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mercoledì 9 Agosto 2006, 23:01

Prego, mi passi De Sica

Non lo sapete, ma da ieri pomeriggio anche io faccio parte del magico mondo dei clienti TIM, e di una sottospecie particolarmente incosciente: quella che desidera utilizzare il telefonino per collegarsi a Internet con il portatile dai luoghi di vacanza.

Volendo difatti andare in montagna, mi sono premurato di esaminare le varie offerte disponibili per la connessione Web via GPRS.

Quella di Vodafone (20 euro a bimestre per 250 MB, quindi due o cinque euro per MB a seconda del piano) è pessima; ho chiamato il 190 per chiedere se veramente non vi fosse nulla di meglio, e la signorina ha avuto serie difficoltà a capire la domanda.

TIM e Wind ne hanno due molto simili, che ti danno 1 GB per 20 euro se consumati entro un mese (quella di TIM solo dal primo rinnovo, se non la lasci mai scadere). Io però non ero certo di consumare così pochi dati in una settimana (l’abitudine…) e quindi ho preferito una offerta che ha solo TIM: 9 GB per 25 euro, però da consumare nei festivi oppure, nei feriali, dopo le 17 o prima delle 9. Così, ho pensato, mi impedisco anche di stare attaccato a Internet di giorno…

Qui comincia la mia odissea: ieri pomeriggio vado nel negozio TIM (ufficiale) vicino all’ufficio, chiedo una SIM spiegando a cosa serve, il tizio mi chiede 35 euro (25 per la tariffa più 10 per la SIM comprendenti 4,70 euro di traffico), io chiedo la fattura intestata alla mia partita IVA personale; il tizio si rifiuta, perchè ci andrebbe la visura, e poi tanto lei non scarica quasi niente, e qui e là, ma si vede benissimo che pensa “non mi rompa i coglioni che ho il negozio pieno di gente”.

Va bene, sono di corsa anch’io e parto per le vacanze, non ho voglia di litigare. Prendo la busta della SIM, domandandomi come mai proprio 4,70 euro; lo scopro un’ora dopo, quando apro la busta e scopro che la SIM è già staccata dalla tesserina, e (mettendola nel telefono) c’è traccia di una chiamata già fatta. Ottimo servizio, non c’è che dire.

Adesso si pone il problema di come far funzionare il tutto. In teoria, la SIM è TIM, il telefono è marchiato TIM (un Sony Ericsson Z600 recuperato dai fondi di magazzino in ufficio, visto che il mio vecchissimo Nokia 6610 non ha il Bluetooth, che è l’unico mezzo semplice di connessione di un cellulare verso il mio iBook), le configurazioni dovrebbero esserci. E ci sono: ma non una, sei! Nei punti di accesso preimpostati ci sono “TIM”, “TIM GPRS”, “TIM GPRS sic”, “MMS”, “MMS GPRS” e finalmente “I-BOX” che è quella che devo usare io. In più, ci sono preimpostati una ventina di numeri con dei nomi e quindi degli scopi incomprensibili; non me li ricordo ma erano qualcosa tipo Timmammè, Tuttitim, @TenzioneTim, ZeroTimPiùEstateMaxi, Timpalo e Timculo, per capire il genere.

Sottolineo il punto riguardante la connessione, perchè dovete sapere che le connessioni dati dei telefonini si distinguono per una roba chiamata APN, che ha l’aspetto di un indirizzo Internet e indica il gateway in uscita dalla rete GSM verso la rete IP; gli operatori rendono accessibili servizi diversi su APN diversi, ma li tariffano anche in modo diverso. La mia offerta semiflat vale solo sull’APN ibox.tim.it; se per caso il telefono dovesse collegarsi usando uno degli altri APN, è probabile che la connessione funzioni lo stesso, ma mi venga tariffata con quei prezzacci tipo sei euro a megabyte (che costa meno trascrivere il pacchetto byte per byte su un foglio di carta e mandarlo per corriere espresso…).

Non sono comunque sicuro che i dati preimpostati siano giusti: preferirei chiamare TIM e farmi mandare un SMS di configurazione. Sfortunatamente, la mia chiamata al 119, dopo cinque minuti di navigazione guidata da una vocina entusiasta in modo irritante, diventa un venti minuti di attesa a sentire la musichina della tribù, per poi sentirmi riattaccare in faccia. Occhei, facciamo domani.

