Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Ven 22 - 0:41
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione

Archivio per il giorno 29 Aprile 2006


sabato 29 Aprile 2006, 22:58

Silenzio

Io non sono un fan dei minuti di silenzio. Spesso, anzi, mi fanno arrabbiare, quando sono chiamati in modo parziale, quando si sceglie di onorare certi morti e non altri, quando sono imbevuti di vuota retorica paternalista, quando vogliono imporci di onorare persone che forse, in vita, non erano poi così onorabili. Tuttavia, non mi permetterei mai di offendere un lutto e chi ne è straziato, solo per via del giudizio che della persona avevo quando era in vita.

Per questo io, come moltissime altre persone, sono rimasto allibito quando oggi allo stadio, subito prima di Toro-Avellino, gli Ultras e gli altri gruppi organizzati a centro curva hanno scelto di ignorare il minuto di silenzio per le nuove vittime di Nassiriya, proseguendo imperterriti a cantare i soliti cori da stadio. C’è stato qualche secondo di smarrimento anche in Maratona, quando il resto dello stadio ha cercato di coprire quei cori con gli applausi, ma (pare anche in seguito ad esortazioni un po’ accese da parte dei capi curva) i cori sono ripresi subito.

Pare che la cosa sia stata premeditata, perchè “agli sbirri nessun onore”, o anche, come dice uno dei motti ultrà più diffusi, ereditato dagli hooligans inglesi, “all cops are bastard”; o in alternativa – visto che, si sa, la curva del Toro, pur avendo anche i suoi bravi gruppi con la croce celtica, è prevalentemente anarchica – “nessun onore per chi imbraccia le armi e va in guerra”.

Nella successiva discussione su Toronews, ci è addirittura stato detto che bisognava apprezzare il fatto che si fossero fatti solo cori di incitamento per la squadra, e nessuno dei tradizionali cori contro le forze dell’ordine.

A me i morti di Nassiriya, lo dico chiaramente, non stanno particolarmente simpatici. Capisco tutte le osservazioni sul fatto che ci sarebbero tanti altri morti da onorare, a cominciare da quelli che i nostri alleati (noi, non mi risulta) hanno fatto in Iraq, o da quelli che hanno fatto, per deviazioni varie, le forze dell’ordine stesse. Eppure, una morte è una morte, trascina nel lutto e nello strazio tutte le persone care, e merita rispetto anche solo per questo.

Perdipiù, una persona morta servendo le nostre istituzioni, servendo insomma noi tutti, merita il rispetto dovuto a chi si è sacrificato anche per noi; perchè potremo anche non condividere le scelte del nostro governo in materia di missioni di pace internazionali, ma, una volta che esse sono state democraticamente prese, sono le scelte di tutto il Paese.

Forse è meglio lasciar perdere; forse il silenzio dovrebbe coprire allora una scelta infelice da parte di questi tifosi. Ma dovremmo chiederci com’è che l’Italia ha fallito nel creare in tutti i propri cittadini, di qualsiasi classe sociale e di qualsiasi idea politica, la mentalità di appartenenza civica, di rispetto per le istituzioni comuni, di accettazione dei diritti e dei doveri che vengono dal fatto di vivere insieme in un sistema democratico.

divider
sabato 29 Aprile 2006, 14:56

Quei geni di Aruba

Questo è un post di servizio, e pure tecnico: se non siete ingegneri d’Internette, probabilmente non vi è molto utile e nemmeno comprensibile.

Dunque, quando voi registrate un dominio con Aruba, loro lo fanno indicando al registro i propri name server come autoritativi per il dominio. Se però voi volete usare i vostri, cosa fate? Li configurate, e poi andate su Aruba, entrate nel vostro account, selezionate “gestione dominio”, “cambio DNS”, e scegliete di usare “Tuoi NS”; indicate il nome di uno dei vostri server, e Aruba ricava da esso l’elenco completo.

Bene, ora che cosa hanno fatto i geni di Aruba? Semplice: da qualche tempo, quando cliccate su “gestione dominio”, invece di continuare su hosting.aruba.it venite rimandati su una loro pagina specifica, che risponde all’URL http://admin.vostrodominio.it/, un indirizzo Web che loro definiscono automaticamente sui loro name server. Peccato che se voi avete già configurato il dominio sui vostri name server per poter fare il cambio, a casa vostra admin.vostrodominio.it è un nome inesistente, e quindi non riuscirete mai ad arrivare sulla pagina in questione, nè a gestire mai più il vostro dominio!

La soluzione è che voi inseriate nella vostra zona, sui vostri server, un record per il nome “admin”, facendolo puntare all’indirizzo 62.149.128.26. Almeno, spero che non cambino indirizzo a seconda del dominio… per sicurezza, potete controllare a quale indirizzo IP corrisponda admin.vostrodominio.it prima di cominciare tutta la procedura. In questo modo, potrete continuare a gestire il vostro dominio su Aruba anche dopo aver girato il dominio sui vostri name server. Ma che fatica!

divider
 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike