Confermo: musica.
Questo post è solo per confermare quest’altro, e il fatto che uno può arrivare a casa assonnato dopo un cenone da amici, dire tra sè e sè “va bene, ne provo solo una”, e poi andare avanti sempre più esaltato per oltre due ore – anzi, sempre più alterato, perchè quando si suona per un po’, specie di notte, si entra in una specie di trance totale in cui il cervello è spento, e gli stimoli vanno direttamente dagli occhi alle mani, o, quando la musica è pregna, dall’anima alle mani.
Anche in età adulta, da persone serie, si può, si deve continuare a roccheggiare! In più, stasera ho scoperto vari gran pezzi (appunto: approfondire per bene i Kiss), e ne ho riscoperti altri dell’epoca (I feel so alone / Gonna end up a big ol’ pile o’ them bones – questa la suonavo anche, nelle birrerie). Menzione speciale per un brano a me totalmente sconosciuto di un gruppo a me totalmente sconosciuto, tal Carry On Wayward Son di tali Kansas, che è assolutamente eccezionale (però sono trent’anni che non è più obbligatorio inserire almeno cinque cambi di tempo per brano, eh!).