefore I imagine we’ll be doing it tonight
6 Agosto 2006, 18:35
La California la conosco, l’Arizona non mi pare. Ma forse ci sono passato l’anno scorso.