Così stasera, all’ora di cena, riemergo da una epica partita di Civilization III pieno di fiducia; avendo deciso di dare per scontato che le configurazioni del cellulare siano giuste, accendo il portatile, attacco il Bluetooth sul telefono, e dal menu Bluetooth di Mac OS X faccio “Imposta dispositivo”. Il portatile cerca il cellulare, lo trova, si parlano un po’, mi fa autenticare tramite un numero da leggere dal portatile e scrivere sul cellulare; poi mi dice che ci sono vari servizi, tra cui la sincronia dei contatti e la connessione a Internet, con due sotto-opzioni: tramite numero di telefono (modem tradizionale), o tramite rete dati (GPRS).

Commetto l’errore di lasciare attivata la sincronia dei contatti, al che l’iBook cerca disperatamente di copiare contatti di qua e di là, prima che lo prenda a martellate per evitare che faccia danno. Riprovo selezionando solo la connessione a Internet, e mi chiede tre cose: uno username, una password, e una “stringa GPRS CID, esempio *99*12345678#”; e poi, mi preseleziona un “tipo di script”.

Panico. Ero preparato a varie domande, mi ero stampato varie tabelline da vari siti con vari dati (tra l’altro, a seconda del sito le impostazioni consigliate sono opposte, e un sito ti dice di lasciar vuoto lo username, e un altro ci mette il numero di telefono… e il mio cellulare c’aveva scritto “easyibox”, vassapere perchè), ma queste due cose proprio non le so. Alla fine chiamo Simone, che si era vantato di aver fatto funzionare la cosa al primo colpo. In effetti, concludiamo che *99* è quel che il mondo usa per queste cose, un po’ come http davanti agli URL, ma cosa ci scrivo dopo?

Qui ho un mezzo colpo di genio: avevo notato che le varie connessioni impostate sul cellulare avevano un parametro chiamato CID, assegnato dal cellulare e non modificabile; in pratica, un numero d’ordine per distinguerle. Così, provo a scriverci quello: per I-BOX il cellulare dice 3, e così metto *99*3# .

Funziona! Ma mi resta il panico: starò veramente usando la connessione giusta, o starò venendo spennato come un pollo? Il sito diceva di scrivere “SALDO TIME” per SMS al 4916 per sapere i byte di credito residui; provo a farlo subito prima e subito dopo di una breve connessione, per vedere se cambiano. Non cambia, ma in entrambi i casi mi dice che il credito è 2 GB, preciso al byte; o mi ha fregato la pubblicità, visto che io dovrei averne nove, o sto servizio satura alla cifra sbagliata.

Allora mi viene la geniale idea di chiamare il 119 per sapere il credito. Dopo altri cinque minuti di vocina irritante conditi da pubblicità varia e dalla pressione di un certo numero di tasti, mi vengono confermati i 9 GB, e mi viene detto che sulla SIM ho tre euro e venti centesimi, alle 20:49 del 9 agosto (circa venti minuti prima). Oddio, allora non è la connessione giusta, e mi stanno spennando!

A riprova, cerco di chiedere al 119 il dettaglio chiamate, ma dopo i canonici cinque minuti la vocina mi dice beffardamente di registrarmi sul sito TIM, guardare lì sopra e non rompere i coglioni. Ho capito, porco cacchio, ma io sono qui attaccato proprio perchè non riesco a collegarmi a Internet!! Visto che però nei venti minuti mi ero ricollegato, decido di aspettare e vedere se al prossimo aggiornamento il credito è calato ancora.

Dopo mezz’ora, rifaccio il tutto e… oddio, è calato: ora ho tre euro e zero centesimi… ma sempre alle 20:49 del 9 agosto! E che fate, barate?? Venti centesimi spariti in tempo zero? Debiti retroattivi? In compenso, navigando ho trovato un po’ di altri siti che mi hanno tranquillizzato: alcuni dicono esplicitamente che, come avevo immaginato, dopo *99* ci va il CID, e questo signore ha uno script di connessione che ti permette di inserire direttamente l’APN nella casellina del numero di telefono, riconfigurandoti al volo la connessione sul cellulare; apro il sorgente del suo script, e lui effettivamente chiama *99***3# . Non so se i due asterischi cambino, li aggiungo, ma a questo punto mi ritengo autorizzato a pensare di aver ragione io.

Ma allora il credito da dove mi sta sparendo? Forse l’SMS al 4916 è gratuito, ma quello di ritorno che ti manda lui non lo è?? O la chiamata al 119?

