Sotto controllo
È difficile da credere, ma questa sera, il forum di Toronews chiuderà . A dire il vero, aveva già chiuso ieri; dopodichè, stanotte il team di moderatori (una decina) l’ha riaperto di propria iniziativa, in disaccordo con l’editore, che ha fatto sapere che da stasera la chiusura sarà permanente, almeno in attesa di ulteriori sviluppi.
Non è una notizia minore, perchè non si tratta di una comunità trascurabile: il forum ha undicimila iscritti e cinque milioni di messaggi, consuma in permanenza parecchi megabit di banda, e passa per il maggior forum sportivo d’Italia, contribuendo in modo determinante a rendere Toronews il terzo sito sportivo nazionale; in più, da anni ormai aveva sezioni di politica, di costume e cultura, di gioco online, dava origine a raduni di ogni genere in Piemonte e altrove, era insomma davvero una grande comunità , in cui il calcio era solo un pretesto per conoscersi. Adesso, sul forum c’è un clima da fine del mondo: i moderatori si sono auto-rimossi, ma prima hanno riabilitato tutti gli utenti bannati o sospesi. C’è chi sta riempiendo il forum principale di conti alla rovescia o messaggi goliardici.
La ragione vera e propria della chiusura non è dato sapere, anche se esistono due prese di posizioni ufficiali dell’editore e della redazione. Pare che la goccia che ha fatto traboccare il vaso siano stati alcuni insulti (peraltro non peggiori da ciò che si legge su qualsiasi forum d’Italia su qualsiasi argomento) al sindaco Chiamparino per la questione dello stadio regalato alla Juventus, che avrebbero provocato una denuncia alla polizia postale con richiesta di identificare gli utenti e minacce all’editore. Il quale, alla fine, si è stufato – già avevamo parlato delle analoghe iniziative di Tuttosport – e ha deciso che non valeva la pena continuare a rischiare denunce e visite della Digos, rendendosi nel contempo impopolare nei salotti buoni della città , solo per permettere ad altri di chiacchierare e talvolta di insultare; pensa forse di riaprire con modalità draconiane, ad esempio chiedendo i documenti a chiunque voglia iscriversi.
Naturalmente, la reazione dei forumisti è stata calda e pesante. Chi più, chi meno, tutti sono concordi nel vedere in tutto questo il tentativo di mettere a tacere uno dei pochi luoghi di formazione del consenso dal basso a Torino, che ha dimostrato proprio negli ultimi giorni – seppellendo giornali e politici sotto migliaia di mail, organizzando volantinaggi e manifestazioni – di poter dare fastidio all’ordinata gestione del potere.
Perlomeno, questo è un indice di come in Italia fare informazione libera su Internet, quando si comincia a parlare di politica e società , sia ancora molto difficile, proprio per via delle possibili ritorsioni verso chi gestisce gli spazi di discussione. Di sicuro manca qualsiasi difesa legale per gli amministratori di forum, che rischiano denunce e guai giudiziari per qualsiasi insulto o calunnia postati dall’ultimo degli iscritti. E’ un problema che prima o poi andrà affrontato.
Per ora, resta solo l’amarezza, quella di vedere una delle maggiori comunità virtuali d’Italia dispersa in un attimo. Certo, esistono un newsgroup e almeno tre forum – questo, questo e questo – che si candidano a raccogliere l’eredità , naturalmente verificando se saranno in grado di tener dietro alla crescita di traffico. Ma non può essere che in questo paese, tra problemi legali e pressioni mafiose, non si possa più nemmeno discutere liberamente di calcio, società e affari, anche con opinioni estreme, su un forum via Internet.