Provaci ancora Sky
Sono temporaneamente tornato in ufficio, dopo due giorni passati (a parte una bella camminata nei boschi) a dormire e guardare la TV.
Così ho infilato una serie di film da Sky mica male: domenica sera Provaci ancora Sam, che non vedevo da un sacco di tempo e che consiglio ai single senza fortuna con le donne; ieri mattina uno spettacoloso musicarello con Tony Renis bambino e la SIGNORA (tutto maiuscolo che l’iniziale non basta) a fare la donna sofisticata che minaccia di sottrarre il bel Tony al suo vero amore; ieri pomeriggio nientepopodimenoché L’allenatore nel pallone con tutte le sue leggendarie scenette (e di un attore che nello stesso anno interpreta due personaggi come Aristoteles e Arrapaho, ne vogliamo parlare?); infine, ieri sera Gosford Park di Robert Altman, un gran bel film, che fino a dieci minuti dalla fine sembra un giallo di Agatha Christie, e che viene illuminato dalla bella prova della solita Helen Mirren (l’anno scorso Oscar per The Queen).
Ora, i commenti: guardando bene il film, Oronzo Canà non era affatto un pirla del pallone, tant’è vero che la Longobarda alla fine si salva, i tifosi in delirio lo prendono per un coglione e lui si vendica: quando il presidente, con una battuta alla Cairo & De Biasi, gli dice “Ma lo sa lei che è un disoccupato?”, lui risponde svelandogli l’arcano che noi abbiamo visto per tutto il film: “E lo sa lei che è un cornuto?”. Imperdibile (qui un bignamino per gli incolti).
Invece, il film balneare del 1961 (ambientato prevalentemente tra la Riviera e il Lago Maggiore) mi ha fatto realizzare come l’Italia della mia infanzia nei mitici anni ’80 fosse molto più vicina a quella del film che a quella di oggi: dove sono finiti i bar sulla passeggiata, con i tavolini con il posacenere di plastica e le sedie di finti vimini di plastica? Mi è persino successo di avere un flashback allucinante, visto che in una scena del film i protagonisti sono nel parco di una grande villa sul lago Maggiore; inquadrano un lungo viale di ghiaia affiancato da fiori, e immediatamente mi viene su il perduto ricordo della mia gita di quinta elementare a Villa Taranto. Sono sicuro di avere una foto identica a quell’inquadratura: ma quanto durano i ricordi di bambino?