Insomma, per ora funziona (lentissimo e con frequenti disconnessioni, ma qui cadono anche le telefonate voce, non posso lamentarmi più di tanto; è solo impossibile leggere la posta, date le dimensioni della mia casella, ma troverò un rimedio), ma ho come la sensazione che presto dovrò litigare col servizio clienti TIM. Ammesso che risponda.

P.S. In tutto questo, nessuno mi ha ancora dato un username e una password. Sul sito TIM, però, ti dice di registrarti mandando un SMS con scritto “TIM” seguito da una password numerica a tua scelta, al numero 49001. Ora l’ho fatto, mi ricollego, e spero di avere ulteriori informazioni dal sito. Se no, quando mi stufo di parlare solo con risponditori SMS e macchine vocali, cerco l’indirizzo di Christian De Sica e vado a pescarlo a casa: lui saprà spiegarmi tutto, no?

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14 commenti a “Prego, mi passi De Sica”

  1. vb:

    Per una volta, devo parzialmente correggere il mio sarcasmo congenito: in effetti funziona, sono riuscito anche a leggere la posta, e dentro il sito TIM c’è una finestrella che mi dà i kB di traffico residui aggiornati in tempo sostanzialmente reale: li ho già visti scendere da 9431672.37 a 9425162.86 durante questa connessione. E il 4916 mi ha pure mandato un SMS per avvertire che qualcuno è entrato nel sito TIM con il mio username, e poi un altro per avvertire che qualcuno ha chiesto i dettagli del traffico! (sì, sono stato io, confesso)

    Che dite, da qui a martedì prossimo i 9 GB mi basteranno? :-)

  2. GAB:

    L’ offerta in questione la uso anch’io. Per quanto riguarda il credito quello corretto è quello fornito tramite il 4916, premendo 3 quando la voce incomincia a dire “Per le offerte TIM prema 1… ecc ecc”, l’ sms invence da il risultato (sbagliato) di 2 GB. Per il resto direi che hai fatto tutto in maniera corretta.
    Ciao.

  3. vb:

    Continua a funzionare per benino, ma improvvisamente il sito TIM non mi lascia più entrare per verificare il credito: mi riconosce correttamente dicendomi “Ciao 335…” in home page (che schifo però, salutarmi per numero) ma se clicco su “Il tuo traffico” mi dice “Accesso non valido. Contattare il servizio clienti.”.

    Cancellando a manina tutti i cookie TIM da Firefox, comunque, mi ha sloggato (non esiste un logout esplicito!) e poi ha ricominciato a farmi entrare: magari è legato al cambio di IP dinamico ogni volta che mi sconnetto e riconnetto (ma sarebbe comunque un errore di progetto).

  4. .mau.:

    ti dice il numero e non il nome perché non ti sei settato il nome con i.box. Come fa a saperlo, scusa? vorresti che l’omino del customer care si metta a guardare il fax coi dati che hai dato per avere la sim e poi lo copi?

  5. Piero:

    L’ho fatta anche io la promozione Tim GPRS da 20 euro con 500MB di traffico, per quando sono fuori sede. L’ho trovata lenta e la porta 80 mi sembra sia proxata di default su 217.200.200.52/53. Un bel casino perché il proxy tim si “addormenta” spesso, se congestionato e nel mio caso rallenta la navigazione oltre a incasinarmi su certi servizi on line che su porta 80 mi registrano con un certo ip e sulle altre porte con un ip diverso. Per cui, se l’ip del proxy Tim è in qualche black list di qualche sito o servizio, resti tagliato fuori.

  6. Andrea:

    Ho attivo il GPRS da diversi anni. Usando il mio telefono (Ericsson T39m) e la porta infrarossi (ed installando un driver fornito sul cd del telefono) il portatile lo vedeva come modem standard.
    Però: nel mio piano tariffario il costo è di 3 cent/kb, pari a 3 euro a Mbyte. Quindi anche solo scaricare la posta diventa un salasso. La configurazione non è stata un grosso problema, ha richiesto alcuni tentativi, ma quello che è stato fondamentale è un sms di configurazione che la Ericsson (non TIM) mi ha inviato a suo tempo, che mi ha permesso di creare un profilo che funziona.
    Comunque, dopo la prima bolletta, ho rinunciato ad usare il GPRS per connettermi ad Internet (anche perché la connessione ha una qualità pessima).
    Sto cercando di capire se vale la pena di usare una PCMCIA con UMTS (costano meno e viaggiano di più).

