Russi
Per equità, faccio seguire al post precedente – sulla tipica ignoranza della propria lingua che affligge gli americani – un post sullo stile retorico dei russi.
Qualche giorno fa, mi è stato forwardato questo articolo di una newsletter russa. Non starò a tediarvi con la traduzione in italiano della traduzione in inglese che un bulgaro ha fatto per me; in sostanza, si tratta di un pezzo sull’imperialismo americano che si estende alla rete. Intitolato “Gli americani vogliono governare la rete russa” (ossia, i domini in cirillico), presto inizia con le domande retoriche come “Non sarebbe ora che la Russia stessa controlli l’Internet in russo?”, supportato dall’inoppugnabile argomento che i cinesi già fanno così.
Ma la cosa più bella è che, in uno stile che ricorda i comunicati del vecchio PCI, il pezzo viene chiuso con un richiamo ad una famosa frase dell’immortale compagno Lenin Stalin Kruscev Breznev Gorbaciov Eltsin Putin, e precisamente «Мы проявили слабость, а слабых бьют», ovvero, se la sfilza di traduzioni non inganna, “Abbiamo mostrato debolezza, e i deboli vengono battuti!”.
Se la ripetete pensando al ghigno malefico di Vladimir, non potranno che venirvi i brividi; anche se non sono del tutto sicuro che siano preferibili le citazioni dei comunisti nostrani, “Attento alle comunicazioni” e “Facci sognare”.