  7. ofgod:

    Ciao…bella li l’umts o il gprs…il mio credito (carta prepagata TIM) è a -11 Euro e ho consumato 33 Euro in circa 10 minuti.
    Insomma fate attenzione perchè facendo apparentemente nulla (ma il mio pc sicuramente aveva voglia di farsi qualche upgrade :)) sono riuscito a spendere, per esempio, 3 Euro in 40 secondi….la connessione è buona ed i byte volano.
    Fortunamente ero consapevole di tutto ciò ma volevo proprio provare empiricamente il consumo e verificare se è vero, diversamente da Vodafone, che TIM pensi che la mia SIM prepagata sia una carta di credito! Ora telefonerò al servizio clienti per farmi azzerare questo assurdo debito che ho nei loro confronti (ho letto che qualcuno lo ha già fatto con esito positivo) …
    La storia poi continua se parliamo di un abbonamento TIM Business…infatti chiamando il numero verde 4 volte ho ricevuto 4 risposte diverse per il costo al KB e 4 risposte diverse per l’equivalenza tra pacchetto e KB…vi chiederete il perchè di quest’ultima richiesta…bhè, semplice:
    TIM fa offerte che pubblicizza con costo pari a x Euro al KB e sul traffico online dell’utenza ti dice quanti PACCHETTI hai consumato senza il costo in Euro di tale consumo!
    In pratica dopo risposte tipo un pacchetto sono 10 KB etc. sembra che la risposta corretta sia 1 KB = 1 pacchetto… Questo fa si che l’utenza Business potrebbe quasi navigare perchè spende in Italia 0,0036 Euro al KB (senza offerte attivate) e navigare sicuramente se attiva offerte tenendo un occhio aperto sul consumo dei GB (pre)pagati. Però all’estero cambia tutto perchè le offerte attivate valgono solo per l’Italia (ne esiste forse una mondiale ma non ho approfondito), inoltre l’utenza Business paga 0,008 Euro al KB (per esempio in Francia) con tariffazione a 10 KB, cioè se ne usi 1 ne paghi 10…
    Concludo dicendovi FATE BENE I CONTI!

  8. Suzukimaruti:

    Vittorio, ti risparmiavi la faticaccia prendendo un qualsiasi Nokia Symbian uscito negli ultimi anni: la procedura si risolve con un click (in verità su Mac con qualche click in più, ma siamo lì)

  9. aghost:

    il sistema di tariffazione è una sladrata unica, senza parlare dell’espediente indecente della sim prepagata che va a debito!
    Ma è possibiel che siano permessi simili abusi?
    http://aghost.wordpress.com/2006/08/18/cliente-bue-le-%e2%80%9cprepagate%e2%80%9d-che-vanno-a-debito/

  10. alex:

    nokia 3220 gprs-edge a 230Kb/sec (solo con tim)(95 euri con già la schedina da 5 euri) cavetto altri 40 euri, 20 euri x 500 mega/mese , tutto un’altro andare! in linux ubuntu configurato in un attimo, in 20 giorni ho consumato 45Mb, se ce la fai a consumare 9Gb in 1 mese con una connessione a 56k …. ti offro una cena! (a casa mia;-)

  11. antonio:

    Potresti rendere pubblica, sul sito ubuntu-it.org, come hai fatto? Grazie e ciao

  12. bantonio:

    Per cortesia potresti inviarmi una mail, non riesco a installare il 3220 su ubuntu.
    Grazie

  13. niccolò:

    cristian sono niccolò ti ricordi di me se mi vuoi chiamare per parlare un pò con me ti lascio il mio numero di telefono3319808417

  14. Stefano:

    Ciao a tutti,
    ho un cellulare TIM aziendale e ho utilizzato il servizio WAP non solo x fini aziendali ed e’ arrivata (dopo 2 mesi)una fattura molto salata e di molto superiore alla norma.
    Ovviamente TIM si e’ ben guardata dall’avvisarmi riguardo questo consumo “anomalo” ma cosa ancora peggiore (E NON CREDO SIA LEGALE) la fattura ti arriva dopo 2 mesi,e nel frattempo tu hai fatto altre connessioni WAP,ignaro dei costi effettivi.Dico ignaro in quanto entrando sul sito TIM con login e passwd e’ possibile capire quanti euro spendi x telefonate ,mms,sms,ma per WAP hai solo un consumo in “pacchetti” e relativamente al mese in corso.Quindi i mesi passati non sono piu’ visibili.
    Qualcuno ha in mente di fare una CLASS ACTION?
    io si….

 
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